Capitolo 9: Alex

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«Wow che caratterino»ridacchiò il ragazzo
«E non hai visto ancora niente»sorrisi sfacciatamente

«Tranquilla comunque,non mi interessano quelle cose,non sono come Dylan»alzò le spalle tornando a guardarmi negli occhi

«Sono qui perché Beth mi ha parlato di te e pensavo potessimo diventare amici»continuò nuovamente

Non so perché,ma sapevo che fosse sincero.
Iniziai a pensare che provare a farsi qualche amico non costasse nulla,per cui decisi di fidarmi del mio intuito.

«Certo,e scusami se ti ho detto quelle cose»sorrisi guardando il viso del ragazzo contrarsi in un sorriso di gioia.

«Tranquilla,molte persone pensano che solo perché io sia il suo migliore amico approvi tutto quello che fa,ma la verità è un'altra»alzò le spalle rammaricato

«Sei il suo migliore amico?»chiesi alzando un sopracciglio sorpresa

«Esatto,perché quella faccia?»ridacchiò
«Solo che,non pensavo che quel genere di persona possa affezionarsi veramente a qualcuno»alzai a mia volta le spalle

«Con me non si comporta come uno stronzo,non tutte le volte almeno»sorrisi alla sua ultima affermazione

«Se dobbiamo continuare a parlare di questo mi servirà bere,puoi farmi un Margarita?»mi chiese il ragazzo cordialmente

«Certo»sorrisi iniziando a preparare la bevanda

Decisi di iniziare a prepararne uno anche per me,anche perché il locale era ormai tutto silenzioso,se non fosse per la musica che continuava imperterrita penserei che ci trovassimo in un incontro per alcolisti anonimi per quante persone ubriache ci fossero.

«Bevi a lavoro?»sorrise Alex guardandomi sorseggiare il bicchiere che avevo preparato per me stessa

«Non c'è nessuno che ha bisogno di me,in più non mi ubriaco facilmente»alzai le spalle continuando a sorseggiare la bevanda

«Touchè»ridacchiò Alex iniziando a bere dal suo bicchiere

Dopo qualche minuto di silenzio,riempito dalla musica del dj,decisi di porgergli una domanda che mi ronzava per la mente

«Posso chiederti una cosa?»chiesi portando il bicchiere sul bancone
«Tutto quello che vuoi»affermò il ragazzo riproducendo la mia stessa azione.

«Perchè Dylan viene definito pericoloso?»domandai alzando un sopracciglio

«Sicura di volerlo sapere?»

«Beth e Sarah mi hanno avvertito su di lui,dicendo che fosse pericoloso,ma non ho ancora capito il perché di questa affermazione»

«Credo che le tue amiche abbiano ragione su di lui,sta' attenta»affermò Alex ricominciando a bere dal suo bicchiere

«Lo sai che con queste frasi non mi dissuaderai dal mio volerlo sapere?»domandai ridacchiando al ragazzo
«E va bene»sbuffò lui

«Ha passato alcuni anni in prigione»parlò tutto d'un fiato

Alex dopo aver sganciato quella "bomba" riportò subito il suo sguardo su di me per carpire una mia qualsiasi reazione,credo pensasse che sarei impazzita,che avrei iniziato a dire che lui fosse assolutamente pericoloso o cose del genere...non ottenne quella reazione,anzi,ricevette un'altra mia domanda.

«Per cosa è stato arrestato?»domandai sorseggiando nuovamente il Margarita

«Non posso dirlo,sarà lui a parlartene...sempre se vorrà»alzò le spalle lasciando il suo bicchiere,ormai vuoto.

«Io vado,non vorrei che qualcuno iniziasse a fare pazzie»ridacchiò facendo riferimento al suo gruppo

«Anche tu come me sopporti l'alcool»replicai a bassa voce cercando di farmi sentire solo da me stessa,azione totalmente inutile...

«Direi di si»ridacchiò Alex iniziando ad incamminarsi verso il suo tavolo

Dopo pochi minuti passati a fissare la sala,ormai piena di persone ubriache,sentì il mio cellulare vibrare

Da:Sconosciuto

Ci vediamo domani alle 17:30 sotto casa tua,potremo continuare a conoscerci.

Non risposi,visualizzai solamente.
Sapevo fosse stato Alex a mandarmi quel messaggio,non mi chiesi nemmeno come facesse ad avere il mio numero perché sicuramente glielo avrà dato Beth prima di venirci a presentare.

«Potresti venire un attimo,bimba?»

La voce del moro mi riportò alla realtà,iniziai a guardarlo di sottecchi per capire cosa volesse

«No»sorrisi ironicamente spostando nuovamente il mio sguardo sulla sala
«Vieni»continuò lui

«Non mi faccio di certo dare ordini da te»sorrisi non distogliendo lo sguardo dalla stanza

«O vieni o ti porterò con la forza»alzò le spalle il ragazzo

A quel punto riportai lo sguardo sul moro,aveva davvero una faccia di chi non ammettesse repliche per cui decisi che l'avrei accontentato per capire cosa volesse.

Uscì fuori dal locale,avvicinandosi alla prima stradina isolata,quando improvvisamente si fermò ruotandosi verso di me.

«Devi smetterla»sussurrò iniziando a guardarmi negli occhi
«Di fare cosa?»aggrottai le sopracciglia appoggiandomi al muro dietro di me

Il moro prontamente si avvicinò al mio corpo,portando le sue braccia ai lati della mia testa,come qualche ora prima nel magazzino.

«Devi smetterla di chiedere alle persone informazioni sul mio conto bimba»sussurrò nuovamente
«Smettila di chiamarmi bimba,è irritante»sbottai alzando gli occhi al cielo

«E perchè mai dovrei?»ghignò il ragazzo
«Perchè altrimenti io inizierò a chiamarti idiota»sorrisi ironicamente inclinando il viso di lato

«Non provarci bimba.»
«Non tentarmi idiota.»

Never get distracted - Dylan O'BrienDove le storie prendono vita. Scoprilo ora