Capitolo 15: Confessioni

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(Allora,prima di leggere vorrei dirvi che questo è un capitolo molto importante per me,ci ho messo davvero l'anima...quindi spero vi piaccia <3.
Ps:con la lettura,vi consiglio vivamente di ascoltare la canzone qui sopra[scorrere l'immagine]
E niente,vi lascio al capitolo<3)

«In che modo?»alzò un sopracciglio il moro mettendosi seduto su uno sgabello accanto all'isola.

«Facciamoci delle domande,entrambi dovremo rispondere sinceramente,sarà un modo per conoscerci»alzai le spalle finendo di cucinare l'ultimo pancake

«Ci sto»sorrise leggermente il ragazzo guardandomi impattare due piatti di pancake

«Ma non avevi detto-»ridacchiò
«Sta zitto e mangia»alzai gli occhi al cielo cercando di nascondere un sorriso mordendomi l'interno guancia.

«Allora inizio io»parlò Dylan iniziando a tagliare i suoi pancake guarniti di sciroppo d'acero
«Vai»continuai iniziando ad assaggiare i miei guarniti di cioccolato.

«Nome completo?»chiese lui guardandomi negli occhi

Sapevo che quella domanda era solo per me,conosceva solamente il mio diminutivo e non il vero nome...
Invece lui,al contrario mio,non aveva bisogno di diminutivi...

«Josephine Laila Mitchell»alzai gli occhi al cielo dando un morso ai miei pancake
«Dylan O'Brien»sorrise beffardo il ragazzo riproducendo la mia stessa azione.

«Luogo di nascita»chiesi questa volta io
«New York»
«Nata in Italia e cresciuta ad Orlando»

«Quando sei nata?»
«Il 28 Agosto,tu?»chiesi al ragazzo che continuava a guardarmi negli occhi
«Il 26 Agosto»sorrise prendendo un altro morso dei deliziosi pancake cucinati dalla sottoscritta.

«Cibo preferito?»domandai
«Il cibo italiano in generale,ho sempre amato la loro cultura»alzò le spalle Dylan
«Pizza»affermai,invece,io

«Hai fratelli o sorelle?»
«Si due sorelle,Lisa e Chris,Lisa è la maggiore e Chris è la più piccola»sorrisi al ricordo delle mie sorelle,o almeno di una.
«Anche io una sorella,si chiama Julia ed è la più piccola»

«I tuoi genitori?»chiesi al ragazzo che aveva appena finito il suo piatto
«Mia madre è un'imprenditrice,invece mio padre è morto»confessò il moro guardandomi negli occhi con una faccia abbastanza triste

«Oh,mi dispiace»
«Tranquilla,non lo sapevi»cercò di rassicurarmi con un sorriso che si contorse in una smorfia
«Invece i tuoi?»mi chiese cercando di cambiare argomento

«Mia madre è morta qualche anno fà,invece mio padre faceva l'avvocato»sorrisi al ricordo di quei tempi

«Faceva?»chiese il moro facendo una faccia confusa
«Dopo la morte di mia madre lui non si è mai ripreso,ha iniziato ad essere ubriaco sei giorni su sette,l'unico giorno in cui era abbastanza sobrio da poter capire quello che faceva,iniziava a drogarsi per poi tornare il giorno successivo ad essere ubriaco.
Quando sono andata via da Orlando,ormai quasi due settimane fà questa sua routine non era cambiata»sospirai girandomi per mettere nel lavandino i piatti di entrambi e poi andare a sedermi sul divano.

Il moro seguì ogni mio movimento e dopo pochi secondi sentì il lato sinistro del divano abbassarsi,segno che lui si fosse seduto accanto a me.

«E le tue sorelle?»chiese nuovamente il ragazzo
Io sbuffai leggermente per poi portare al petto le gambe...

Never get distracted - Dylan O'BrienDove le storie prendono vita. Scoprilo ora