capitolo 34

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La mia settimana a disposizione era ormai terminata e mi toccava tornare in Giappone. Partii di domenica mattina e arrivai verso tardo pomeriggio ero stufa morta, anche se doveva essere una distrazione dalla scuola, mi ero divertita sì, ma comunque era un viaggio d affari. Appena arrivai mi feci preparare un bel bagno per rilassarmi.

Mentre mi godevo il mio riposo guardai l'email che mi era arrivata da un mio informatore, che mi spiegò che durante la mia assenza cera stata una battaglia tra due bande criminali, il ciò mi mandò in bestia, ma per fortuna la seconda cosa mi sorprese molto, il maestro aveva parlato. Una frase incomprensibile ma io capii subito, e cominciai a salire su tutte le furie, come posso assentarmi per una settimana e succede il putiferio. Uscii dal bagno che ormai non mi aveva rilassato neanche un po', gridai al primo servitore di preparami la mia valigia per tornarmene a scuola e di preparare una macchina che appena avrei finito di cenare volevo partire subito.

Finii di vestirmi con un mio solito tailleur e dei tacchi a spillo neri e iniziai a fumare per casa, arrivai in macchina e avevo appena finito la sigaretta ma subito ne presi un'altra che fumai durante il tragitto.

Il nervosismo mi stava dando alla testa, quella che avevo appena finito era l'ultima sigaretta del pacchetto, il che mi fece incazzare ulteriormente, prima di arrivare a scuola mi fermai e feci prendere tre pacchetti di sigarette al guidatore che successivamente me li dà e li misi in borsa. Per non iniziare un altro pacchetto iniziai a svappare con quella elettronica e iniziai a calmarmi un pò.

Arrivammo davanti alla struttura della scuola e presi la valigia congedando la macchina, appena entrai dentro i dormitori vidi che cerano poche persone a tavola, senza far rumore andai verso lascensore per tornarmene nella mia stanza.

pow bakugo

Ero appena sceso insieme a capelli di merda che continuava a parlare, davanti mi trovai Zero-two con una sigaretta elettronica e un borsone, velocemente fece un gesto ad entrambi di spostarsi e noi due eseguimmo senza fiatare, successivamente si chiusero le porte, mi accorsi solo quando l'ascensore partì che avevo trattenuto il fiato.

Capelli di merda mi guardò per un pò e poi disse:- qualcuno era veramente stralunato e qualcun altro è stracotto- l'ultima parte lammiccava a me, gli feci il dito medio e cominciai a camminare per il corridoio per andare in soggiorno, pensando a lei.

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