Capitolo 61 ~Ketchup.~

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6 Settembre, 2014.
Sono passati tre giorni e lui non si è ancora fatto sentire. Nè una chiamata nè un messaggio.. ma del resto non mi aspettavo che questo, non mi aspettavo che la sua completa indifferenza, il suo egoismo e la sua testardaggine.
Non ho voluto dire niente a Chris, che tra l'altro ora è tornato a Brighton. Con lui, ho solo giustificato Harry dicendo che era dovuto tornare urgentemente in America, poiché il dirgli la verità avrebbe implicato metterlo a conoscenza di pompelmo.
Pompelmo... non si è comportato bene questo weekend, non mi ha dato tregua un attimo con vomito ed emicranie, evidentemente neanche a lui va a genio il comportamento di suo padre.... come dargli torto del resto.
Ma, non ho potuto non dire nulla a Grace e difatti, non appena le ho raccontato l'avvenimento di sabato, avrebbe preso il primo aereo e si sarebbe diretta in America, pronta a sotterrare il corpo di Harry che avrebbe massacrato senza pietà... C'è voluta un'ora per farla calmare e non è stato affatto facile, quindi non oso immaginare quale sarebbe potuta essere la reazione di Chris.
Grace si è offerta di venire a stare un po' a casa mia, assicurandosi più che altro che io non mi deprima ancora di più e che quindi gravi al bambino, ma non ho intenzione di abbattermi solo perché Harry si è comportato da coglione, non posso farmi distruggere da lui in maniera così sfrontata.

"Charlie!! Dove sono gli spaghetti?"

Urla Grace dalla cucina, strappandomi -fortunatamente- dai miei pensieri. La sento frugare in tutti i cassetti della dispensa, in cerca della pasta lunga e sottile. Ovviamente, non mi ha neanche chiesto se volessi aiutarla o meno in cucina poiché consapevole delle mie doti culinarie non molto avanzate. Mi alzo a fatica dal divano raggiungendola in cucina. Non ho idea del perché, ma in questi giorni mi sento più fiacca del solito, quasi come se non avessi le forze di alzare anche solo un braccio e, a dire il vero, ho paura che questo possa influenzare le condizioni di pompelmo.

"Secondo cassetto a destra davanti a te."

Glielo indico e con un sorriso entusiasta, Grace ne tira fuori gli spaghetti.

"E per secondo? Cosa vuoi?"

"Grace, non so nemmeno se riuscirò a finire il primo.."

"Charlotte, devi mangiare sia primo che secondo e poi la frutta, come sempre."

Roteo gli occhi al cielo, sedendomi su una sedia e poggiando la fronte sul piano del tavolo.

"Non ho molta fame, Grace.."

"Tu no, ma il tuo bambino si, quindi.. devi mangiare, almeno per lui."

Annuisco, senza più rispondere... sarebbe inutile continuare ad imporsi su Grace, ha la testa molto più dura della mia ed in questo momento è sia mentalmente che fisicamente più forte di me.

"Ti... Ti ha chiamato?"

Il sussurro di Grace mi coglie alla sprovvista. No.. non voglio pensare a lui, non ora.. devo mangiare, e pensare a lui mi fa passare la fame... mi restringe in modo disumano la bocca dello stomaco a causa del "dolore".

"È Harry Styles, Grace... l'orgoglio fatto a persona, sai già qual è la risposta.."

"Bhe.. forse dovresti chiamarlo tu.."

Una risata isterica è la mia risposta alla sua "affermazione". Crede che non l'abbia fatto? Diavolo, lo chiamo due volte al giorno e non vengo minimamente degnata!
La ragazza dai capelli corvini mi guarda con aria stralunata, quasi non capisse la mia reazione.

"Credi non l'abbia fatto? Andiamo, Grace... riceverei più attenzioni da un muro che da lui."

Voglio dire... Capisco che per lui sia stato un "colpo basso", inaspettato ecc... ecc..., ma non è che per me sia stato un gioco, anzi, sono quella che tra i due si farà il culo per nove mesi.. sei arrivata a questo punto.. quindi potrebbe anche comportarsi da uomo per una volta nella sua vita e mettere da parte il suo orgoglio personale e la sua testardaggine.

Be Mine. [Harry Styles] (#Wattys 2016) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora