Capitolo 68 ~I didn't want to..-

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"Harry andiamo, quanti anni hai? Otto?"

Sta diventando imbarazzante, non credevo lo potesse diventare, ma a quanto pare mi sbagliavo.

"È delizioso invece, dovresti assaggiare."

Afferma con un sorriso divertito -probabilmente dalle mie smorfie- ad adornargli le perfette labbra a forma di cuore.

"Vomiterei tutto quello che ho mangiato."

"Ovvero niente."

Cosa? Non è vero! Solo perché lui è una fogna non vuol dire che io non abbia mangiato niente. Un Crispy McBacon accompagnato da una coca media è abbastanza per la poca fame che nutro da una settimana.

"Solo perché non ho speso trentacinque sterline al McDonald come te non vuol dire che non mangio niente."

"Ecco, questa è un'altra cosa di cui dovremmo discutere."

Borbotta con aria offesa -riferendosi al fatto che anche questa volta non gli abbia lasciato offrire la cena- intingendo poi un'altra patatina nella sua Coca-Cola.

"Hai intenzione di berla poi?"

Indico la coca, facendo una smorfia alquanto disgustata.

"Potrei."

"Non aspettarti un mio bacio allora."

Parlo prima ancora che il filtro cervello-bocca possa iniziare a funzionare, lasciando un Harry "in sospeso", con la patatina fritta a mezz'aria, gli occhi sgranati con un barlume di speranza, le iridi smeraldine vivaci come non le vedo da tempo e la bocca socchiusa.
Dannazione, non volevo dirlo... "Ma l'hai detto" mi fa notare la mia coscienza.
Non voglio baciarlo, "Non sembra" s'intromette ancora con aria spavalda. Si invece, non voglio baciarlo, non merita un mio bacio dopo quello che ha fatto, nè quello nè altro. "E allora perché l'hai detto? E perché stai continuando ad osservargli le labbra?" Scuoto lievemente il capo per ridestarmi dai miei pensieri, constatando che si, effettivamente il mio sguardo è fisso sulle sue labbra, quelle labbra tanto invitanti quanto dannose.

"Non volevo dire quello."

Mi schiarisco la voce, scuotendo leggermente il capo come a confermare in maniera più ferrea le parole da me appena proferite, andando infine ad appoggiare la schiena sullo schienale della sedia e cercando in ogni modo di evitare lo sguardo ormai vacillante di Harry.

"No... lo so.."

Il suo è un bisbiglio a malapena udibile. Il silenzio cala su entrambi come un'orrida foschia. Intrappolo tra le dita la cannuccia della bibita, iniziando a giocherellarci ed aspettando così che Harry finisca la sua cena. È stato tutto così perfetto fino ad adesso... Abbiamo riso e scherzato e mi sono anche "lasciata andare" -se così si può dire-, avevo ritrovato quella felicità che mi apportava la sua presenza, il suo sorriso e le sue premurose attenzioni, eppure... eppure ho rovinato tutto con una frase, cancellando quello sguardo speranzoso in un batter di ciglia.

"Sai.. sei più bella quando sorridi, piccola."

Ad accompagnare la sua frase, un sorriso che se pur triste è uno dei più amorevoli che mi abbia mai rivolto. "Visto? Non vuole neanche farti sentire in colpa." Già..

"Anche tu.."

"Sono bello anche se intingo le patatine nella Coca-Cola?"

E la foschia di silenzio è scomparsa, spazzata via dai raggi di sole dati dai sorrisi di entrambi.

"Forse.. Un pochino."

Mormoro storcendo il naso e la bocca, portando la mano davanti al viso e distanziando di poco il pollice e l'indice, indicandogli il "pochino" e guadagnandomi una sua risata.

Be Mine. [Harry Styles] (#Wattys 2016) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora