Capitolo 69 ~I can't.~

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"Smettila di dire che non puoi e guarda in faccia la realtà, Charlotte!"

Non ho mai visto Grace così arrabbiata con me, le sue guance si sono arrossate, così come gran parte del suo viso, la bocca -ora leggermente socchiusa- fra trapelare il fiato corto dovuto al tono alto della voce e continua a muovere freneticamente le mani, probabilmente per non cercare di darmi quei due schiaffi che sarebbero in grado di farmi tornare in me.
Uscita dal McDonald, ho preso il primo bus che si fermasse nella via di Grace, non volevo tornare a casa, non volevo e non voglio vedere Harry.. in realtà non credo di non aver mai desiderato di non volerlo vedere tanto quanto lo desideri adesso, ho persino lasciato il cellulare silenzioso con lo schermo voltato verso il tappeto, così da non poter vedere i diversi messaggi e le moltitudini di chiamate che -probabilmente- mi ha già fatto.
Rimango in silenzio all'affermazione di Grace, con lo sguardo basso e le ginocchia in grembo. "Non posso lasciarlo, gliel'ho promesso." "Al diavolo le tue stupide promesse, Charlotte! Guarda a cosa ti hanno ridotto, guarda a cosa ti stanno portando." Ormai anche la mia coscienza mi viene contro, anche lei non ne può più.

"Avevi detto a me e Dylan che non ti saresti più ridotta ad uno zerbino per un ragazzo dopo quello che successe con Callum ed invece guardati, sei messa persino peggio."

Non riesco a trattenere una risata amara a quelle sue parole, non perché mi facciano veramente ridere, ma perché sono semplicemente il ricordo del fatto che i miei due ultimi "fidanzati", coloro che pur autoritenendosi così diversi -dimostrando invece di essere più uguali di quanto chiunque potesse credere- mi abbiano effettivamente tradita, implorando e piangendo poi il mio perdono.

"Non lo trovi buffo?"

Domando a Grace, facendole assumere solamente un' espressione -oltre che adirata- piuttosto confusa.

"Non trovi buffo che entrambi mi abbiano tradita ed io li abbia colti in flagrante?
Devo essere stata una persona veramente orribile in una vita passata per far si che gli unici due ragazzi di cui mi sia mai innamorata mi tradissero come dei cafoni.."

Sussurro, andando ad asciugare le lacrime -ormai quasi secche- prima versate.
Al silenzio attonito di Grace, continuo.

"Pensi esista un limite massimo per le volte in cui ti spezzano il cuore? Voglio dire.. non credi che due volte in meno di un anno sia abbastanza?
È sfiancante sai? Cercare di ricomporlo ogni volta che si rompe o anche solo che si sgretola.. sembra come se mancasse un pezzo del puzzle, un pezzo che non ti permette di completarlo, lasciandoti in sospeso, dandoti di modo di dubitare della tua effettiva felicità.."

Adesso persino Grace si è seduta sul tappeto di fronte a me, starà pensando ad una clinica psichiatrica in cui rinchiudermi o ad un gruppo di sostegno a cui mandarmi. Il suo viso ora è tornato ad avere quel colorito diafano che la caratterizza ed il suo sguardo non è più quello infuocato di prima, ormai è come se ci fosse solo più della brace.

"Non hai bisogno di ridurti peggio di così, non ancora, per favore."

La sua è una supplica.
I pezzi li raccolsero lei e Dylan, non voglio che questo riaccada, non voglio vedere delle lacrime nei loro occhi alla vista di me troppo magra o malata a causa dello scarso nutrimento, ne in quelli di Chris o dei miei genitori.

"E se poi stessi peggio? Se perdere anche lui mi facesse stare peggio?"

"E se ti facesse stare meglio? Andiamo, cosa ti ha dato lui di così importante che poi non ti abbia tolto?"

Silenzio. Il suo amore? No, non era amore quello, era solo un passatempo per lui e me l'ha dimostrato alla prima complicazione... lui non è in grado di amare una persona senza ferirla in maniera micidiale. Felicità? Certo ed anche tanti pianti, tanta tristezza causata dai rispettivi litigi o dalle sue lontananze dovute al lavoro.

Be Mine. [Harry Styles] (#Wattys 2016) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora