Capitolo 7 ~Cal&Toilette.~

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Per tutta la notte ho sognato occhi verdi, fossette adorabili, sorrisi da far sciogliere anche la matrigna di Cenerentola e perfette labbra carnose. Labbra che la sera prima, o meglio questa notte, mi percorrevano il collo. Che sensazione magnifica.

Adesso invece, davanti a me c'è un uomo assillante che dovrei chiamare "capo".

Mark Sloan si erge davanti a me in tutta la sua stupenda irritabilità.

"Com'è stato l'incasso del mese?"

Chiede a me e Grace. Il suo tono è pacato e sensuale come sempre, probabilmente Grace starà collassando sul posto, io invece rimango impassibile al fascino di quest'uomo, preferisco di gran lunga quello spensierato di Dylan.

"Niente male Mark, ha superato l'incasso del mese scorso di mille sterline."

Gli risponde Grace in tono civettuolo, alzo gli occhi al cielo, "Se volete me ne vado." mormoro tra me e me.

"Molto bene."

Ci sorride Mark. Annuisco in accordo mostrandogli un sorriso tirato, me ne rivolge uno a sua volta, il suo però è pieno di desiderio... quel tipo di desiderio. Per fortuna il tempismo di Dylan mi salva da quella situazione scomoda. Mark gli rivolge un sorriso educato non appena entra nello spogliatoio riservato allo staff.

"Noi andiamo da Starbucks, venite anche voi?"

Lo sguardo di Dylan è speranzoso, sicuramente vorrà passare più tempo a contemplare la sanguisuga.

"Certo."

Rispondono Grace e Mark all'unisono, per poi voltarsi verso di me. I loro sguardi mi mettono a disagio.

"Che c'è?"

Chiedo loro scrollando le spalle. Ah, vero. Non ho risposto alla domanda di rito di fine giornata. La mia mente è completamente rapita dall' appuntamento di ieri sera. Grace questa mattina ha voluto sapere tutto, volevo sprofondare sotto terra a causa dell' imbarazzo, lei sembrava una mina pronta ad esplodere a causa dell'eccitazione, io una bambina che si voleva nascondere da un mostro spaventosissimo.

"Vieni con noi?"

La voce di Mark risuona dolce e paziente. Lo guardo qualche secondo negli occhi, sono ricolmi di lussuria. Gli annuisco in risposta ma appena usciamo dal negozio un enorme suv nero attira la mia attenzione. "Ci sono centinaia di Range Rover neri a Londra." mi ricorda stizzita la mia coscienza. Non ha tutti i torti e io devo smetterla di vedere Harry ovunque.

"Charlotte ti senti bene? È da tutta la mattina che sei strana."

Callum interrompe i miei pensieri, in parte ne sono grata, ma dall'altra parte speravo ancora di fantasticare sulle visite inaspettate del ricciolo dagli occhi color smeraldo.

"È tutto a posto. Ero solo immersa nei miei pensieri."

Gli rispondo sinceramente.

"Li condivideresti?"

Mi chiede speranzoso circondandomi le spalle in modo amorevole con un braccio. Posso? Posso raccontare al mio ex fidanzato che ieri sera sono uscita con uno dei ragazzi più belli che abbia mai visto? Che si è eccitato appena mi sono seduta a cavalcioni su di lui? Che mi ha baciato ogni parte del corpo che andava dalle scapole nude, al collo e fino alle labbra? Ma che per uno scherzo di cattivo gusto da parte del destino non l'ho potuto baciare?

No, probabilmente no. Se poi gli dicessi anche il nome del ragazzo potrebbe avere due reazione: Darmi della matta, oppure collassare a terra per un attacco di cuore.

"Callum fors..."

"Charlotte!"

Gelo. No, non può essere. Me lo sono solo immaginato.

Be Mine. [Harry Styles] (#Wattys 2016) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora