"Stai bene? Ti ha fatta piangere ancora? Si comporta da stronzo? Come-"
"Grace Grace Grace... Calmati, per favore."
Mettono più angoscia le sue domande che la situazione che si è creata. Se non stessi "bene" a quest'ora sarei già tornata a Londra, mi sembra una cosa abbastanza ovvia.
"Si, sto bene. Ho pianto solo ieri sera quando l'ho rivisto, ma è tutto passato e no, non si sta comportando affatto da stronzo. Dylan e Mark come stanno?"
Cerco di cambiare discorso dopo aver risposto alle sue domande. Di solito, rivolgere l'argomento altrove funziona sempre con lei.
"Oh ehm.. Si, bene. Ci manchi, piccolina."
Un sorriso appare sul mio volto a causa del nomignolo usato da Grace e dalla sua confessione, mancano anche a me, ma è una lontananza sopportabile con loro.
"Anche voi mi mancate.. Ci sentiamo presto. Saluta tutti, ora vado a dormire qua è già notte fonda."
"Trattalo male Charlotte, se lo merita e buonanotte!"
Trattarlo male? Soffoco una risata alla richiesta della mia migliore amica. Credo di starlo già "trattando male", a malapena gli ho parlato tutta la giornata, sono stata insieme a Sophia ed Eleanor a girare un po' la città mentre i ragazzi erano... Dov'erano i ragazzi? Solo ora mi rendo conto di non sapere cos'abbia fatto Harry nelle ultime sei ore...
"Si, certo. Ci sentiamo."
Chiudo la telefonata, perplessa dai miei stessi pensieri. Che cosa hanno fatto tutto il pomeriggio i ragazzi? Prima che ci incontrassimo tutti in un locale per la cena. Le prove? No.. Niall ha detto che avrebbero girato lo stadio domani pomeriggio...
Fisso l'asfalto con sguardo assente. Per rispondere a Grace sono voluta uscire da quel bus. Mette una certa ansia sentire tutti gli occhi puntati su di te quando rispondi ad una chiamata e anche io ho bisogno di un minimo di privacy. Prima di uscire però, data l'ora tarda e non sapendo quanto sarebbe durata la chiamata, ho dato la buonanotte a tutti... tolto Harry ovviamente, con lui ho intenzione di parlarci veramente prima di andare a dormire, come consigliatomi da Lou questo pomeriggio. Il non parlargli, l'ignorarlo completamente, non sta servendo a nessuno dei due e nonostante sperassi di durare tutta la settimana, sono consapevole del fatto che non riuscirò a resistere ad occhi smeraldini speranzosi, a sguardi tristi e malinconici o a non passare più tempo possibile tra le sue braccia poiché troppo bisognosa di tornare ad un rapporto normale con lui. Ho bisogno di Harry nonostante tutto e anche questa volta, sono disposta a perdonarlo per il fatto di essere così impulsivo e testardo."Charlotte..."
La voce di Harry mi strappa dai vari pensieri, mi volto verso di lui e nonostante non voglia ammetterlo a me stessa, nel vedere il suo viso, il mio corpo si rilassa. Sporge con la testa dalla porta d'entrata del tour bus e mi guarda con sguardo titubante.
"Dobbiamo parlare Harry."
Ora ho bisogno di risolvere questo casino, per me e per lui. Annuisce, abbassando lo sguardo, quasi avesse paura di affrontare la conversazione ma sapendo che prima o poi questo momento sarebbe arrivato.
"Entri?"
Non voglio essere sentita dai ragazzi, non so quanto mi convenga entrare, potrebbero sentirci.
"Stanno tutti dormendo.."
Come se mi avesse letto nel pensiero, apre un po' di più la porta, indietreggiando per farmi entrare.
"Ok."
Dopo essere entrata, mi dirigo verso i divanetti in pelle, ma vengo fermata da una sua mano, che mi stringe gentilmente il polso. Possiamo già considerarlo un cambiamento dal momento che di solito mi avrebbe fermata in modo molto più brusco.. non mi dispiace il fatto che sia così irruente, ma a volte esagera. Lo guardo qualche istante in totale confusione.
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Be Mine. [Harry Styles] (#Wattys 2016)
Fanfic"Perdonami, perdonami di amarti e di avertelo lasciato capire." W. Shakespeare ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Fiducia. Forse mi fido sempre troppo delle persone, o almeno ci provo. Ma non è facile, non lo è per niente, sopratutto perché le persone sono un s...