Capitolo 59 ~Puritan nun.~

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CHRIS'S POV:
Mai più. Non commetterò mai più lo stesso errore.
Per colpa di quei due animali, ho passato la notte in bianco, cercando di coprirmi la testa con ogni cuscino del letto pur di non sentire i loro dannati gemiti, ma fallendo miseramente ed arrendendomi dopo una buona mezz'ora.
Come diavolo fanno?! Dalle 3 del mattino fino alle 5 non ho sentito altro che dannati gemiti! I gemiti della mia sorellina! Della mia Gnat! Speravo solo che questo giorno non sarebbe mai arrivato, ma del resto penso che lei si sia trovata nella mia stessa situazione diverse volte quando portavo a casa delle ragazze. Nonostante cio, è stato a dir poco imbarazzante. Ma, del resto sono contento per loro, non si vedevano da più di una settimana e sono uno la droga dell'altra a quanto ho potuto constatare, quindi non posso biasimare le loro... effusioni amorose.
Harry deve averle fatto una sorpresa, Charlie non si aspettava il suo ritorno questa notte e sinceramente, neanche io. Per sfortuna però anche questa volta Charlotte non verrà a Brighton per il weekend, ma non voglio forzarla, non voglio portarle vie anche il poco tempo che ha a disposizione con Harry.
Dopo essermi lavato ed aver preparato il borsone, scendo le scale, trovando subito boxer, pantaloni e quant'altro sparsi sul pavimento dell'entrata e del salotto. Bestie. Questa volta non racchetterò tutti i loro indumenti, se lo possono scordare.
Sono distesi sul divano, abbracciati ed intrecciati e su entrambi aleggia un'espressione di pura serenità e, ovviamente, di appagamento. La coperta di pile avvolge tutti e due, lasciando però intravedere diversi spazi nudi, quali le gambe e il torso tatuato del ragazzo che tiene la mia sorellina stretta a se come se fosse la sola ed unica ancora di salvezza presente nella terra.
Amo vedere Charlie così, così felice e serena. Per tutta la settimana e mezza ho notato in lei qualcosa di diverso, qualcosa a cui non saprei dare un nome se non "Nostalgia di Harry."
Il fatto che ne sia così innamorata m'incute timore. Non voglio assolutamente che lei soffra come con Callum, sarei in grado di mettere le mani addosso ad Harry in tal caso... se fosse per me, Charlotte resterebbe chiusa in una teca di cristallo per tutta la vita, di modo che nessuno possa fare altro se non ammirare la splendida ragazza qual'e.
Guardo l'ora sull'orologio da polso, sono le 10:00 e tenendo conto della loro attività notturna, non penso si sveglieranno prima di mezzogiorno, perciò, ondevitare chissà quale altra performance nel caso si dovessero svegliare prima dell'ora di pranzo, mi dileguerò per un paio d'ore, probabilmente quello che mi serve è solo un enorme tazza di caffè nero da Starbucks per riprendermi dalle ore di sonno mancate.
Facendo più silenzio possibile, nonostante meritino di essere svegliati entrambi con secchiellate d'acqua gelida dopo la nottata infernale fattami passare, apro la porta di casa per poi chiudermela silenziosamente alle spalle.

CHARLOTTE'S POV:
"Se ti dicono che l'amore è un sogno, sogna pure ma non stupirti se ti svegli piangendo."
Mentre osservo i suoi lineamenti perfetti, illuminati dal sole mattutino del sabato, non riesco a non pensare alla citazione di Jim Morrison.
Tutto questo, quello che sto vivendo con Harry, quello che abbiamo vissuto fino ad adesso insieme è il sogno di ogni ragazza. Le litigate, i pianti, le urla e tutti gli inconvenienti accadutici fino ad adesso sono niente in confronto al sentimento che provo per lui. È forte, così forte da far male, così forte da farti mancare il respiro, da farti accelerare i battiti del cuore e farti tremare quanto una foglia con il solo osservare la sua espressione serena e spensierata. Ma ogni sogno è destinato a finire e l'orribile presentimento che anche il mio stia giungendo al termine, non è che un tarlo fisso nella mia mente da due settimane.
Questa notte è stata perfetta. Mi ha fatta sua per delle ore prima che entrambi crollassimo esausti nel più totale assopimento e rifarei tutto da capo se solo questo servisse a far alleviare il turbamento che provo da quando mi sono svegliata.
Non gli ho ancora detto di pompelmo, non ne ho ancora avuto il coraggio e non ho idea di come e quando glielo dirò. Non voglio perderlo, non voglio che se ne vada... voglio solo stare ancora un po' con lui facendo finta che sia tutto normale, facendo finta di non avere in grembo il suo bambino.. illudendo me stessa pur di avere ancora alcuni attimi di gioia e felicità con lui al mio fianco.
Sorrido nel vedere la sua espressione. Una piccola "v" gli solca la fronte in mezzo le sopracciglia, le labbra sono leggermente dischiuse facendo trapelare lievi sbuffi e le sue palpebre continuano a muoversi impercettibilmente, facendomi intuire che stia sognando.
Delicatamente, poggio le labbra sulle sue, sperando di imprimermi nella mente il loro sapore e la loro morbidezza. Uno, due, tre.. e più gli lascio lievi baci sparsi sul viso, più vorrei continuare a farlo. Un borbottio incomprensibile fuoriesce dalle sue labbra non appena, silenziosamente, torno a poggiare la testa sul suo petto nudo, circondandogli la vita e stringendomi forte a lui.

Be Mine. [Harry Styles] (#Wattys 2016) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora