Un conto è non far niente, un altro è non poter far niente ed io ora non posso più fare niente.. Ormai è troppo tardi, ormai è tutto finito.
Il mio sguardo è focalizzato da ore interminabili sul monitor, ma non lo sto realmente guardando, sto solo cercando di far passare il tempo.
Ho chiesto al dottore di non far entrare nessuno nella camera che mi ospiterà per i prossimi tre giorni, neanche Grace, almeno per questa notte. Non voglio vedere nessuno, non voglio sentire la voce di nessuno, non voglio avere la compagnia di nessuno. Voglio solo starmene da sola, lontana da tutti.
Mi sento inutile, un inutile pezzo di straccio che è stato usato e gettato via non appena si è sporcato e la macchia che lo sporcava non ha accennato ad andarsene via, ma adesso la macchiolina se n'è andata e lo straccio è rimasto li, in un angolino, dimenticato.
Non ho pianto, dopo l'intervento, dopo aver visto il mio bambino essermi strappato via, ormai privo di vita, non ho neanche avuto le forze di piangere, ero e sono esausta e non riesco più a versare lacrime di dolore.
Mi stava in una mano... era così piccolo, così sporco.. la sua testa era gigantesca rispetto al corpicino, scarno ma tutto formato.. potevo anche vedere le sue minuscole ditine e nonostante fosse orribile da vedere, per me era bellissimo, perché era il frutto di quello che una volta era stato l'amore che univa me ed Harry, un amore mai svanito da parte mia, nemmeno ora, nemmeno dopo aver perso il nostro pompelmo a causa sua, perché è stata questa la causa, "l'enorme trauma subito da una madre con un feto già molto debole", così ha detto il dottore.
Sono stata solo una stupida a poter credere che lui cambiasse idea, a poter credere che tutto si sarebbe risolto e nonostante le mie speranze, ha vinto lui, ancora una volta quella sconfitta sono stata io, questa volta però ho perso più di quanto avrei mai immaginato.
Chiudo gli occhi e nello sconforto più totale cado in un sonno tormentato, privo di sogni ma ricolmo di incubi.GRACE'S POV:
Le prime luci dell'alba iniziano ad illuminare il viso di Charlotte, è completamente stravolto, marcato da occhiaie e segnato dal dolore fisico ma sopratutto mentale.
Sono seduta su questa sedia da circa un'ora.. non sono riuscita a chiudere occhio questa notte, l'ho passata in giro per i corridoi, a mangiare merendine e prendere caffè su caffè dalle macchinette.
Lei... lei non si meritava tutto questo, non si meritava affatto tutta questa ingiustizia, in sole poche ore ha perso tutto.. la speranza, il ragazzo che credeva ricambiasse il suo amore incondizionato e sopratutto, ha perso il loro bambino, un bambino che stava iniziando ad amare più della sua stessa vita. I suoi peggiori incubi si sono avverati e con i suoi anche i miei, a vederla così spenta, così infelice e patita mi si spezza il cuore, facendomi salire tutte le lacrime che lei non riesce a versare, ma neanche io posso riversarle, non posso farmi vedere così, Charlotte ha bisogno di qualcuno forte al suo fianco ed io sarò la persona forte di cui ha bisogno perché ormai, non voglio abbia più niente a che fare con quello schifoso.CHARLOTTE'S POV:
"Vuole qualcosa da mangiare per cena, signorina Evans?"La dolce infermiera di 60 anni mi pone la domanda di rito. I suoi capelli grigi sono raccolti in una crocchia ben tirata ed i suoi occhi azzurri rispecchiano compassione, la compassione che sembra mi stiano riservando tutti, da Grace, al dottor Karev, all'infermiera Josephine e ad ogni altra infermiera venga durante il giorno per fare "controlli di routine". Dovrei limitare le visite al dottor Karev cosicché nessun altro a parte lui mi possa dire cose che già so.
"No grazie, Josephine."
L'ultima volta che ho toccato del cibo è stato ieri mattina.. la colazione di Grace.. dopodiché, qualunque cosa mi si proponga, mi fa solo chiudere lo stomaco.
"Charlie, devi mangiare.."
Prende parola Grace, poggiando la sua gracile mano sulla mia -con attaccata la flebo- quasi pregandomi con lo sguardo di mettere qualcosa sotto i denti.
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Be Mine. [Harry Styles] (#Wattys 2016)
Fanfic"Perdonami, perdonami di amarti e di avertelo lasciato capire." W. Shakespeare ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Fiducia. Forse mi fido sempre troppo delle persone, o almeno ci provo. Ma non è facile, non lo è per niente, sopratutto perché le persone sono un s...