Capitolo 52 ~Flight&Child.~

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"Ci vediamo presto, va bene?"

Devo trattenere diversi fiotti di lacrime. Non devo piangere, non voglio che la bambina che ho in braccio mi veda piangere. Lux annuisce per poi stringere le sue braccine attorno al mio collo, senza dare cenno di volerle staccare. Quanto mi mancherà questo piccolo raggio di sole..
All'aeroporto non sono potuti venire tutti, hanno una tabella di marcia da seguire e i responsabili hanno dato il permesso solo a Lou, Lux ed Harry, gli altri ragazzi gli ho salutati tutti questa mattina durante la colazione (colazione che il mio organismo non ha apprezzato, dal momento che dopo il primo pancake mi sono dovuta rinchiudere in bagno.. maledetta ansia, ecco cos'è ansia...) Ad un certo punto ho creduto che Niall si potesse mettere a piangere, assurda come idea, eppure ho avuto quel presentimento.

Il mio volo è tra meno di mezz'ora, quindi non ho ancora molto tempo da poter passare con loro. Continuo a tenere stretta tra le mie braccia la piccola Lux mentre Lou mi sorride, con un velo di malinconia ed Harry continua a rimanere seduto sui seggiolini d'attesa, dandomi le spalle e senza dare accenno a volermi parlare.. c'è rimasto veramente male per il fatto che non potessi passare un'altra settimana con lui, ma questa volta non ci posso fare veramente nulla, mi sento già fortunata per quella concessami da Mark, non voglio di certo approfittarmi della situazione.

"Vedrai che gli passerà."

Mi conforta Lou. Lo spero.. Non voglio che mi tenga il muso, anche io ci sto male quanto lui, ma se fossi in lui, non perderei tempo a fare l'offeso. "Peccato che tu non sia lui." Mi ricorda prontamente la mia coscienza.

"Si.. lo spero."

Ieri sera, dopo esserci coccolati per quasi due ore, siamo andati a cena nel ristorante dell'Hotel insieme a Zayn e Niall, è stata una serata piacevole... sono come fratelli, ed a quanto ho appreso, spesso bisticciano per fesserie, proprio come me e Chris.

"Lux, lascia andare Charlie da zio Harry.."

La bambina asseconda la richiesta di sua madre, lasciandomi un bacio sulla guancia per poi trasferirsi nel caldo abbraccio di Lou. Silenziosamente, mi vado a sedere sulle ginocchia del ricciolo, circondandogli il collo con le braccia.

"Sei molto più bello quando sorridi.."

Sussurro, in cerca del suo sguardo, sistemandogli poi una ciocca di capelli dietro un orecchio, per poter osservare il suo profilo perfetto.

"Non trovo niente per cui sorridere."

Risponde, con la stessa voce monotona e seria che sembra averlo accompagnato da quando abbiamo messo piede in aeroporto. Non è semplicemente offeso, è anche ferito e triste e sinceramente, non avrei mai voluto vederlo così e mai avrei voluto essere io la causa di tale infelicità.

"Potresti sorridere solo per non farmi sentire una stronza?"

In fondo è così che mi sento, una stronza. Non dovrei sentirmi tale, ma vederlo in questa maniera mi fa solo sentire una brutta persona..

"No.. lo sei."

Borbotta immusonito, contraddicendosi non appena avvolge le sue braccia intorno alla mia vita, stringendomi a se. Sorrido stancamente, stringendolo a mia volta.

"Anche tu sei uno stronzo."

"Non l'ho mai negato."

Mi risponde prontamente, lasciandomi un bacio sulla guancia sinistra.

"Mi chiamerai appena sarai arrivata?"

Certo che lo farò, che domande stupide gli vengono in mente a volte?!

"Solo se mi fai un sorriso."

Cerco di negoziare. Non voglio prendere quell'aereo sapendo di averlo lasciato immusonito, voglio almeno che mi sorrida, anche se svogliatamente o malinconicamente, voglio poter ricordare le sue fossette.

Be Mine. [Harry Styles] (#Wattys 2016) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora