HARRY'S POV:
Occhi arrossati per il pianto, occhiaie dovute al sonno mancato, voce a malapena udibile.. sono un fottuto disastro da tre giorni. Indosso gli occhiali da sole anche quando il sole non c'è per non farmi vedere in questo stato dai ragazzi. Appena sono tornato mi hanno iniziato a chiedere cosa fosse successo, ma non sono riuscito a dire niente e ho liquidato la questione con un "Non mi va di parlarne.", so che prima o poi dovrò raccontare loro cos'ho combinato, ma adesso non me la sento proprio.
Ho provato a chiamare Charlotte ogni giorno, in realtà la chiamo una decina di volte al giorno sperando in una sua risposta, risposta che non mi è ancora stata concessa... non posso biasimarla, in teoria dovrei "sparire dalla sua vita proprio come ci sono entrato." ma non ci penso proprio a farlo. Qualcuno bussa alla porta della mia stanza. Mi alzo con riluttanza dal letto e vado ad aprire. Vengo sorpassato da un Niall, uno Zayn, un Liam ed un Louis abbastanza sfrontati. Li evito da due giorni, questo momento sarebbe arrivato in fin dei conti. Si siedono sui due divani e mi fanno cenno di fare lo stesso. Eseguo i loro ordini senza protestare.
"Hai intenzione di dirci che cos'hai?"
Mi chiede Liam sospettoso. A parte Niall, nessuno sa di Charlotte. Quando sono partito tre giorni fa gli ho solo detto che avevo degli impegni importanti da sbrigare.
"No, perché non ho niente."
Mento guardandomi le mani. Cazzo, questa è una stronzata bella e buona, è da quando sono tornato a L.A che non riesco a chiudere occhio, non dormo perché non riesco ad addormentarmi senza il pensiero di avere Charlotte tra le mie braccia.
"Smettila di dirci stronzate Harry! Sei sempre con la testa tra le nuvole in questo periodo, quindi dicci che cosa cazzo ti succede!"
Sbotta Zayn alzandosi in piedi. Vorrei quasi dirgli che la mia vita privata non è sempre affar loro, ma direi solo una cazzata. Molte volte sono loro ad aiutarmi con la i miei problemi, io sono solo capace a fare casini su casini.
"Ha conosciuto una ragazza. Tre giorni fa è partito per andarla a trovare, ma qualcosa deve essere andato male dal momento che è ritornato in questo stato."
Niall parla prima di me e indica con un paio di dita il mio aspetto malconcio. Grazie Niall, grazie mille. Ora a quanto pare non ho neanche diritto di parola. Guardo le espressioni di tutti, sono sorprese, spiazzate ma.... sollevate.
"Hazza torna all'attacco."
Sorride Liam facendomi l'occhiolino. No, non ha proprio capito un cazzo. Gli lancio un occhiata da "Taglia corto." e lui torna subito serio.
"E quindi il problema qual è?"
Chiede Louis sistemandosi comodamente sul divanetto. Qual'è il problema? È che sono un coglione, ecco qual'è. Sono talmente abituato a prendere le ragazze poco sul serio, che appena ne trovo una importante, me la faccio sfuggire dalle mani come un cretino.
"Ho fatto un casino."
Mi porto la testa tra le mani ed inizio a tormentarmi i ricci. Sarà un lungo racconto.
CHARLOTTE'S POV:
Piove. Sono le 21.47 e Londra non è mai stata così silenziosa, quasi mi piace tutta questa tranquillità, è rilassante. Ho boicottato l'invito di Callum di andare a cena insieme a lui, in realtà sto proprio evitando quel ficcanaso. È colpa sua, è sempre colpa sua. Se si fosse fatto i stramaledetti affari suoi, ora sarebbe tutto più semplice. Ora sentirei solo la mancanza di Harry, mentre adesso, oltre a quello, sento anche una profonda delusione. Mi lascia minimo una decina di chiamate al giorno, decine e decine di messaggi.... ma non voglio sentirlo, non voglio sentire la sua voce, non voglio sentire le sue scuse ne tanto meno le sue bugie. Mi manca, questo non lo nego. Mi mancano i pochi momenti passati con lui, mi mancano i nostri stupidi battibecchi, mi mancano i suoi baci, mi mancano i suoi abbracci, mi manca addormentarmi tra le sue braccia, ma devo disintossicarmi, devo disintossicarmi dalla piccola dose di Harry Styles che ho preso.
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Be Mine. [Harry Styles] (#Wattys 2016)
Fanfic"Perdonami, perdonami di amarti e di avertelo lasciato capire." W. Shakespeare ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Fiducia. Forse mi fido sempre troppo delle persone, o almeno ci provo. Ma non è facile, non lo è per niente, sopratutto perché le persone sono un s...