Capitolo 15 ~Stupid blonde.~

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Tiro fuori le chiavi di casa, ancora mi devo abituare a questa casa, è bellissima, piccola e appartata, semplice ma elegante... La volevo proprio così e Callum è riuscito a trovare la casa perfetta per noi due. Lo amo, mi fa sempre sentire a mio agio, mi fa sempre un sacco di regali e non vedo l'ora di vedere che regalo mi ha fatto per il mio compleanno. Entro in casa e chiudo la porta silenziosamente, ho chiesto a Mark di uscire prima oggi dal lavoro dato l'evento celebrativo e anche perché Cal aveva il giorno libero, quindi penso sarà felice della sorpresa. Sento un odore strano nell'aria mmm... lavanda, adoro la lavanda. Ispeziono velocemente tutte le stanze del piano terra, accidenti non c'è. Un rumore proveniente dal primo piano mi fa incuriosire, probabilmente sarà in camera. Salgo le scale dirigendomi in seguito in camera nostra... È insaziabile, non mi dispiace come regalo di compleanno, anche perché ci sa veramente fare.. Un ghigno malizioso si fa strada sul mio viso. Apro la porta sentendo la felicità esplodermi dentro, amo fargli le sorprese.

"Sorpresa!!"

Esclamo sorridente aprendo la porta. Buio. Sento il cuore perdere battiti, fa così male che penso si stia per spezzare. I miei occhi si riempiono di lacrime. Come ha potuto? Io gli ho dato tutto, il mio amore, la mia fiducia, la mia verginità.. Lo sento gemere il nome di lei prima di vedere il suo viso nella mia direzione, lo sguardo scioccato e affranto di uno che è stato appena beccato con le mani nel sacco. Voglio solo vomitare, vomitare tutto l'amore che provo per lui. Sono stata così stupida ed ingenua.

Mi sveglio di soprassalto con le lacrime agli occhi. Fanculo, ancora quell'incubo, anzi, sarebbe meglio chiamarlo ricordo, non incubo. Non piangevo nel sonno da tempo, odio la sensazione che sento tutte le volte che capita e che mi sveglio di soprassalto. Dentro sento solo il vuoto e la tristezza. Prendo il telefono appoggiato sul comodino e trascorro la rubrica fino alla S. Sono le 3 del mattino qua a Londra, li dovrebbero essere le 7 di sera. Il telefono squilla un paio di volte ma dall'altra parte non risponde nessuno. Fantastico, l'unica persona che poteva tranquillizzarmi è irraggiungibile. Mi rannicchio su me stessa coprendomi con il piumone fin sopra il naso e cercando di riacquistare sonno.

DYLAN'S POV:

"Quindi credi che le piacerà come sorpresa?"

Chiedo titubante a Grace. Non sono molto sicuro della sua idea e non voglio di certo essere la causa di un altro compleanno devastante per lei. Certo, Grace mi ha detto che Charlie questa notte ha fatto di nuovo quell'incubo e questo non promette niente di buono dal momento che lo fa solo quando ha il morale sotto terra, ma proprio non saprei se provarci o meno. Dopotutto non sappiamo neanche se ci riusciremo.

"Fidati Dy. L'hai vista? Sembra un morto ambulante. Ha le occhiaie sotto gli occhi e non si può nominare il nome di Harry o Callum che lei scoppia a piangere."

Mi sussurra sicura di se. Ha proprio ragione. Charlotte non se la sta passando bene in quest'ultimo periodo, ma ho paura che se riuscissimo a "completare" la nostra missione, lei dopo si sentirebbe solo peggio.

"E se dopo si sentisse ancora peggio? Non credi che si debba prima abituare a questa situazione?"

Lo so che sono insistente, ma non voglio farla stare ancora più male. Vedo Grace alzare gli occhi al cielo indispettita, la starò portando all'esaurimento a forza di domande.

"Ci stai o no? Perché se no, sappi che farò tutto da sola."

Sbuffa incrociando le mani sotto il seno e battendo un piede a terra come se si volesse imporre. Roteo gli occhi.

"Eh va bene. Ma fai in fretta, non so quanto riuscirò a trattenerla."

Borbotto uscendo dal camerino dello staff e dirigendomi verso la cassa. Charlotte sta ancora facendo i conteggi degli scontrini. Si volta verso di me non appena vede la mia figura avvicinarsi.

Be Mine. [Harry Styles] (#Wattys 2016) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora