Capitolo 12 ~Maybe, you should..~

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È piacevole, sentire il sole riscaldarti il viso, è una sensazione che ho sempre adorato.. tranne alle 8 del mattino della domenica!

Strizzo gli occhi per abituarmi alla luce che c'è in camera mia a quest'ora, incredibile, se fossi stata a Londra a quest'ora il sole neanche si sarebbe visto a causa delle nuvole che ricoprivano il cielo, qua a Brighton oggi invece non c'è modo di non vedere il sole.

Mi metto seduta, storcigliandomi dal groviglio di coperte che ho attorno alle gambe. Ieri sera Harry mi ha chiamato, non sono riuscita a non "perdonarlo", questa sera sarei potuta uscire con lui ma credo di aver preso una giusta decisione dicendogli che sarebbe stato meglio se ognuno si fosse preso il proprio tempo per pensare, non gli ho negato di scrivermi o chiamarmi, non ne sono stata capace, lui era così speranzoso ieri sera quando me l'ha chiesto che non sono riuscita a dirgli di no.

Qualcuno bussa alla mia porta, mi faccio uno chignon disordinato e do il permesso di entrare.

"Gnat!"

Esclama mio fratello sedendosi sul letto di fronte a me. Perché è sveglio a quest'ora? Di solito non si sveglia prima di mezzogiorno. Lo guardo incuriosita con un sopracciglio arcuato.

"Ecco perché c'è il sole allora.."

Borbotto tornando a sdraiarmi e premendo il viso nel cuscino, quanto vorrei dormire ancora qualche oretta. Una risata sarcastica del tipo "Ah ah ah" trapela dalle labbra di mio fratello. Deve aver capito la battuta, non pensavo fosse così ricettivo alle 8 del mattino.

"Si già, ora alzati e vestiti. Oggi andiamo a fare un picnic con mamma e papà a Dichtling Park dal momento che tu non sei mai a casa."

Mugugno una risposta incomprensibile a me stessa. Un picnic, la domenica, a Dichtling Park. Non è un idea così male sopratutto dal momento che ogni volta che organizziamo un picnic la domenica, papà viene chiamato di urgenza in ospedale, mamma si dilegua tra i suoi progetti e Chris ed io rimaniamo a casa come due orfanelli a farci dispetti per tutto il giorno. Quindi... il picnic non si farà, come del resto non si è fatto le ultime 3 volte.

"Forza Charlie! Cosa devo fare per farti alzare?"

Sbuffa indispettito tirandomi via il mio caldo e soffice piumone. Lo guardo con sguardo omicida ma vengo ricambiata da un sorriso spavaldo e divertito, gli lancio un cuscino in faccia e mi rannicchio su me stessa. Quanto vorrei che ci fosse Harry in questo momento, il risveglio con lui ieri mattina è stato molto più piacevole.

"Ridarmi il piumone ed il cuscino, uscire dalla mia stanza e non rompermi le scatole fino alle dieci. Dici che puoi esserne capace Chris?"

Dico in tono acido guardandolo. Oggi sembra essere più insopportabile del solito. Lo vedo esitare per qualche secondo per poi ridarmi il cuscino e coprirmi di nuovo con il piumone. Bravo fratellone. Gli sorrido prendendolo per un braccio e facendolo sdraiare affianco a me, mi rannicchio sul suo petto in cerca di conforto come facevo da bambina. Prima Chris era mingherlino, ora la sua figura riesce quasi a contrastare quella di papà.. è diventato veramente grosso e muscoloso. Appena poggio la testa sul suo petto non posso fare a meno di paragonarlo a quello di Harry... quello di Harry è molto meglio, è più morbido, caldo e confortevole. Le braccia di Chris mi avvolgono stringendomi forte a lui. Chiudo gli occhi lasciandomi coccolare dal mio tanto bello quanto grosso fratellone.

"Credo che Harry mi possa piacere."

Sussurro sul petto di Chris. Ho bisogno delle sue parole ora come ora, quelle parole che ogni volta riescono a schiarirmi le idee.

"È una bella cosa no?"

La sua voce è tranquilla e rilassante. È una bella cosa? Non credo.

"Affatto."

Be Mine. [Harry Styles] (#Wattys 2016) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora