Malintesi-CAPITOLO 14

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Dopo essere tornati a Torino,la nostra vita procedeva come sempre. Quell'anno avevamo gli esami e io avrei dato un rene pur di essere promossa a pieni voti. Per questo mi ero messa sotto con lo studio,a volte con Lorenzo o Benedetta o entrambi o da sola.

Quella mattina,mi svegliai presto come al solito e trovai una busta sul tavolo. C'era scritto che era destinata a me e così mi ci fiondai sopra come un avvoltoio.

La lessi e mi dovetti appoggiare al muro per non cedere.
L'istituto di giornalismo al quale mi ero iscritta mi aveva chiamata per farmi fare un giro della scuola guidato da uno studente la settimana prossima.
Forse l'istituto superiore al quale mi ero iscritta non mi avrebbe aiutato,ma con le mie capacità informatiche ce l'avrei fatta.

A scuola lo dissi a Lorenzo.
"E una bella cosa,ma...sei sicura di quello che vuoi fare?"
"Sì che lo voglio e sono sicura,Lore. Tu piuttosto? Credi che non debba farlo?"
"No,anzi! Devi fare quello che ti piace,e nessuno potrebbe saperlo meglio di me."
"E quindi? Cosa stai cercando di dire?"
"Sto cercando di dirti che staremo lontani,non ci vedremo come ora."
"Amore,questo è ovvio,purtroppo. Ma la scuola non è lontana,puoi venirmi a prendere quando finisci tu."
Lui sospirò e mi abbracciò.
Avevo capito di cosa aveva paura,e io avevo paura della stessa cosa:che a causa della mancanza di tempo non avremmo avuto tempo per noi due.

Da quando eravamo tornati da Roma,Benedetta non era più la stessa. Non parlava mai,stava sempre sulle sue e quando parlavamo era assente.

All'intervallo,attirai la sua attenzione prendendole il cellulare con il quale stava mandando un messaggio. Mi guardò come se le avessi tagliato la coda e lanciata fuori dalla finestra.

"Cosa fai?"
Guardai un pò le sue ultime chat su WhatsApp e notai quella con Leonardo.
"Come va con Leonardo?"le domandai rilanciandole il cellulare.
"Va. Parliamo continuamente e ha detto che ha intenzione di venire qui."
"Figo. Per quanto?"
"Un mese."disse come se si fosse trattato di una giornata.
"Un mese?! E dove starà?"
"È quello il problema. Se lo chiedo ai miei mi uccidono."
"Non può stare in albergo?"
"Se ne andrebbero via troppi soldi."
"Lorenzo,a te andrebbe bene ospitare Leo per un mese?"chiesi a Lorenzo che si era unito a noi.
"Mi piacerebbe,ma come ti ho detto verrà una mia zia da noi e non mi sembra molto carino ospitare Leonardo con mia zia di 80 anni in casa."
"Giusto."dissi mettendomi una mano sulla bocca e una su un fianco.
"Beh,dovrà stare da te."disse Benedetta.
"Devo parlarne con i miei genitori."
"Mi dispiace dirlo,Leonardo è uno dei miei migliori amici,ma sono terribilmente geloso."disse Lorenzo mettendomi le mani sulle spalle.
"Sì,lo sono anche io. Questa cosa mi da parecchio fastidio,ma è l'unico modo per averlo qui."disse Benedetta.

"Quindi ti va bene? Grande! Sì,sì,devo solo parlarne con i miei poi ti faccio sapere stasera! Va bene,ciao Leo! Ciao!"dissi chiudendo la telefonata.
"Con chi parlavi?"disse Lorenzo venendomi incontro all'uscita.
"Con Leo. Ha detto che per lui va bene,devo solo convincere i miei."
"Ah,bene."disse nascondendo la gelosia.
Risi.
"Cosa c'è?"fece lui.
"Vieni!!"dissi trascinandolo verso il motorino ridendo.

A cena,decisi di approfittare del fatto che erano felici per parlarne.
"Ragazzi..devo dirvi una cosa."dissi pulendomi la bocca con un tovagliolo.
"Certo."fece mia madre versandosi un altro bicchiere di vino.
"Quando siamo andati a Roma,ci ha ospitati Leonardo Decarli. Avete capito chi è no? Beh,diciamo che ora si frequenta con Benedetta e avevo intenzione di ospitarlo qui,dato che nè lei nè Lorenzo possono."
"E per quanto?"
"Un mese."
"Un mese?"ripetè mio padre.
"Sì. Dai,mamma,lui non da fastidio!"
"E cosa farà quando sarai a scuola e noi a lavoro?"
"Oh,avanti,stiamo parlando di un ragazzo di 24 anni,non di un cane! Parlerò anche con i prof!"
I miei si guardarono.
"Dove dormirà?"
"In camera mia. Non darà fastidio ve lo garantisco!"
"Va bene.."disse mia madre sospirando.
"Aw grazie ragazzi vi adoro!"urlai baciandoli sulle guance.
"Sì ma ora vai a dormire."fece mia madre ridendo.
"Certo!"dissi facendo un inchino e andando in camera.

Il tuo angelo custode ha le ali,il mio un paio di cuffie||Favij.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora