Party-CAPITOLO 24.

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In poco tempo arrivarono i nostri compagni di classe, altri di altre classi e la festa cominciò a prendere forma. Lorenzo era all'ingresso che salutava tutti quelli che entravano, mentre io e Benedetta davamo fastidio a Leonardo che era al portatile. Lui rideva.

"Vado a vedere se arriva ancora qualcun altro."dissi ridendo e li lasciai soli.

Arrivai giusto in tempo, perchè in quel momento si stavano avvicinando Esmeralda e Ethan.
Tutta la mia tranquillità e il mio benessere erano stati polverizzati, non appena quella bionda ossigenata fece il suo ingresso in casa.

"Buonasera.."disse guardando prima me e poi Lorenzo. "Spero non vi dispiaccia la mia presenza, ma mi ha invitato Ethan."
"Oh. No, tranquilla."disse Lorenzo sotto pressione.
Dopo di lei entrò Ethan. Avevamo finito per ignorarlo da quando lo avevo visto in casa di Benedetta.
"Hei."
"Entra."finì Lorenzo sbrigativo e lo spinse dentro per una spalla.

Io ero rimasta in silenzio per tutto il tempo. Lorenzo se ne accorse e mi chiese "Hei, cosa c'è?"
"... Niente."
"Ti sta ancora sul cazzo, vero?"
"Oh, non ne hai idea."
"Vieni qui."mi abbraccia.
Quell'abbraccio mi rassicurò un pò ma la pressione era tanta.

Dieci minuti dopo raggiungiamo il salotto. Leonardo stava facendo un selfie ed era circondato di gente.
"Scusa... possiamo fare una foto? Ti seguo e mi piaci tantissimo."vidi Esmeralda troieggiare su Leonardo. Sotto gli occhi indignati di Benedetta. Corsi verso di loro e andai da Benedetta.

Leonardo, ignaro, le sorrise e rispose "Certo! Vieni qui!"fecero una foto.

Lorenzo arrivò nella stanza in tempo per guardare la scena.

Leonardo vide Ethan affianco a Esmeralda e distolse lo sguardo subito.
"Lorè!"urlò.
"Oi, Leo!"rispose avvicinandosi. Era così bello.
"Diamo inizio alla festa?"

La festa iniziò, e iniziarono a scorrere i primi fiumi di alcool. La musica era assordante e persi di vista Lorenzo.

Mi misi a cercarlo, quando davanti a me si piazzò Esmeralda.
"Diana! Ciao!"
"E...Esmeralda.. Tu non mi hai mai rivolto la parola se non per insultarmi o per chiedermi favori."
"È proprio di questo che volevo parlarti. Dai, usciamo fuori a parlare un pò."
"Ma io stavo cer..."lasciai perdere. Si stava già incamminando verso l'ingresso.
Fuori, vi erano alcuni ragazzi intenti a fumare. Alcuni erano appoggiati a una delle colonne della veranda, altri a terra.

Ci mettemmo in un punto in cui non potevano sentirci.
"Beh.. Volevo dirti che mi sei simpatica in fondo e mi scuso per tutte le cose brutte che ti ho fatto."aveva un tono che avrebbe potuto essere ingannevole ma io non ci casco facilmente.

"Le cose brutte che mi hai fatto? Tu.... tu ti sei scopata il mio ragazzo, chiaro? Tu hai scopato col mio ragazzo nel bagno di un locale. Questa cosa non te la perdonerò mai. Sei solo una zoccola, okay?"
Lei rimase in silenzio. "Il tuo tentativo di avvicinarti a Lorenzo tramite la nostra inesistente amicizia è fallito."feci un mezzo sorriso e rientrai.

Trovai Lorenzo all'ingresso. Ci stava osservando.
"Di cosa parlavate tu e lei?"
Glielo raccontai e lui fece "Che cazzo."

Dopo aver ballato alcuni pezzi, Lorenzo mi prese per mano e salimmo in camera sua. Ero scossa a causa dell'alcool ma capii dove stavamo andando.
Lorenzo si stese sul letto e mi stesi su di lui iniziando a baciarci.

"Lorenzo! Diana!"sentimmo le urla di Leonardo che si avvicinava alla camera.
"Uè!"fece lui vedendoci.
Ci staccammo di scatto e lui disse "Scopate dopo, ora scendiamo a fare obbligo o verità."trattenne una risata.

Giù, ci mettiemmo in cerchio.

Dopo alcuni turni abbastanza tranquilli, dopo alcuni baci e alcune dichiarazioni shoccanti, Esmeralda disse "Diana, scegli. Obbligo o verità?"aveva uno sguardo che mi fece capire che sarebbe stata pronta a entrambe le decisioni.
Decisi di essere spavalda, forse per dimostrare qualcosa, e dissi "Obbligo."

"Sei coraggiosa, ragazza. Bene. Ti obbligo a baciare Leonardo."
Spalancai gli occhi. Il mio sguardò saettò su Leonardo, Lorenzo e poi su di lei.
"Cosa? Non voglio!" era proprio sfacciata.
Leonardo disse "Senza offesa, ma è un pò un obbligo del cazzo."
"Allora facciamo verità. Vieni accanto a me, ho da mostrarti una cosa."
Mi avvicinai a lei e mi sedetti dietro di lei.
"Se ti mostro una foto, mi dici come reagisci? Mi interessa sapere la tua opinione."
Avevo paura. "Okay."
Mi diede il suo cellulare e mi mostrò una foto che mi fece accapponare la pelle.

Era una foto della famosa festa in maschera. Erano nel bagno incriminato, intenti a scambirsi 20 cm di lingua. Disgustoso.
Alzai gli occhi al cielo e dissi"Direi che se in questo momento fossimo da sole in una stanza non esiterei a cambiarti i connotati."mi sorpresi delle mie stesse parole. Ero furiosa.
Lorenzo spalancò gli occhi. "Che foto è?"
"Non ha importanza."rispose Esmeralda, ancora scossa per la mia risposta. Ma non era decisa a chiudere quella bocca rosso acceso.
"C'è da dire, mia cara Diana, che Lorenzo non è bravo solo ai videogiochi."
Tutto il gruppo rimase in silenzio, compreso Lorenzo. Volevo dire qualcosa, ma la mia mano parlò al posto mio, stampandole uno schiaffo sulla guancia.
"Non osare più dire una cosa del genere su di lui."sussurrai al suo orecchio.

Si mise una mano sul punto interessato della guancia.
"Non è colpa mia se sei una bigotta del cazzo!"oh, ecco.
"Ma non è nemmeno colpa mia se sei una zoccola."dissi alzando le mani. Lei rimase in silenzio, mentre nel gruppo si era alzato un brusio.
Mi alzai e dissi "Questa cosa è durata abbastanza. Esmeralda, ti ringrazio per avermi rovinato la serata. Spero che prima o poi capirai di quanto puoi essere capace di tirare fuori il lato violento di una persona pacifica, tuttavia non ho intenzione di scusarmi."
Andai verso l'attaccapanni e Lorenzo si alzò. Con lui anche Benedetta e Leonardo.
"Ma dove vai?"
Mi misi una mano sulla fronte per far andare i capelli all'indietro e gli rivolsi un sorriso. "Penso che andrò a riposare. Ho un gran mal di testa e sinceramente non riesco a stare qui un minuto di più. Dai, ci vediamo domani. Ciao raga."mi rivolsi anche a Benedetta e Leonardo.

"Ma dai, credi davvero che quello che fa abbia importanza? Cosa ti ha mostrato?"Lorenzo era così dolce. Volevo davvero rimanere lì, con lui.
"Non ha importanza quello che mi ha mostrato. È solo che voglio evitare di rimanere qui per evitare di arrabbiarmi anche con te.. per cose passate poi, e io ti amo. Davvero, a domani."lo baciai e uscii. Mi chiusi la porta alle spalle dato che Lorenzo non smetteva di guardarmi.

Mi sedetti sul marciapiede e la mia testa venne nascosta dalle mie mani. Com'è possibile che una persona così ripugnante e insignificante possa farmi sentire così male? Com'è possibile che possa mettere a rischio la mia tranquillità?
Era tardi. Non volevo tornare a casa a piedi. Ma non sarei neanche tornata dentro. Stavo pensando a un modo per tornare, quando il mio sguardo incontrò la bici di Lorenzo.
"Ma sì... Cosa vuoi che mi dica? In fondo ho ragione."mi dissi. Mi avvicinai e le tolsi le catene, per poi portarla in strada.

Proprio in quel momento sentii delle voci provenire dalla casa. Era quella di Lorenzo.
"Oh, andiamo, che motivo avevi di ritirare fuori quella storia? Vergognati! Ha ragione ad essersene andata, anche io me ne andrei se non fosse casa mia. Anzi... sai una cosa? Vattene. Tu e quell'altro essere monocellulare di Ethan. Sei tu che l'hai invitata, no? Beh, sloggiate."

Scoppiai a ridere e partii il più velocemente possibile.

Quanto lo amavo.

Il tuo angelo custode ha le ali,il mio un paio di cuffie||Favij.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora