Confidence-CAPITOLO 27.

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Lo seguo verso la sua camera. Tutti sono in silenzio, compreso Lorenzo. A quanto pare non ha capito le mie intenzioni.

Mattia apre la porta della camera e mi lascia entrare per prima, poi la chiude e mi segue.

"Che situazione imbarazzante."dice sedendosi sul letto accanto a me e fissando la porta. "Ma perchè hai accettato?"
"Voglio dare una lezione a Lorenzo. Deve imparare a fidarsi di me."
"Non gli piaccio, vero?"

Mi giro verso di lui. Mi sta guardando.
"Direi di no.."
"C'è la possibilità di fargli cambiare idea su di me secondo te?"
"Beh.. Non lo so.. Può darsi.. Se tu provassi a parlargli, forse. Capirebbe."

Mi sorride e si avvicina a me. "Forse non voglio fargli cambiare idea."

Mi mette una mano sulla guancia.
"Cosa stai facendo?"
"Una cosa che avrei voluto fare da quando ti è venuto a prendere quella sera per portarti in aeroporto."

Si sta avvicinando troppo a me, quella vicinanza che riservo solo a Lorenzo.
Prima che possa fare qualcosa di irreparabile, mi allontano alzandomi.
"Scusa, Mattia. Non..."
"Hai ragione. Scusami. Non so cosa mi è preso."dice subito tornando al suo posto e mettendosi le mani sulle ginocchia.

Mi risiedo accanto a lui.
"È che non voglio rovinare il rapporto che ho con te. E... con Lorenzo."
"Hai tutte le ragioni del mondo. Scusami ancora."

Faccio un sorriso comprensivo.

"Ti voglio bene."dice abbracciandomi.
Ricambio l'abbraccio.
Vado a stendermi sul letto e lui si mette accanto a me. Mi appoggia un braccio attorno alle spalle e parliamo del più e del meno, di quello che ci è successo ultimamente. Gli parlo di Los Angeles, dei posti che abbiamo visto e lui mi parla di alcuni progetti interessanti che sta portando avanti all'università per una festa di fine anno.

"Ci verrai? Potrei farti conoscere i professori."mi domanda.
"Oddio, sì! Sarà fantastico."

Mi fa un sorrisetto e mi abbraccia.
In quel momento Nicole viene ad aprire la porta. È più ubriaca di prima.

"Hei, smettetela con queste effusioni!"esclama. Dietro di lei noto Lorenzo. Incazzato nero.

Usciamo dalla stanza e io vado ad abbracciarlo. Lui ricambia anche se è più rigido.

La festa continua un'altra mezz'ora, poi tutti iniziano ad andarsene.
Lorenzo esce senza salutare, dicendo di aspettarmi giù.

Io vado da Mattia e gli dico "Ci sentiamo!"
"Certo! Ah, e scusa ancora per quella cosa."si rabbuia.
"Non preoccuparti."lo rassicuro.

Dopo un ultimo abbraccio, anche Benedetta e Leonardo lo salutano e chiamiamo l'ascensore.
"Cosa ha fatto?"domanda Leonardo.
"Ha tentato di baciarmi."
"Prevedibile."fa Benedetta.
"Già. Per fortuna l'ho allontanato.. non immagino i sensi di colpa dopo."dico abbassando la voce.

Giù, Lorenzo mi passa il casco e non mi rivolge la parola. Avevamo deciso che io sarei andata a dormire da lui, ma ora che è incazzato non ho idea di come potrebbe comportarsi.
Salutiamo i ragazzi e partiamo.

Sospiro sollevata quando superiamo casa mia.
Mentre raggiungiamo il portone io gli dico "Cos'hai?"
In quel momento si ferma davanti a me e si gira a fissarmi. È così bello, ma il suo sguardo mi trafigge.

Lui prende un sospiro e dice calmo "Secondo te?"
"Lorenzo, io..."
"Tu? Perchè sei andata in camera con lui?"è furioso.
"Volevo dimostrarti che di me puoi fidarti. Che non è una festa a permettermi di farti del male."
Si ritrae. Ha colto in pieno la mia frecciatina.
"Scusa... Io non volevo, davvero. So quanto ci sei stato male, ma hai capito quello che volevo dirti. Non..."ho la voce che trema. Perchè sono così stupida? So quanto è stato male per quello che è successo alla festa, e allora perchè ho ritirato fuori quella storia?

Alcune lacrime mi scendono. Perchè dobbiamo farci così del male?
Ad un tratto lui mi abbraccia. Lo sento tirare su col naso. Sta piangendo..

"È... È che ti amo talmente tanto. Non voglio perderti più, per nessuna cazzata al mondo. E sì, sono geloso, ma mi fido di te. Ti amo. Ti amo. Ti amo. Ti amo."mi dice queste cose e intanto piange.
Scoppio a piangere. Mi stacco e gli dico guardandolo negli occhi lucidi"Ti amo anche io, non sai quanto. Non voglio perderti neanche io. E... devi fidarti di me, come io mi fido di te. Okay?"
Di tutta risposta, posa le sue labbra sulle mie. È così maledettamente bello e straziante amarlo.

Il tuo angelo custode ha le ali,il mio un paio di cuffie||Favij.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora