La domenica dopo,Leonardo mi dormiva accanto. Era una settimana che dormivamo insieme,più che altro perchè parlando lui crollava a dormire sulla mia spalla e io non avevo il coraggio di svegliarlo. Ancora due settimane e se ne sarebbe andato. Lo guardai e sorrisi,decidendo di non svegliarlo. Controllai l'ora.
Erano le 9.
Mi girai verso la parte opposta,e appena appoggiai i piedi a terra i miei occhi incontrarono quelli di Lorenzo.
Era seduto sul letto dove avrebbe dovuto dormire Leonardo.I miei occhi si spalancarono imbarazzati e sconvolti.
"Lorenzo."sussurrai. "Chi ti ha aperto?"
"I tuoi. E poi sono tornati a dormire."
Lo guardai come per dire 'ma sei pazzo?! ma come ti viene in mente alle 9 di domenica mattina di presentarti qui e vedermi...dormire..con..Leonardo nel..mio let..'ma poi pensandoci tornai ad assumere una normale espressione e dissi "Perchè sei qui cosí presto?""Volevo parlarti. Sono arrivato così presto perché ci ho pensato tutta la notte e al primo orario decente che mi si è piazzato davanti sono uscito di casa."
"Di..cosa vuoi parlare?"dissi alzandomi vedendo che si alzava anche lui.
"Di noi."
Guardai Leonardo dietro di me,e dissi "Ti va di parlare in cucina?.."
"Facciamo così. Aspetto che ti prepari,così andiamo a fare una passeggiata. Torneremo presto." e infinè sospirò.
Non osai chiedergli come mai fosse così certo che ci avremmo messo poco tempo,avevo paura. Sapevo solo che era tremendamente serio. E che quel sospiro finale mi terrorizzava. Da una settimana a quella parte era tutto serio,tutto sospiri e tornare a casa presto e non passare tempo insieme. C'era qualcosa che non andava.Fuori c'era un bel venticello che però non era per niente fastidioso. Camminavamo per il vialetto sotto casa in silenzio,ognuno con le mani nelle tasche. Ad un tratto si fermò e io mi fermai davanti a lui.
"Mi dai il cellulare?"
"Cosa devi fare?"
"Ti prego,Diana,mi dai il cellulare?"chiese nuovamente serio ma con una punta di esasperazione.
Gli diedi il telefono.
Dopo qualche secondo,lo alzò e mi mostrò una chat.
Era Mattia,il ragazzo dell'università che mi aveva mostrato la scuola una settimana prima.
Lo guardai."Cosa devo pensare?"mi chiese.
"Lorenzo,io.."
"Dimmi cosa devo pensare di questa cosa!"
"Io.. non lo so cosa devi pensare. Ma ti posso dire che essere geloso non è sano. Dovresti fidarti di me."
"Sai. È umano,è da fidanzati essere gelosi quando la tua ragazza,la persona che ami di più al mondo,si sente con un altro. Mi fido di te,ma non posso nasconderti che ho paura."
Rimanemmo in silenzio. L'unico rumore che si sentiva erano le macchine in lontananza e io che tiravo su col naso con le lacrime che mi rigavano le guance."Hai ragione quando dici che non è sano essere gelosi. Quindi,per quello che mi riguarda.. è finita. Così io non mi dovrò preoccupare di farmi mille pensieri diversi tutti insieme e tu non ti dovrai preoccupare di nascondermi questa cosa."
Scoppiai a piangere definitivamente. Non mi reggevo in piedi e andai ad abbracciarlo. Lui mi abbracciò fortissimo,ma poi ci staccammo.Quello fu l'ultimo abbraccio che ci demmo. Lui se ne andò,e io mi sedetti su una panchina lì vicino.
Rimasi lì per due ore.
Fino a quando alle 11 mi senti chiamare.
"Dià!!"era Leonardo. Lo guardai,poi tornai a guardare davanti a me come le due ore precedenti.
Mi raggiunse correndo e si sedette accanto a me.
"Oh,che succede? Perchè piangi?"
"Lorenzo.. mi ha lasciata."
"Ma è cretino? E perchè?"
"Lui sostiene che io gli nasconda qualcosa con quel tipo dell'università. Ha letto le nostre chat."
"Ma come fa? È impossibile! Tu a quello lo conosci da una settimana."
Rimasi in silenzio.Lui quindi mi strinse a sè. Tornammo a casa,dove facemmo colazione.
"Sai che facciamo? Mo usciamo e ti porto a fare spese."disse.
Sorrisi. Mi ricomposi,dopodiché uscimmo."Benedetta?"gli chiesi in strada,decidendo di pensare ad altro.
"Tutto bene."disse vago entrando in un negozio e trascinandomici dentro.
"Sicuro?"gli chiesi insicura. Non potevano esserci solo problemi nelle nostre vite,Cristo!"No! È strana."
"Ci hai parlato?"
"Sì,ma alla fine non è niente,mi ha detto. Voglio crederle."
"Fai bene. Credile. Almeno tu credile.."sospirai.Dopo pranzo,io,Leo e Benedetta uscimmo.
"Lorenzo?"chiese quando uscì dal portone. Guardai Leonardo.
"Oddio."disse solo.
"Non parliamone,per favore."tirai un sorriso.Quella sera,Leonardo venne col portatile e si stese sul suo letto.
"Non esci stasera?"
"Benedetta non poteva.."
Per un attimo un sospetto tremendo mi attraversò la mente.
"E se..?"
"Cosa?"mi guardò.
"No..niente. Lascia stare."tornai a guardare lo schermo del portatile.
"Ti va di uscire?" Mi chiese un minuto dopo.
"Uscire? Sono le nove.. domani ho scuola."
"Non faremo tardi. Usciamo,beviamo qualcosa e poi torniamo. Non posso sopportare di vederti così abbattuta!"E così uscimmo.
Mi trascinò in un bar al centro sempre pieno di gente. Io e Lorenzo il sabato a pranzo andavamo sempre lì.
"Proprio qui dobbiamo venire?"
"Sì!"disse trascinandomici"Hai in mente qualche altro posto?"
"Tipo...un cimitero?"dissi sedendomi davanti a lui al tavolo.
"Ma stai zitta!"disse dandomi un pugno sul gomito.
"Ti prego andiamo a casa."dissi guardandolo. Il mio sguardo andò diritto dietro le sue spalle,dove notai Lorenzo seduto al bancone che parlava con qualcuno coperto da una persona. Mi piegai un pò verso sinistra. Appena vidi lui e la mia migliore amica parlare e ridere mi si bloccò tutto."Vieni fuori!"dissi e lo trascinai fuori per un braccio.
"Che cazzo succede?"mi chiese mentre uscivamo di corsa.
"C'era Lorenzo."
"Da solo?"
Feci di no con la testa. Aveva capito tutto.Lui non se lo fece ripetere due volte e rientrò dentro seguito da me.
Appena vide Benedetta,mantenne la calma.
Mi aspettavo che sarebbe andato lì,avrebbe urlato,avrebbe smadonnato,invece no. Tutto quello che fece fu prendere l'iPhone dalla tasca dei pantaloni.Andò su WhatsApp e mandò un "Sei una stronza."a Benedetta.
Poi mi portò al bancone dove per tutta la serata bevemmo,fregandocene del fatto che Benedetta aveva letto il messaggio e ci aveva guardato e anche Lorenzo ci aveva guardato e io e Leonardo ci stavamo letteralmente ubriacando.Ad un certo punto,un'oretta dopo,uscimmo dal locale ridendo. Eravamo ubriachi fradici. Ognuno si teneva all'altro per non cadere.
"Andiamo a casa?"gli chiesi ridendo.
"Sì,però prima dammi un bacio."disse avvicinandosi.
"No,dai no!"dissi ridendo e dimenandomi.
"Tanto Lorenzo e Benedetta non ci sono e non ci vedono."ma non era vero. Loro erano usciti dal locale e ci guardavano straniti.
"Non posso fargli questo,lo sai.."
"Ti ha lasciato lui,sveglia!"disse stringendomi tra le sue braccia.
"No dai andiamo."dissi prendendolo a forza per un braccio. Ma lui mi attirò a sè e mi baciò. Mi staccai,tornando seria,e dissi "Andiamo a casa."
"S-sì. Scusa. Hai rag.."
"Non ne parliamo,dai. Andiamo."Il giorno dopo,a scuola,non rivolsi la parola a nessuno. Alla fine le uniche persone con cui parlavo erano Benedetta e Lorenzo.
Con Leonardo non parlavo dalla sera prima,ma non poteva andare avanti così. Almeno con lui avrei dovuto risolvere.
All'intervallo,mi affrettai per raggiungere il bagno,ma qualcuno mi prese per un braccio. Era Benedetta."Non mi toccare."dissi scostandomi e allontanandomi da lei,per poi allontanarmi. Lei mi seguì e disse "Non è come sembra."
"Lo so io com'è che sembra!"dissi da lontano.MYSPACE:
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Volevo dirvi una cosa: allora,ieri Zain Malik ha lasciato i One Direction. Sicuramente la sapete sta cosa. Ecco,i One Direction erano (e sono,con la differenza che non li chiamo più così)i miei idoli,una parte della mia vita l'ho dedicata a loro ecc. Quando ho saputo di Zain, sono stata malissimo. Nel senso che ora mi manca qualcosa. Non trovo più la forza di guardare/sentire/dire/pensare tutto ciò mi ricordi di loro. E questa cosa ovviamente ha influito sul mio umore. Il punto è: è probabile che per un pò mancherò da Wattpad. Prima di pensare a scrivere,devo prima di tutto trovare la forza per accettare questa cosa,perchè ancora non ci credo. Okay? Fatemi sapere cosa ne pensate perchè tutto quello che è successo nelle ultime 24 ore mi fa male.
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Il tuo angelo custode ha le ali,il mio un paio di cuffie||Favij.
FanfictionLorenzo deglutì e disse"Un milione di stelle sono tante.. ma tu sei di sicuro più luminosa di tutte loro insieme."e mi spostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Lo guardai negli occhi,brillavano. Mi chiesi come potesse essere possibile che un...