Arrivammo ad Hollywood che lì era pomeriggio.
Lorenzo si era svegliato mentre io dormivo ancora. Quando aprii gli occhi,ero in aereo e la mia testa era ancora appoggiata sul suo stomaco.
"Buongiorno."disse quando mi staccai da lui. "O dovrei dire buon pomeriggio. Ti sei svegliata appena in tempo per avere una perfetta visuale di Hollywood dall'alto."
Mi avvicinai al finestrino,nonostante ci fosse lui in mezzo. Era un panorama fantastico.
"Stiamo per atterrare?"
"Sì,ancora un..dieci minuti."
"Non sto nella pelle."sorrisi guardandolo.
"Hai dormito meglio del solito."commentò vedendo che ero felice.
"Sì."dissi imbarazzata. Non capivo se si riferiva al mio sorriso spontaneo o al fatto che mi fossi addormentata su di lui.
Aspettammo di atterrare,poi prendemmo in fretta le valigie e facemmo la fila per scendere.
Nell'aeroporto,Lorenzo mi informò che ci sarebbe venuto a prendere un tassista che poi ci avrebbe portato all'albergo.
Non ci mettemmo molto a riconoscerlo dato che il tassista aveva un cartello con scritto "FAVIJ".
In taxi,Lorenzo mi strinse la mano. Lo guardai e accennai a un sorriso. Mi ricordai della chiacchierata a telefono con Mattia e il mio sorriso si allargò,dopodichè abbassai lo sguardo sulle mie gambe.
Il nostro albergo era a Los Angeles,per cui ci sorbimmo una mezz'ora di traffico,durante il quale stettimo tutto il tempo con le teste puntate verso il finestrino. Sembrava di trovarsi a CSI,o che so io.
Quando arrivammo nella nostra camera di albergo,mi buttai sul letto ed esclamai "È stato il viaggio più lungo della mia vita!"
"Lo hai detto anche dopo il nostro primo viaggio in motorino."
Lo guardai stupita e dissi "È vero.."
Lui quindi si buttò sul letto e si mise a cavalcioni su di me.
Incrociò le dite delle mie mani con le sue,le portò entrambe al di sopra della mia testa.
Cominciò a lasciarmi una scia di baci sul collo.
"Lorenzo.."prima che potessi finire di parlare,mi baciò. Volevo affondare le unghie nella sua pelle,volevo accarezzargli le guance,ma le mie mani erano ancora bloccate dalle sue sulla mia testa.
Quando si staccò,presi forza e sciolsi la sua presa. Lo abbracciai e lui cadde su di me.
"Quanto ti amo.."sussurrai.
Lui mi guardò e appoggiò la sua testa sul mio petto.
Rimanemmo così per qualche minuto,dopodichè lui disse "Mi sei mancata."
"Sì,anche tu.."sospirai.
Si sedette sul letto accanto a me e diede un'occhiata all'orologio sul comodino.
"Sono le 20,ti va di prepararci e scendere?"si comportava come se ci trovassimo da lui,invece eravamo a Los Angeles e io ancora non ci credevo.
"Uhm,va bene."dissi sbadigliando.Presi la valigia e la misi sul letto,dopodichè la aprii. Arossii improvvisamente quando vidi l'intimo.
"Sì ehm,ne hai bisogno no?"ridacchiò.
"G-già."Lui si avvicinò a me e disse mettendo la sua mano sotto il mio mento "Hei,sei la mia ragazza,non essere così imbarazzata."
"Sì,scusa,è solo che.."
"Che?"Agitai le braccia in aria in un gesto confuso e dissi "Non lo so,sta succedendo tutto così in fretta che.."non finii la frase che mi ribaciò.
"Era esattamente quello che intendevo."dissi tirando fuori dalla valigia i vestiti e ponendoli nell'armadio.Lui rise. Mi raggiunse e mi cinse i fianchi con le sue braccia. Ci guardammo allo specchio posto sull'anta dell'armadio,e lui,in un impeto di follia mi sussurrò nell'orecchio la seguente frase "No no,no no non mi lasciare,amore mio ti amo,afferra la mia mano.."
Scoppiai a ridere e dissi "Tu stai impazzendo! Vatti a fare una doccia!"dissi staccandomi da lui.
Obbedì,così mi trovai sola in camera.
Posai tutte le cose che mi aveva messo in valigia,notando con piacere che era stato accurato.
Quando uscì dal bagno aveva i capelli e il busto bagnati,e indossava solo un'asciugamano in vita. Gli diedi il cambio velocemente,giusto per evitare spasmi e/o che avrebbe detto o fatto cazzate. Lo conoscevo troppo bene.
Un'ora dopo eravamo fuori dall'albergo.
Faceva molto caldo,e il sole ci stava lasciando,andandosi a rifugiare dietro una montagna.
"Vieni con me."disse prendendomi per mano.
"Dove stiamo andando?"gli chiesi mentre correvamo sul marciapiede vuoto.
"Vedrai."Dopo qualche minuto,un'auto nera con i vetri oscurati ci ospitò al suo interno.
Lorenzo disse qualcosa in inglese all'autista che partì subito a una velocità leggermente elevata.
"Mi dici dove stiamo andando?"
"No."disse ridendo.
Sbuffai. Lui prese la mia mano e disse "Fidati,non ti butterò da un burrone."
"Oh,grazie! Mi stai tranquillizzando tantissimo!"dissi sarcastica.
Un quarto d'ora dopo,l'autista venne ad aprirmi.
Scesi dall'auto abbastanza frastornata,e spalancai gli occhi quando mi accorsi di trovarmi su una collina da cui si vedeva tutta la città.
Lorenzo uscì dall'auto. Prese dal bagagliaio una coperta e un cesto,dopodichè fece segno all'autista di ripartire senza di noi.
Ci lasciò quindi soli.
Lo aiutai a stendere la coperta a terra e ci sedemmo sopra.
"Non ci credo che sta succedendo davvero.."
Mi aveva davvero portata dall'altra parte del mondo senza preavviso,per poi continuare a sorprendermi portandomi su una collina a vedere il tramonto di Los Angeles?
"Credici,piccola."disse baciandomi.
Misi le mie braccia attorno al suo collo e lentamente mi stesi sulla coperta. Non poteva essere tutto così reale..
Passammo una serata bellissima,ammirammo il tramonto,mangiammo,dopodichè a una certa Lorenzo richiamò l'auto di prima che venne a prenderci e ci riportò all'albergo.
Quando la porta della camera si chiuse,mi ritrovai con la schiena sbattuta contro di essa,le sue labbra sulle mie e la sua mano sulla parte posteriore della mia coscia. Mi feci quindi forza e lui mi prese in braccio,portandomi fino al letto.
MYSPACE:
Hii! Come vi sembra questo capitolo? Fatemi sapere con un commento,ne sarei felicissima!
Come vi va la vita? Io quest'anno ho gli esami (faccio la terza media ew),e sto pensando a quei cazzo di esami e al fatto che devo assolutamente prepararmi. Pertanto,non so se starò su Wattpad come prima,spero di sì,però! Io vi mando un bacio,a presto!
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Il tuo angelo custode ha le ali,il mio un paio di cuffie||Favij.
FanfictionLorenzo deglutì e disse"Un milione di stelle sono tante.. ma tu sei di sicuro più luminosa di tutte loro insieme."e mi spostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Lo guardai negli occhi,brillavano. Mi chiesi come potesse essere possibile che un...