Era il nostro terzo giorno di vacanza.
Avevamo visto la prima del film, dopodichè Lorenzo aveva rilasciato delle interviste. Era tutto molto strano: il trovarsi lì, il fatto che ci eravamo rimessi insieme senza dircelo direttamente, e ancora di più il fatto che tutti si rivolgevano a me come la "signora Ostuni". "Dovremmo abituarci alle stranezze."mi aveva detto Lorenzo in camera.
Quella mattina, come il resto della nostra vacanza, era di libertà. Assoluta libertà. Avremmo girato per Los Angeles, saremmo andati a mare.. No. Lorenzo aveva già preparato tutto.
"Io mi chiedo il tempo di preparare le cose tu dove lo trovi."dissi ridendo mentre uscivamo dalla camera.
"Chi te lo dice che non abbia programmato tutto mesi fa?"rispose tenendomi la mano.
"Lorenzo Ostuni."dissi in tono ufficiale. Lui si girò verso di me. "Tu mi sorprendi sempre di più."Lui rise e ci baciammo.
C'era un'enorme fuoristrada davanti a noi. Mi aprì la portiera del passeggero e disse "Prego, signorina."mi prese la mano mentre salivo. Lui salì e si mise al posto guida.
"Vorresti dirmi che hai la patente ora?"
"Ehm, non ancora, ce l'avrò a breve. Ma il problema dov'è se non mi faccio fermare?"aprì il tettuccio sopra di noi.Partì, un pò troppo veloce.
"Sì, ma mi sa che il problema qui è NON farsi fermare!"urlai.Il vento ci rinfrescava, il sole era alto nel cielo e noi due correvamo per le periferie di Los Angeles. Mi alzai mettendo il busto sopra il tettuccio, respirando quell'aria fresca e quella velocità che si vive una sola volta nella vita. E quello era quel momento.
"Ma dove stiamo andando?"urlai.
"Passeremo una giornata indimenticabile, vedrai!"mi strinse la mano.Lo guardai, era un pazzo.
Fortunatamente nessuno ci fermò. Dopo aver parcheggiato, mi accorsi che ci trovavamo in campagna, nei pressi di un piccolo fiume. Attorno a noi un sacco di alberi che ci coprivano dalla luce del sole.
"Mioddio.."mi misi le mani sulla bocca.
Cominciai a camminare, ammirando il luogo in cui ci trovavamo.
Mi girai e Lorenzo era lì, immobile, in piedi ancora davanti alla portiera dell'auto.
Mi avvicinai a lui e gli presi le mani."Grazie. Di esistere."
"Grazie a te, di starmi sempre accanto."Mi strinse in un abbraccio, forse uno di quelli che mi ricorderò per sempre.
Rimanemmo lì per qualche ora, a riposare, parlare, ridere, e facemmo persino il bagno nel fiume. A pranzo mi portò in un ristorante fantastico.
Nel pomeriggio andammo nel centro di Los Angeles a fare una passeggiata. Tutto sembrava così fottutamente normale e io ancora non mi rendevo conto.
"Lore"dissi a un certo punto. Eravamo in prossimità del mare; lui aveva il suo braccio attorno alle mie spalle e le mie mani tenevano la sua. "Qual è.. Il primissimo ricordo che hai di me?"
"Negativo o positivo?"
"Facciamo entrambi."sorrisi e lo guardai.
"Negativo sicuramente quella volta, al terzo anno, in cui abbiamo litigato per quel progetto di inglese davanti a tutti. Io urlavo 'ti ho già detto che il tuo aiuto non mi serve!' e tu 'io non ho detto che voglio aiutarti, ma che devi levarti dalle palle!'. Eri una signora."Scoppiai a ridere e anche lui con me. "Oh mio Dio me ne ero dimenticata! E' stato un momento orribile! ... E positivo?"
"Il primo ricordo bello è stato quando hai accettato di farti accompagnare in motorino da me, a casa. E' stato in quel periodo che ho capito che c'era qualcosa che non andava e dovevo scoprire cosa.""In effetti.. è stato il primo momento più o meno piacevole. Prima di quello non ce ne sono stati, direi."
"Ma manco uno."ridemmo. "Ti rigiro la domanda.""Allora.. il primo ricordo negativo è sicuramente stato quando mi era caduto lo zaino dalle mani, in corridoio, il secondo anno. E tu da vero gentleman avevi contribuito al mio malumore dandogli un calcio e scaraventandolo alla fine del corridoio. Volevo ucciderti."
"Oddio, lo sai che non me lo ricordavo?"rise. "E quello bello?"
Ci pensai un pò. Mi era difficilissimo rispondere.
"Non ti so rispondere. Scusa. Sono troppi e non so scegliere."mi accucciolai a lui mentre continuavamo a camminare.Verso le 11. 30 p.m., Lorenzo mi fece risalire sull'auto.
"Ora dove si va?"chiesi dandogli un bacio sulla guancia.
"Vedrai."mi sorrise, poi mise in moto. Durante il viaggio mi ordino di chiudere gli occhi e io obbedii."Siamo arrivati."sussurrò.
Appena scesa dall'auto, Lorenzo mi disse "Puoi aprire gli occhi.". Quando aprii gli occhi, mi salirono i brividi: eravamo nello stesso posto di prima, dove avevamo passato la mattinata. Negli alberi c'erano tante lucine che rendevano quel posto ancora più megico. A terra c'era una coperta e una torta con una candela accesa. In sottofondo 'Moments' dei One Direction. La nostra canzone.
Feci no con la testa mentre le lacrime mi rigavano le guance.
Non riuscivo a parlare. Non sapevo cosa dire. Tutta quella giornata era stata una continua sorpresa. Ma perchè dico giornata? Quell'intera vita accanto a lui era una sorpresa.
Venne verso di me con una cosa in mano che nel buio non riuscii a identificare.
"... Quando ci siamo messi insieme.. non sapevo come sarebbe andata a finire. Credevo fosse una delle tante storie che ci sono da giovani. Quelle dove prima sembra vada tutto bene, poi si precipita e 1 anno dopo non ti ricordi neanche più la faccia di quella persona. Con te non sarà così. Certo abbiamo avuto molti alti e bassi, ma ci siamo sempre rialzati, dimostrando a tutti che su di noi avevano torto e che noi non riusciamo a dividerci. Anche quando ci odiavamo, non sapevamo stare divisi. L'uno non sa esistere senza l'altro, e questo lo sai. Ne abbiamo passate tante. Con te ho avuto modo di passare esperienze fantastiche, memorabili. Ti amo Diana, e sono felice di passare il tuo 19esimo compleanno accanto a te."
In quel momento il suo orologio fece un piccolo suono, ricordandoci che era mezzanotte, ed era il mio compleanno. Lo guardai. Era tutto perfetto. Noi due, Los Angeles sotto di noi, le luci, tutto.
".. Sai, ora so risponderti qual è il mio ricordo felice con te."
Rimase in silenzio.
"Sei tu. Il mio primo momento felice. La nostra intera storia è un momento felice."MYSPACE:
I'm back!!! Dopo quasi un mese! Bene, vi sono mancata? Voi a me tantissimo! Spero che il capitolo vi piaccia! Lo so lo so vi avevo detto che per rimediare alla mia assenza avrei pubblicato un video su YouTube con le vostre domande, ma mi sono resa conto di non avere tempo (che genio, se non hai tempo per scrivere, dove lo trovi il tempo per girare, editare e caricare un video? proprio un genio). Vi prometto che lo carico. Vi chiedo solo di scrivermi qua sotto altre domande, così da poter rispondere a più persone possibili! Vi amo, a presto!
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Il tuo angelo custode ha le ali,il mio un paio di cuffie||Favij.
Fiksi PenggemarLorenzo deglutì e disse"Un milione di stelle sono tante.. ma tu sei di sicuro più luminosa di tutte loro insieme."e mi spostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Lo guardai negli occhi,brillavano. Mi chiesi come potesse essere possibile che un...