L'amore non esiste-CAPITOLO 9.

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"Perdonami se ti ho fatto addormentare davanti alla porta del mio bagno."ripetei per l'ennesima volta mentre io e Benedetta ci incamminavamo verso la scuola.

"Ti ho detto di non preoccuparti. L'importante è che tu stia bene.."

Sospirai e lei aggiunse "Okay,so che non stai bene,ma prima o poi tutto passa. Magari si scusa... Dai cazzo lo ami."

"Lui non si scusa.. L'amore non esiste,Benedetta. Fa tutto schifo."dissi calciando con forza una lattina a terra.

Lei si fermò e mi avvolse in uno dei suoi abbracci speciali.

Trattenei a forza le lacrime e raggiungemmo il cancello.

Non potei fare a meno di notare Lorenzo,con quella tipa.

Lui mi guardò,io ricambiai lo sguardo ma lo superai velocemente.

Quando entrammo dentro,non stetti attenta alla lezione e rimasi per i fatti miei,scarabocchiando robe sul diario o guardandomi le unghie.

Alla fine dell'ora,vidi Lorenzo avvicinarsi a me.

Non gli diedi il tempo di fare un altro passo nella mia direzione che scappai in bagno.

Mi chiusi in quello più in fondo e sfogai tutte le mie sofferenze e il mio dolore in un pianto spasmodico il più silenzioso possibile. Sentii dei colpi sulla mia porta e chiesi "Sì?"

Nessuna risposta. Solo un sospiro da parte di un corpo a me troppo familiare.

"Vattene via."esclamai con la voce tremante appoggiando la schiena alla porta e guardandomi davanti.

Sentii un piccolo tonfo,anche lui aveva appoggiato la schiena alla porta. A dividerci solo una porta.

"...Vorrei..Solo.. Parlarti."

"E di che?.... Sei ridicolo vai via."

"Lo so che sono una merda,okay? Ma fammi parlare."

"Ti ho detto di andare via."

Niente più. Era uscito.

Quando tornai,avevo il viso asciutto dalle lacrime ma un pò arrossato.

La professoressa disse "Bruno,dov'eri?"

"Nel bagno.. Non mi sono sentita molto bene.. Ora sto meglio."

La prof annuì e io mi andai a sedere accanto a Benedetta.

"Come va?"mi sussurrò.

Feci un movimento con la testa per farle capire che stavo bene.

"Spero che il tuo film preferito unito ai biscotti unito alla cioccolata calda faccia bene.."disse Benedetta entrando in salotto  Eravamo a casa sua,era sera. Si sedette sul divano,prese da terra il plaid,mi porse una tazza di cioccolata calda e prese la scatola dei biscotti da terra.  Fece infine partire il film,"Colazione da Tiffany".

Per tutto il tempo pensai a quanto ero fortunata ad avere una migliore amica così,e mi rilassai.

Quando il film finì,guardai Benedetta e le saltai tra le braccia.

"Grazie... Grazie di tutto."

"E di che.. Sei la mia migliore amica,avresti fatto lo stesso per me."

Quando poi sentimmo un campanello suonare,Benedetta sembrò essere preoccupata. "Chi può essere? Ci siamo tutti in casa.."un altro squillo.

Andò ad aprire,mentre io ero rimasta sul divano con il plaid e i biscotti,che guardavo la tv.

"C-ciao.."sentii dire da Benedetta.

"Hei.."quella voce. Feci di tutto per rimanere indifferente ma non ci riuscii.

"Sono andato a casa di Diana,ma la madre mi ha detto che era qui quindi.. Sono qui per lei."

"Vuoi entrare?"

"Se lei vuole volevo che uscisse un attimo."

"La chiamo.."Benedetta venne in soggiorno e mi guardò,consapevole del fatto che avevo sentito tutto quello che si erano detti.

Mi alzai e uscii. Quando lo vidi al mio cuore mancò un battito,ma cercai di rimanere normale.

"Heilà.."dissi io.

"Ciao.. Io... Volevo davvero chiederti scusa. Sto malissimo. Io-"

"Lorenzo,hai approfittato della mia fiducia. Renditi conto del male che mi hai procurato."

"Lo so e mi dispiace tantissimo. Io.."

Mi guardò negli occhi.

"Tu?"

"Io ti amo."

"..."non sapevo con cosa rispondere. Mi limitai quindi a chiudergli la porta in faccia e rientrare in casa. 

* * *

Era passato un mese. Cercavo sempre di apparire forte,di fregarmene e tutto. Ma quando tornavo nelle quattro mura che componevano la mia camera crollavo. E per questo,dopo lo studio,mi rinchiudevo in me stessa rivedendo i video che avevamo fatto insieme,le foto sul cellulare,rileggevo le chat,i messaggi che ci scambiavamo fino ad orari improponibili del mattino. Un mese senza di lui era pari a una tortura. Non potevo farcela più. E io mi odiavo per questo,perchè tutto questo dolore me lo stavo infliggendo volontariamente,perchè lui si era scusato tantissime volte durante quel mese. Perchè ero stata io a volermi fare del male con le mie mani chiudendogli porte in faccia e non rispondendo a messaggi e chiamate. Perfino quando Benedetta mi aveva riferito che Lorenzo aveva chiuso ogni tipo di rapporto con quella tizia io ero rimasta impassibile. 

Ma cos'avevo che non andava?

E' solo che la mia convinzione in quel mese era un pò pessimista,un pò alla Leopardi. La vita è una continua delusione,un fiume di dolore,e la felicità è solo una parentesi tra un dolore e l'altro. 

MYSPACE:
Ma quanto siamo pessimisti?

ah....faccio un pò di tendenza, #SelvaggiaNonMentire ,che non fa mai male. 

Il tuo angelo custode ha le ali,il mio un paio di cuffie||Favij.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora