Ex.-CAPITOLO 29.

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Le prime tre prove sono finalmente passate. Ora abbiamo una settimana libera, per modo di dire.
Sono giorni che passo a studiare, incessantemente.

Quel pomeriggio, però, i libri non sono un mio pensiero. Ho costretto Lorenzo a portarmi alla festa di cui mi aveva parlato Mattia, nella mia futura università. All'inizio non voleva, poi, col passare dei giorni si è convinto e ora siamo in motorino verso la scuola. "Ringrazia che non è di sera." Aveva borbottato dandomi il casco. In effetti, erano solo le 17.

Arrivati lì, notai l'auto di Mattia parcheggiata in fila con le altre al marciapiede. Dopo che Lorenzo ebbe trovato un posto in cui parcheggiare, ci avvicinammo alla scuola. L'avevo già vista, ma sapere che presto l'avrei vista tutti i giorni mi faceva sorridere.
Davanti al cancello c'era Mattia. Aveva una sigaretta accesa tra i denti. Ci aveva visti arrivare.

"Ciao!"disse abbracciandomi, poi strinse la mano a Lorenzo. "Speravo saresti venuta."

Dentro la scuola, c'erano gruppetti di persone che parlavano tra di loro. Di sottofondo c'era la musica. Mattia ci condusse al cortile. Lì c'era il bar dove ci eravamo seduti a parlare la prima volta.

Lorenzo si guardò intorno e disse "È proprio un bel posto!"
"Già!"gli sorrisi io, e lui mi diede un bacio.
"Fatevi un giro, io ritorno all'ingresso. Ci vediamo più tardi."mi diede una pacca sulla spalla e tornò dentro.

Io e Lorenzo andammo a farci un giro per la scuola. Eravamo mano nella mano, e i ragazzi si giravano alla sua vista mentre attraversavamo i corridoi.
"Mi piace, questa scuola!"disse mentre salivamo le scale verso il terzo piano. "Sì, anche a me!"gli sorrisi. Ero felice che gli piacesse.

Mentre voltavamo l'angolo verso un altro corridoio, Lorenzo si bloccò. Il suo sguardo era fisso davanti a sè. Guardai dove guardava lui.

Davanti a noi, nel corridoio, c'erano vari ragazzi, degli insegnanti.. tutto normale.
"Cosa hai visto?"gli domandai.
"...Lorenzo?"esclamò una delle ragazze presenti e si avvicinò a noi.
"Mia.. ciao.."aveva un tono timido, lo sguardo basso, le mani in tasca. Chi era quella ragazza che lo intimidiva così tanto?
"Come te la passi? Ho visto che hai raggiunto il milione di iscritti a dicembre.. volevo farti i miei complimenti."Lorenzo si decise ad alzare lo sguardo e a guardarla.

Quella ragazza era davvero molto carina. Alta più o meno quanto me, capelli lunghi e biondi con la frangetta, occhiali da vista, occhi azzurri.
"Grazie mille."
"Come mai qui? Ti sei iscritto qui?"
"No, no.. Ho accompagnato Diana, si è iscritta lei qui."
"Ah, tu devi essere la sua ragazza. Felice di conoscerti, Mia."mi sorrise e mi porse la mano, in modo molto amichevole. Gliela strinsi rispondendo con un timido "Piacere mio."
"Beh, vorrei fermarmi a parlare, ma ho delle cose da fare.. quindi ci vediamo in giro? Mi ha fatto piacere vederti! Ciao!"detto questo, si allontanò.

"Chi era quella ragazza?"gli domandai in maniera molto pacifica mentre uscivamo di nuovo in cortile.
"Si chiama Mia.. io e lei.. Siamo stati.. insieme."
"Davvero?"
"Sì, è stata la mia prima ragazza, dal primo al secondo superiore."
"Ah.. Beh, è carina."
"Meh. Me la ricordavo più figa."fece spallucce sedendosi sotto un albero.

Scoppiai a ridere e mi sedetti tra le sue gambe. In quell'immenso cortile era stato allestito un palco su cui stava suonando una band; la musica non era molto alta e non ostacolava la conversazione. In lontananza vidi Mattia. Stava parlando con un altro ragazzo. Girò lo sguardo e ci guardammo.
"Hei.. Cosa guardi?"mi domandò Lorenzo prendendomi la mano.
"No, niente."risposi distogliendo lo sguardo e lui mi diede un bacio.

Stava cominciando a farsi buio, e in cortile si erano accese delle lucine negli alberi e tutto intorno. Io e Lorenzo ci alzammo; avremmo salutato Mattia e ce ne saremmo andati.

"Eccolo."dissi indicandolo da lontano. Ci avvicinammo. "Hei.. Penso che dovremmo andare.. Mi è piaciuta molto questa giornata."gli dissi sorridendogli.
"Non bevete niente?"
Io e Lorenzo ci guardammo, decidendo di non rifiutare.

"Vado io.."mi diede un bacio e si allontanò.
"Come va?"mi domandò Mattia.
"Tutto bene."gli sorrisi.
"E con lui?"disse guardando Lorenzo mentre faceva la fila per prendere da bere.
"Bene. Molto."

Lo guardai mentre si faceva spazio tra la gente.
"Cosa farete dopo la maturità?"
"Beh.. Avevamo pensato di andare da qualche parte. Non sappiamo ancora di preciso dove."risposi spostando lo sguardo su di lui.
"Ci sta, ci sta."
"Tu hai programmi per l'estate?"
"Anche io sto pensando di andare da qualche parte. Pensavo Amsterdam o di cambiare completamente continente. Vorrei tornare in America."
"L'America è bellissima.."il mio sguardo tornò su Lorenzo. Stava parlando con la ragazza di prima.

Iniziai a fissarli incessantemente e Mattia disse "Hei, tutto okay?"
"Sì sì, è solo che.."quei due stavano ridendo e lui sembrava non volere interrompere la conversazione per venire da me.
"Chi è quella tipa?"
"Una ex di Lorenzo. Sono stati insieme durante il primo e il secondo superiore."
"Però!"

Lanciai un'occhiataccia a Mattia, che disse "Scusa."e tornai a guardarli. Lorenzo si girò verso di me, disse velocemente qualcosa e si incamminò verso di me.

"Ecco."disse dandomi il bicchiere di Coca Cola.
"Grazie.."
"Mi sono fermato a parlare con Mia, sta facendo strada!"
"Già."risposi prendendo il cellulare.
"Dai, non fare così!"rise lui.
"Così come?"risposi col tono più normale che mi veniva in mente.
"Lascia stare! Noi andiamo, ciao!"
Salutammo Mattia e uscimmo fuori dalla scuola.

"Tutto bene?"domandò lui.
"Tutto okay!"
"Davvero? Non si direbbe."
"Sto bene, te lo giuro."
Allora lui mi abbraccia e, ancora stretta a lui, mi fa "Devo ripetertelo ancora?"
"Cosa?"
"Che amo solo te?"

Il tuo angelo custode ha le ali,il mio un paio di cuffie||Favij.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora