Gli schiavi dell'Amazzone [BTS X READER]

Capitolo 10

Capitolo 10

ANNO:1256 a.C.

Luogo: montagne del Caucaso

Mese: Febbraio

Periodo: poco prima del periodo dell'accoppiamento.

Marco Lusio udendo ciò che la sua domina aveva detto si alzò di scatto dal triclinio in cui era steso per mangiare, afferrò la propria spada per poi dirigersi verso la porta, ma poco prima di sorpassare la soglia si bloccò e tornò dove era posto il vassoio e afferrò  una manciata di grappoli d'uva per poi metterseli tutti d'un fiato in bocca.

Uscendo dalla domus vide le squadre di amazzoni porsi davanti all'abitazione con le armi pronte a contrattaccare, dal cielo scesero sempre di più lampi, le nuvole nere stavano coprendo tutta la zona, delle urla dal paese si udirono, tuttavia esse non erano delle grida di paura ma di guerra.

T/n vedendo con la coda dell'occhio l'amico lo richiamò a se per poi ordinargli: "Vai a mettere in salvo i nostri sette ospiti, se quando tornerò li troverò anche con un solo graffio giuro che ti staccherò il pene e te lo faccio ingoiare!" egli di conseguenza deglutì impaurito e annuì vigorosamente la testa voltandosi dalla parte opposta rispetto alla fanciulla, ma prima di andare a compiere il dovere assegnatoli si bloccò e con un senso di gelosia chiese alla donna: "Perché nei miei confronti non hai mai mostrato tutta questa protezione? mentre a quei sette lo hai fatto?" la diretta interessata ruotò gli occhi al cielo per poi assotigliare gli occhi e rispondergli con tono scontroso: "Ti devo anche rispondere?!...razza di imbecille! Forse perché tu sai come difenderti e loro no? non hanno una formazione sufficiente per poter affrontare l'esercito di passaggio di Zeus, con a capo Ares!" l'uomo rendendosi conto di quello che aveva detto le sue guance si colorarono di rosso a causa dell'imbarazzo e successivamente sibilò un flebile -scusa- per poi scappare dentro la domus.

L'amazzone maggiore dopo che l'amico se ne era andato si era posta una seconda volta in posizione di difesa e pronta a combattere quell'esercito. Esso era composto da anime guerriere che a causa di una sorte lavaggio del cervello causato dalle tre Moire, avevano l'unico obbiettivo di uccidere esseri umani per potersi incarnare nuovamente.

(questo è Ares)

Solitamente tale esercito era guidato da Ares, dio della guerra e primogenito di Zeus, il quale era temuto da moltissimi militari solamente per la sua statura corporale, ma effettivamente come mentalità era ancora un ragazzino giovane.

Il vento si alzò e i capelli di T/n svolazzavano a destra e a sinistra, la luce dei lampi si stava sempre di più avvicinando, ma ella non era impaurita di tale cosa perché sapeva che il guerriero anche se l'avesse sfidata ella avrebbe accettato più che volentieri. Tuttavia nella mente aveva tantissime preoccupazioni e timori, siccome la mattina dopo sarebbero dovuti partire alla volta dell'Egitto, ma con questo imprevisto il viaggio si sarebbe allungato ancora di qualche tempo, perché il dio che guidava quell'esercito era molto ferreo con le leggi di passaggio, ovvero coloro che uscivano dalla Grecia dovevano avere un permesso speciale firmato da Ermes stesso, dio portatore delle anime nell'oltretomba e messaggero degli dei greci.