Capitolo 16

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Capitolo 16

ANNO:1256 a.C.

Luogo: Feneo di Arcadia

Mese: Febbraio

Periodo: poco prima del periodo dell'accoppiamento.

[Dal capitolo precedente]

"Ora come farò a fronteggiarli?! Che imbarazzo!" aggiunse qualche secondo dopo appoggiando la testa al corpo del cavallo bianco.

"T/N!" il corpo della giovane si immobilizzò all'instante e quasi a "scatti" si girò verso la fonte della voce.

**

Lo sguardo ricoperto dall'imbarazzo della donna fronteggiò quello dell'uomo a petto nudo, le guance assunsero maggiormente un colorito tendente al rosso cosa che fece preoccupare l'interlocutore, il quale allungando il braccio destro verso T/n si avvicinò ma quando appoggiò la mano sulla sua guancia morbida si immobilizzò perché non si aspettava che al contatto diretto con la fanciulla egli fosse avvolto da un calore pari a quello che trasmette la madre al proprio figlio quando lo tiene tra le proprie braccia per nutrirlo, per coccolarlo o consolarlo.

Secondi a venire T/n notando che il ragazzo non si spostava lo osservò e facendo scioccare le dita di fronte al suo viso lo fece tornare al presente domandandogli cosa fosse accaduto. Il ragazzo sorridendo imbarazzato portò la mano, che poco prima stava accarezzando la guancia della fanciulla, dietro la nuca e la grattò. "perdonami mi sono perso nei miei pensieri! Pensavo che stessi male siccome sei diventata tutta rossa..."

L'unica cosa che pensò la diretta interessata quando udì quella frase -Tipica frase e atteggiamento da fanfiction-

Ella, successivamente, non sapendo come rispondere rise e voltandosi di trequarti verso lo stalliere lo prese per le redini rispondendo sempre tenendo l'attenzione sull'animale, il quale non curandosi di quello che stava succedendo continuava a brucare l'erba fresca.

"No...Difficilmente mi ammalo, grazie comunque per il pensiero Jeongguk-ahh." Detto ciò la donna salì in groppa al cavallo e aggiunse prima di andarsene: "Ti conviene tornare dentro al tempio e riposare, domani mattina partiremo al crepuscolo del mattino e dovremo essere tutti nelle nostre migliori forme...siccome ci aspetteranno moltissimi ostacoli. Tra cui i contrabbandieri!" Il ragazzo, seppur tremando interamente a causa della paura, annuì semplicemente con la testa e osservò la fanciulla andarsene illuminata dalla luce di mezzo dì.

"Questo non è un film...questo non è un film" continuava a ripetersi sottovoce il castano che fare perso osservava ciò che lo circondava non sapendo come gestire tutte le emozioni che lo stavano sovrastando in quei giorni.

Lo scrocchiare delle foglie cadute dagli alberi interruppero la quiete che si era creata attorno a Jungkook, l'uomo essendo disarmato andò nel panico perché se la persona che gli sarebbe posta di fronte fosse stato un bandito sarebbe sicuramente morto nei peggiori dei modi. "C-chi è?!...N-non ho paura di te! VIENI FUROI FORZA!!" esclamò voltandosi di scatto, ma nessuno rispose, aspettò qualche altro secondo però il nulla ancora lo fronteggiava. Quando egli stava per tornare dagli altri esclamò "Che paranoico che sto diventando!! Aish..."

Tuttavia una figura mascolina si avvicinò a passo felpato al giovane e di soppiatto si posizionò alle sue spalle, Jungkook ignaro di ciò che stava per succedere continuava a camminare in direzione del tempio perché voleva affilare una delle tante spade sitaste nel tesoretto di Ermes, essa lo aveva catturato fin da quando ci aveva posato gli occhi la prima volta; era elegante, raffinata, dettagliata di ornamenti preziosi e quando veniva esposta sia alla luce del sole sia a quella della luna risplendeva come un faro in oceano aperto. 

Gli schiavi dell'Amazzone [BTS X READER]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora