Capitolo 6

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ATTENZIONE:  ALL'INTERNO DEL TESTO SONO PRESENTI FRASI RAZZISTE, MA PRECISO CHE IO NON SONO RAZZISTA! le ho scritte perché voglio che i miei personaggi non siano influenzati dai pensieri odierni e quindi che siano più realistici possibili. Infatti all'epoca se qualcuno aveva qualcosa di diverso dagli altri veniva giudicato ed escluso. 

 Buona lettura :)

Capitolo 6

ANNO:1256 a.C.

Luogo: montagne del Caucaso

Mese: Febbraio

Periodo: poco prima del periodo dell'accoppiamento.


Delle donne si erano proposte di prendergli per accecarli e usarli come schiavi, egli udendo tali frasi si dimenavano e chiedevano pietà, ma delle guerriere gli ammutolirono frustandoli oppure dandogli il manico della spada sulla nuca, facendo perdere ai due più bassi del gruppo coscienza.

T/n ignorando ciò che le aveva proposto una delle due amazzoni maggiori si alzò ed urlò: "LI PRENDO IO!" delle donne protestavano dicendole che ella aveva già un servo, ma ella controbatté ingannandole: "COLORO HANNO UN VISO DIVERSO DAL NOSTRO! POSSONO ESSERE DEMONI E POSSONO APPROFITTARE DI NOI...IO VOGLIO PROTEGGERVI!"

[Inizio breve lezione di storia: all'epoca non veniva usato il termine "fisionomia differente dalla nostra", quindi ho cercato di semplificare il più possibile il linguaggio dei personaggi. Inoltre secondo studi e ricerche fatte i greci ed egizi, durante il periodo storio preso in considerazione, non avevano avuto ancora contatti diretti con l'Asia, perché avvennero verso il 1200 dopo Cristo con Marco Polo. Quindi tutto ciò che era diverso da loro veniva considerato sbagliato. Fine breve lezione di storia

Altre ragazze udendo quello che la ragazza aveva detto rimasero stupite da tanta generosità da parte della loro Amazzone madre e successivamente altre tentarono di metterli a morte, ma T/n le convinse dicendo che ci avrebbe pensato lei. I cinque uomini ancora coscienti tentarono nuovamente di liberarsi, però vennero frustati una seconda volta davanti agli occhi di T/n, la quale li chiuse per qualche secondo siccome non voleva vedere i suoi idoli in tale situazione.

Doveva portarli via il prima possibile, sapeva che li doveva salvare rischiando questa volta anche la sua reputazione e vita, dopotutto se non lo avrebbe fatto nel giro di qualche ora quelle povere sette vite sarebbero passate a miglior vita.

Le tre Amazzoni maggiori parlarono di cosa fare di tali individui e T/n propose di portarli in Egitto, dove i regnanti li avrebbero usati come schiavi e forza lavoro per costruire le piramidi. Quindi dopo qualche minuto delle guerriere misero in manette i vari individui e T/n prese il laccio che univa tutti e li spintonò facendoli cadere tutti a terra causando ai cinque dolori articolari ancora più forti, il tutto evidenziato da gemiti di dolore. La domina mise sul suo voto un sorriso finto e quando Marco Lusio tornò, ella apatica gli ordinò: "Carica sui cavalli i due svenuti...Muoviti! li dobbiamo portare via da qua il prima possibile!" il ragazzo fece un breve inchino per poi eseguire l'ordine senza fiatare.

T/n a piedi trascinava i ragazzi che stavano ancora in piedi, mentre Marco Lusio teneva le cinghie dei cavalli e davanti a tutti comandava la piccola carovana.

Taehyung e Namjoon, gli unici con sguardo alto osservavano i loro due amici distesi, privi di senso, ed inconsciamente tremavano per la paura di morire. Lacrime di paura iniziavano a scendere senza volerlo, erano terrorizzati e i loro pensieri si collegavano direttamente alle loro famiglie.

"Nam-namjoon-ahh che cosa facciamo?" chiese Jin mentre piangeva a testa bassa. Il leader per la prima volta non sapeva cosa fare, la sua testa era così piena di diversi pensieri che non riusciva a formulare una frase dal senso compiuto. "non...non lo so" rispose il diretto interessato a bassa voce. "Mi dispiace...ho fallito nel proteggervi" aggiunse a fatica a causa dei singhiozzi che gli rendevano complicato esprimersi.

Gli schiavi dell'Amazzone [BTS X READER]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora