Capitolo 12

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Capitolo 12

ANNO:1256 a.C.

Luogo: montagne del Caucaso

Mese: Febbraio

Periodo: poco prima del periodo dell'accoppiamento.

Hoseok era seduto sul carro coperto da una coperta grezza che cercava di riscaldarsi, il vento seppur era calmo ogni tanto quando soffiava faceva venire la pelle d'oca a tutti, seppur le città erano vicino al mare di sera le temperature scendevano. Inoltre delle gocce di pioggia stavano iniziando a scendere sul territorio e tale cosa stava iniziando a far preoccupare T/n.

[Inizio breve lezione di storia: nell'antica Grecia come nell'antica magna Grecia (Italia oggi) il clima del Mediterraneo era caratterizzato da due stagioni: la prima secca e calda, da aprile a settembre con i fiumi che tendevano ad andare in secca; la seconda, da ottobre a marzo, umida e caratterizzata da frequenti violente tempeste di pioggia portate dai venti occidentali, ma con temperature miti la quale favoriva certi raccolti. Fine breve lezione di storia]

La donna alzando lo sguardo vide il cielo costellato di nuvole nere, così prese una piccola fiaccola, la quale alzata illuminava una grande parte della strada di fronte a loro. Dopodiché si voltò verso Marco e gli ordinò: "fai mettere i ragazzi tutti in sella ai cavalli, poco tempo fa è passato qualcuno da queste parti." egli annuì senza esitazione e i sette obbedirono agli ordini della donna, ma vide che costoro non essendo abituati alla temperature della zona stavano tremando, così con il cavallo si avvicinò al carro e recuperò le coperte in pelliccia e gliele porse per poi dire a tutti: "andate al trotto...siamo quasi arrivati alla caverna dove ci accamperemo per questa notte" i presenti annuirono e ad un tratto qualcuno parlò; "T/n posso fare una domanda?" la donna si voltò verso costui che aveva  appena parlato, rivelandosi Namjoon.

"Si certo dimmi pure" rispose in modo pacato la domina continuando a fissare davanti a se.

"Prima hai parlato che hai passato momenti peggiori...cosa intendevi? pensavo che il vostro popolo fosse governato da donne e quindi che tu fossi in una posizione adagiata" ella sorrise lievemente per poi rispondergli: "Hai ragione...ma io non mi riferivo al tempo trascorso con le amazzoni...ma ad altro, lo capirete più avanti" detto ciò calò nuovamente il silenzio, ma ben presto venne interrotto.

"quindi gli dei esistono realmente? o è solo un sogno?" domandò Taehyung ingenuamente mentre osservava la strada di fronte a se.

Marco Lusio ruotò gli occhi al cielo per poi colpirlo "gentilmente" con un pugno sulla spalla facendogli emettere un lieve gemito di dolore, cosa che fece richiamare l'attenzione di Jimin ma ridere il guerriero.

"Ragazzino tutto ciò che state vivendo è realtà! nulla è finto e si...gli dei esistono eccome...c'è chi è più spietato chi meno"

"Tu ci odi! non è così?!" chiese con fare irritato il miglior amico dell'ingenuo.

"NON SI ERA CAPITO?" rispose il diretto interessato con un'espressione...come dire? considerata in gergo  -da schiaffi?-.

"Ora basta!" esclamò la donna mentre continuava a guardare di fronte a se, ma si poteva comprendere dal tono di voce che ella fosse irritata da così tanto baccano per nulla.

Nei momenti successivi il piccolo convoglio vide all'orizzonte una caverna, Hoseok era abbastanza preoccupato nell'andare li dentro perché prima d'ora non aveva mai fatto un'esperienza simile e per lui vivere in modo così tanto primitivo rispetto a quello che era abitato lo metteva a disagio, tanto che l'unica cosa che fece alla vista fu ingoiare la saliva che aveva in bocca e rimanere in silenzio per evitare di emettere versi strani che potessero rivelare la loro posizione.

Una volta entrati T/n e Marco Lusio si misero all'opera per preparare un piccolo accampamento, mentre i sette li osservavano, tuttavia quel momento di riposo durò poco perché l'amazzone ad un tratto si voltò verso i sette e iniziò a dare loro ordini per velocizzare le operazioni.

"Jeongguk, Namjoon e Lusio uscite dalla caverna e andate e reculare dei pezzi di legno da mettere all'entrata della caverna come protezione e delle foglie da fare una sorte di tenda ad inganno. Seokjin...Yoongi prendete delle provviste dai sacchi e preparate una cena, nel mentre Taehyung e Jimin recuperate dei sassi e foglie o dei rametti che sono presenti qua dentro e appiccate il fuoco utilizzando poi una delle torce. Io e Hoseok prepareremo i posti per poter dormire. Forza a lavoro!" esclamò infine sorridendo. I presenti in un primo momento rimasero d stucco ma quando la videro osservarli si misero subito all'opera e quando la donna con la coda dell'occhio video che l'amico stava per replicare ad un suo ordine ella lo anticipò "Sono un tuo superiore obbedisci agli ordini e non replicare come fai al solito. Muoversi!" detto ciò i presenti cominciarono a fare ciò che era stato detto.

Durante la preparazione della cena Yoongi ridendo sottovoce discese al maggiore: "servirebbe il ramen"

"hehe hai ragione Yoongi-ah..." i due risero e qualche secondo dopo furono raggiunti dai due 95, i quali sedendosi vicino a loro chiesero: "Secondo voi quando torneremo nel nostro tempo?"

"Non lo so Taehyung-ah, spero presto" rispose Seokjin mentre tentava di affrettare un pezzo di formaggio.

"Non siamo abituati a stare così tanti giorni senza cibo coreano...per lo meno nei Bon voyage ne avevamo sempre" aggiunse Jimin facendo scatenare una risata generale da parte dei presenti.

"Cos'è bon...voyageai?" chiese Marco Lusio osservando colui che lo avevano nominato.

"Era un programma che facevamo e grazie ad esso potevamo tirare il mondo" rispose Namjoon mentre posava a terra dei bastoni in legno pesante.

"Programma vi forniva dei cavalli per viaggiare? era una persona così tanto gentile!" in quel momento le risate raddoppiarono e T/n avvicinato all'uomo gli disse: "in tanto si dice Bon Voyage e costui insieme  al programma non sono persone...sono cose che non puoi capire se non le hai viste"

Alla notte i viaggiatori misero sotto le grezze coperte e cercarono in qualche modo di addormentarsi, mentre Marco Lusio e T/n restavano di guardia a turno.

In piena notte, quando la donna stava camminando avanti ed indietro all'entrata della caverna immersa nei suoi pensieri, ad un tratto udì uno scrocchio di un ramo di legna, il corpo si fermò immediatamente e con l'udito tenta di capire cosa fosse quel rumore.

-Due passi, quattro passi, otto passi...erano troppo veloci per un essere umano è un animale...di che taglia però?- si stava chiedendo la fanciulla guardando verso la direzione del suono.

Con una mossa sfuggente afferrò l'arco e aspettando che il nemico si facesse vedere lo tenne in tensione, il respiro si fece più leggero e corto, il cuore batteva velocemente ma ella tentava in tutti i modi di sopprimerlo per non distrarla. Delle goccioline di sudore cadevano dalle sue fronte lente e fredde, come una sorte di tortura.

-Sono degli animali feroci? no...è uno solo, ma di che taglia è? UGH! T/N concentrati! pensaaa...il suo passo  è leggero allora non deve essere tanto grande...una volpe? un cerbiatto? un'istrice?- tuttavia quando costui si mostrò al chiarore di luna ella rimase stupita di ciò che vide.

Gli schiavi dell'Amazzone [BTS X READER]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora