Gli schiavi dell'Amazzone [BTS X READER]

Capitolo 33: Yoongi**

Bts spicy week: YOONGI 🌶️🌶️

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IG professional: atbeautyfull

IG personale: _theanjoline_

Capitolo 33

ANNO:1256 a.C.

Luogo: Terre d'Egitto→ Saqqarah

Mese: inizi di maggio

02-05-1256 a.C.

Quella sera i sette, nuovamente, si riunirono di fronte al fuoco posto di fronte all'immensa statua di Anubi; discutevano sulle varie strategie che potevano mettere in atto quando avrebbero dovuto affrontare nuovamente Zeus, così da poter in seguito, raggiungere i regnanti del paese che li ospitava in quel momento e riuscire a tornare a casa grazie ad un portale magico situato all'interno del palazzo reale.

I servitori, vestiti di nero, ogni tanto si avvicianavano ai sottoscritti per portare e appoggiare in un secondo momemtno le varie pietazne preparate esclusivamente per loro. T/n quel giorno non si era fatta vedere dai cantanti, era stata fuori tutta la giornata con il consorte e con il suo servitore, Marco Lusio, per pattugliare il territorio, in cerca di eventuali intrusi oltre a Dioniso, il quale si era solamente mostrato alla mattina e aveva solamente detto prima di varcare la soglia dell'uscita del tempio: «Tornerò questa sera caro fratellino! Voglio divertirmi insieme a quei sette simpatici e bellissimi schiavi della mia adorata cognatina. Vorrei poterlo fare tutto il giorno ma il dovere chiama. Ieri sera mi sono divertito molto! A DOPO!» da parte dei due, prima che partissero anche loro ricevette solo un'occhiataccia. Tuttavia Hoseok udendo tali parole diventò tutto rosso in viso ricordando il grande piacere provato, era imbarazzato persino nel parlare con T/n perchè pensava di aver rovinato l'amicizia instaurata. Al contrario di quello che ronzava nella testa del corvino, la giovane alla mattina lo salutò con un grande sorriso stampato in viso e si sedette, perfino, vicino a lui.

Comunque, tornando alla sera, i sette stavano analizzando intensamente i papiri e l'inchiostro naturale per trovare la miglior soluzione, ma nulla di buono e ragionevole veniva fuori. Vennero interrotti dalle voci dell'amazzone e dagli altri due uomini, i quali appoggiavano disordinatamente le armi e i grezzi mantelli neri su delle panche poco distanti da loro.

In seguito si unirono al banchetto e cenarono nel silenzio tombale, tutti erano stanchi; l'unica cosa a cui stavano pensando era la loro branda per poter coricarsi. Tuttavia qualcuno, di giocherellone, aveva in mente altri piani.

Il divertimento della sera prima gli era troppo piaciuto, perciò voleva ricrearlo. Dopotutto ogni tanto bisogna far rilassare la mente giusto? «Sapete, fare il mio lavoro porta solo al piacere dopotutto sono anche chiamato Dio del Caos e dell'Estasi!» queste furono le parole che udiva di continuo Yoongi mentre sorseggiava la birra dolce egiziana. Non capiva cosa gli stava succedendo, però decise di ignorarle e continuare a bere, con tutto ciò dopo qualche ora l'uomo decise di tornare nella propria stanza e di dormire. Salutò quasi con un sussurro i presenti e barcollando, inebriato dall'alcool presente nelle sue vene, si diresse verso l'obiettivo. Però, qualcuno disteso sulle travi del tempio aveva altri programmi per il povero Yoongi, infatti con il calice di vino degli dei in mano rise e sussurrando disse: «Che il divertimento abbia inizio!» dopodiché la sua figura si dissolse nell'aria e sotto forma di sottile polvere color porpora seguì il ventinovenne.