Capitolo 13

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Capitolo 13

ANNO:1256 a.C.

Luogo: montagne del Caucaso --> in viaggio verso Feneo di Arcadia

Mese: Febbraio

Periodo: poco prima del periodo dell'accoppiamento.

Le foglie e i fiori del folto cespuglio di nasturzio continuavano ad oscillare a destra e a sinistra, il fruscio vagava e rimbombava all'interno della testa dell'amazzone, la quale aveva i nervi tesi tuttavia cercava in tutti i modi di restare concentrata nello scagliare la freccia contro il nemico che si nascondeva dietro la pianta.

Tuttavia ad un tratto le foglie si divaricarono rivelando un bellissimo coniglio bianco il quale splendeva sotto la luce lunare, costui voltò il docile musetto verso la donna e arricciò il nasino per poi incatenare il proprio sguardo su di ella, T...

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Tuttavia ad un tratto le foglie si divaricarono rivelando un bellissimo coniglio bianco il quale splendeva sotto la luce lunare, costui voltò il docile musetto verso la donna e arricciò il nasino per poi incatenare il proprio sguardo su di ella, T/n tra un misto di stress e di stanchezza sospirò seguendo con un'esclamazione senza pensare a bassa voce: "AISHH vattene bestiola prima che ti metta alla brace" costui percependo la cattiveria provenire dalla donna impaurito corse via.

Tuttavia ad un tratto le foglie si divaricarono rivelando un bellissimo coniglio bianco il quale splendeva sotto la luce lunare, costui voltò il docile musetto verso la donna e arricciò il nasino per poi incatenare il proprio sguardo su di ella, T...

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 Ella si sedette nuovamente per terra appoggiando la schiena contro la parete della caverna e chiuse per qualche secondo gli occhi sperando di riuscire a riposare per almeno qualche minuto, essendo che il campo era libero e nessun bandito li aveva inseguiti, ma quella sua volontà non venne soddisfatta siccome una figura mascolina le si avvicinò mettendola in guardia all'istante.
Il suo corpo entrò in azione e con la mano sinistra afferrò automaticamente l'impugnatura del pugnale che teneva stretto al fianco, costei ancora ad occhi chiusi si alzò e bloccò a terra lo sfidante puntandogli l'arma al collo.

Il respiro del ragazzo iniziò ad accelerare, il busto si alzava e si abbassava ripetutamente senza un controllo, i suoi arti erano immobilizzati e non riusciva a dire una parola, però la sua bocca era aperta per parlare solamente che non riusciva a farlo. La paura dell'uomo aumentò quando l'amazzone aprì gli occhi rivelandosi color oro e in aggiunta erano molto luminosi, cosa che il malcapitato aveva visto solo nei film.

T/n, dopo attimi non definiti, riconobbe il volto del ragazzo e alzandosi i suoi occhi tornarono del loro naturale colore, l'uomo ancora spaventato era steso a terra, però ella sospirando gli offrì la mano e chiese con tono misto tra l'arrabbiato e il dolce: "Cosa ci fai ancora sveglio? dovresti dormire! Dobbiamo partire all'alba...dovete essere riposati"

"Anche tu dovresti esserlo" rispose guardaroba mentre si metteva seduto.

"Seokjin torna a dormire! Non pensare a me...va bene?"

"Perché stai facendo tutto questo?...perché lo stai facendo per noi?" il ragazzo si alzò, ma facendo ciò il suo corpo semi nudo colpì una folata di vento fredda facendolo rabbrividire. L'amazzone notandolo si tolse il mantello in lana e coprì il giovane chiudendo il discorso dicendogli solamente: "Torna a dormire"

**

L'alba era alle porte e la carovana era già in viaggio, tuttavia la donna più assonata che mai essendo stata tutta la notte di sorveglianza, Marco Lusio poco distante la osservava e vedendo che si stava per addormentare le si avvicinò.

"Lusio torna in riga!" esclamò con voce dura costei guardando davanti a sé.

"T/n ti stai addormentando in piedi e sai che se non riposi il tuo copro cederà in qualsiasi momento. Stenditi nel carro, ci penserò io a trainare il gruppo fino al tempio di Ermes..." ella tentando ma fallendo di trattenere uno sbadiglio annuì e così sotto lo sguardo interrogativo dei presenti legò il propio cavallo al carro e lei si stese dentro per coricarsi dopo la lunga notte di veglia.

Il guerriero ora non sapendo con chi conversar ogni tanto guardava davanti a se mantenendo un'espressione neutra, non voleva dare l'impressione che senza la sua domina era un cicciolo sperduto, tuttavia Namjoon e Yoongi lo stavano osservando da molto tempo dopo che la donna si era addormentata, si scambiarono degli sguardi capendosi all'istante e dopodichè il leader del gruppo accelerando lievemente il galoppo del proprio cavallo si avvicinò a Marco Lusio.

Il diretto interessato non l'aveva percepito e quando sia voltò ritrovandolo a poca distanza da sé balzò sulla sella per la paura, ciò provocò una risata da parte di Hoseok, Jimin e Jeongguk, egli di conseguenza si voltò scocciato ed esclamò: "FATE SILENZIO NULLITÀ, CI FARETE SCOPRIRE DAI BANDITI SE RIDETE!"

"In realtà potremo essere scoperti a causa delle tue urla" controbattè Yoongi ruotando gli occhi al cielo, ormai abituato all'atteggiamento arrogante del soldato.

"Lascia perdere i giovanotti del gruppo...quello che ti volevo chiedere...dove ci stiamo dirigendo?" chiese Namjoon riportando l'attenzione su di sé.

Marco Lusio tornado a sedere correttamente sul proprio destriero rispose ghignando per poi avanzare lievemente lasciando indietro i sette, ma non la carrozza essendo che il suo cavallo insieme ad un altro e a quello di T/n la stavano trainando: "Vi stiamo portando da un dio dalle sembianze orribili, egli ha grandi mani verdi che con una manciata può afferrare dieci uomini e mangiarli...inoltre costui ha un atteggiamento molto arrogante e suscettibile quindi dovrete stare sempre in silenzio e far parlare la domina T/n..." L'uomo vedendo le espressioni di paura dei ragazzi iniziò a ridere e concluse dicendo: "HAHAHAH sto scherzandoooo...nullità muovetemi, forza!"

I presenti si guardarono negli occhi e ingoiarono a fatica la saliva che si era creata in bocca e pregarono che quello che aveva detto l'uomo non fosse vero.

Gli schiavi dell'Amazzone [BTS X READER]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora