Capitolo 32: Hoseok *

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Bts spicy week: HOSEOK 🌶️

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Capitolo 32

ANNO:1256 a.C.

Luogo: Terre d'Egitto→ Saqqarah

Mese: inizi di maggio

Mese: inizi di maggio

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01-05-1256 a.C.

[Dal capitolo precedente...]

Il sudore freddo incominciò a scendere dal suo corpo oltre a percepire l'eccitazione sessuale aumentare. «Dove pensavi di andare Hoseok-ah?»

Egli schiuse i boccioli di rosa per rispondere, ma delle labbra morbide e piene di lussuria lo bloccavano mentre le mani straniere lo delineavano fino ad arrivare alla sua zona intima. «Uhh qualcuno è alto qua sotto!...»

**

L'uomo percepì il proprio corpo cambiare, una sensazione di calore lo invadeva dai piedi fino alla testa; la vista si annebbiava di continuo seppur tentava di restare lucido per capire cosa stava accadendo. Ma qualcosa o qualcuno aveva altre intenzioni riservate per il giovane; voleva vederlo scatenarsi nei suoi desideri più carnali. Hoseok quando percepì quelle calde e accoglienti labbra scendere sul collo emise un forte gemito di piacere, si stupì di se stesso perché fino a quel momento non aveva mai fatto uscire dalla sua bocca un gemito così forte, ogni tanto gli capitava quando guardava dei porno nella camera di casa sua a Seoul, ma nulla di più.

Dunque, mentre il ragazzo era immerso nella confusione più totale, percepì una mano soffice e calda afferrargli con decisione il polso destro rivestito da una bellisimo e spesso bracciale d'oro, il quale precedeva altri due; uno posto poco prima del gomito ed un altro che abbracciava il bicipite e tricipite, ovvero la parte posteriore del braccio se guardato frontalmente.

«D-dove mi stai portando?» chiedeva di continuo Hoseok mentre tentava di riprendere al cento per cento i propri sensi, ma qualcosa glielo impediva o perlomeno li stava riprendendo ma molto lentamente.

«Nel luogo del piacere» furono le uniche parole che riusciva a comprendere, dopodichè i rumori che lo circondavano erano solo suoni incomprensibili e lontani. Ad un tratto percepì il rumore di una porta aprirsi e chiudersi qualche istante dopo alle sue spalle, la piccola stanza era poco illuminata, ai quattro angoli erano poste cinque candele; di varie forme, colori e altezza. Con il passare dei secondi il corvino stava riprendendo i suoi sensi e la vista divenne più nitida, tanto che partendo dai piedi della figura, distesa su di un letto di paglia e tessuto grezzo seminuda, posta a qualche centimetro di distanza da sé, vide una donna che indossava una tunica senza maniche e aderente al suo corpo, la scollatura presente sul petto era profonda, tanto che si potevano vedere chiaramente i suoi seni, tranne per i capezzoli i quali erano ancora nascosti dal bordo dell'abito. La vita era cinta da una fibbia in cuoio marrone scuro, invece, le gambe erano del tutto scoperte perché il vestito si era aperto ed erano scivolati ai lati della figura femminile. L'intimità, tuttavia, era ancora coperta da una fascia di lino binco della tunica.

Gli schiavi dell'Amazzone [BTS X READER]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora