Capitolo 8

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Capitolo 8

ANNO:1256 a.C.

Luogo: montagne del Caucaso

Mese: Febbraio

Periodo: poco prima del periodo dell'accoppiamento.

Ella voltò a destra e a sinistra lo sguardo scovando un piccolo sgabello di legno situato vicino all'uscita della stanza, lo prese e lo posò accanto al fuoco posto al centro di quella camera. "Vedete quello che state vivendo non è un sogno. All'inizio quando sono arrivata lo pensavo anche io, ma non è così. Voi...come me...siete finiti nella terre delle Amazzoni, guerriere...le quali rifiutano l'uomo in ogni sua forma se non per usarlo come schiavo, servo e a scopo di riproduzione. Tuttavia la maggiore parte degli schiavi che sono presenti nel villaggio sono tutti ex-militari, dunque le donne per umiliarli prima li torturano, poi li accecano e se sopravvivono vengono usati come schiavi sessuali se no nei peggiori dei casi muoiono. Vedete... queste donne si sono opposte alla civiltà opprimente della Grecia conosciuta, dove la donna non ha nessuna libertà, se non quella di respirare. Io avendo una mentalità più sviluppata siccome provengo, come voi, dal ventunesimo secolo tutti gli schiavi che vedete in questa casa li tratto come amici, ma quando si tratta di punire qualcuno oppure di uccidere in battaglia non esito mai!" Taehyung guardava la donna con ammirazione e le chiese: "Quando sei arrivata in questo luogo di barbari quanti anni avevi?"

Ella rise lievemente per poi pensaci qualche istante e rispondere: "All'incirca quindici anni, ora ne ho diciannove e ne avrò diciannove per sempre" i ragazzi erano confusi, perché ella poco prima aveva detto che aveva quasi tremilacinquecento anni, infatti Seokjin le chiese questa cosa ma ella gli sorrise solamente per poi decretare: "Ogni cosa ha il suo tempo. Ora riposate, perché tra due giorni, massimo tre partiremo alla volta dell'Egitto..." T/n stava per uscire dalla stanza ma si bloccò e si voltò nuovamente: "Jungkook...Jimin, domani dovrete stare per qualche ora con me...vi devo coprire i tatuaggi, in questo periodo vengono visti come demoniaci!" I due annuirono ed ella senza aggiungere altro varcò l'uscita dalla stanza.

Yoongi fu l'ultimo tra i sette a prendere sonno, aveva tanti pensieri per la testa, tuttavia essi furono interrotti dal dolore che le frustate ricevute qualche ora prima gli stavano provocando,  in aggiunta al tutto c'era la sua spalla operata da qualche mese che non gli permettevano di riposare, infatti continuava a muoversi cercando di trovare una posizione che gli consentisse di coricarsi, ma a suo discapito era impossibile. Anche dopo le cure della loro salvatrice il dolore era aumentato tanto da farlo piangere in silenzio, così quando i suoi amici si addormentarono egli si alzò con fatica e con passo felpato uscì dalla stanza, però si bloccò un istante perché di guardia vi erano due donne, le quali sembravano essere a prima vista il doppio di lui. Le osservò  e notò che entrambe stavano dormendo profondamente così lentamente uscì e girovagando per la casa tentò di trovare la stanza di T/n, forse era l'unica che lo poteva aiutare, fece diversi tentativi, rischiò anche di svegliare Marco Lusio, il quale dormiva come un bambino tanto che aveva il pollice della mano sinistra in bocca, perché per sbaglio per reggersi in piedi aveva colpito uno scudo in rame e toccandolo aveva emesso un suono che poteva benissimo aver svegliato qualcuno.

Quindi Yoongi si bloccò e vedendo che il corpo del ragazzo non si era mosso e di conseguenza si era voltato e aveva continuato la sua esplorazione sperando di non incontrare nessuna amazzone assetata di sangue. Dopo qualche minuto arrivò davanti alla stanza più grande della casa e quindi dedusse che fosse quella di T/n, davanti ad essa vi erano due statue di un dio greco da lui non identificato, seppur vi era scritto il nome sull'elmetto. Spostò la tenda e vide la donna che beatamente stava dormendo e una luce fioca, proveniente da una grande lucerna, illuminava dolcente la stanza priva di finestre. Egli reggendosi al muro si avvicinò al letto della ragazza, la osservò per molto tempo e quando si rese conto che ella si stava muovendo nel sonno decise di svegliarla, posò la sua mano pallida e segnata da qualche taglio sulla spalla di ella la quale di scatto si svegliò e puntò al collo del ragazzo un pugnale dalla lama affilata.

Yoongi preso dalla paura fece uscire dalle sue labbra un gemito di paura e gli occhi si ingrandirono sempre di più per poi iniziare a tremare, ella riconoscendo chi fosse posò l'arma al suo fianco e si sedette sul letto. "Yoongi-ahh che ci fai sveglio?" egli ancora scosso non parlava, così ella gli prese la mano e con dolcezza lo fece sedere vicino a se. T/n si alzò e ancora assonnata si affrettò nel recuperare da una cesta delle erbe curative, fece annusare l'odore all'uomo ed egli chiuse gli occhi per qualche istante per poi fare un sospiro e rilassare i muscoli.

"Yoongi mi senti?" il ragazzo anni con la testa per poi dire: "la mia spalla...fa male, tanto male!" T/n udendo tale frase decise di usare i suoi poteri, così fece stendere il ragazzo nel suo letto e lo addormentò per poi curare in qualche istante la spalla che gli doleva.

Ella osservava con ammirazione Yoongi, era felice di aver potuto toccare con mano i suoi idoli, li aveva lasciati quando costoro stavano promuovendo da poco Fire, ora guardandoli erano cresciuti moltissimo e non sapeva nemmeno quanti anni avessero, perché ella a causa di una maledizione ogni volta che arrivava all'anno in cui era stata mandata indietro nel tempo, tornava sempre al primo giorno in cui era arrivata nell'antica Grecia.

T/n, dopo aver sistemato il ragazzo nel proprio triclinio, si era stesa a terra e nel giro di pochissimo tempo Morfeo l'accolse tra le sue braccia.       

Gli schiavi dell'Amazzone [BTS X READER]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora