Capitolo 11

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Capitolo 11

ANNO:1256 a.C.

Luogo: montagne del Caucaso

Mese: Febbraio

Periodo: poco prima del periodo dell'accoppiamento.

T/n dopo che Ares se ne andò seguito dal proprio esercito cadde a terra reggendosi solo sulle proprie braccia respirando affannosamente, il cielo era ancora grigio e il vento soffiava forte, Marco Lusio uscì dalla domus e corse verso la sua padrona con un coperta in lana di pecora tra le mani.

"DOMINAAA" urlò l'uomo avvicinandosi sempre di più al corpo della fanciulla, le mise sulle spalle la coperta ed ella alzandosi lentamente gli domandò: "I ragazzi? stanno bene?" egli con tono arrabbiato rispose: "Si...sono al sicuro!"

"Lusio...dobbiamo dirigerci il più presto possibile al tempio di Ermes, solo lui ci potrà aiutare!"

Il soldato annui e così ella corse dentro la stalla nel momento in cui i sette uomini stavano uscendo dal loro nascondiglio, la fanciulla si avvicinò a chiese a tutti: "State bene? avete qualche ferita?"

I diretti interessati negarono e T/n emise un sospiro di sollievo, fatto ciò si voltò e vide due sue amazzoni alle quali ordinò di andare a preparare dei sacchi con dei cambi per gli ospiti e di far preparare ai vecchi prigionieri di guerra del cibo da poter portare in viaggio.

La porta mentre le tre stavano conversando si aprì rivelando la figura della seconda Amazzone Madre: "Stai già partendo figlia mia?" T/N annuì e successivamente aggiunse "Si devo riportare queste sette anime nel loro secolo...soffrirebbero se rimaranno qua!" le due si abbracciarono e la maggiore posò delicatamente una mano sul volto della donna e le disse; "sappi che sono fiera di te! ahh e prima che parti ti devo consegnare una cosa"

I sette giovani si avvicinarono alla loro padrona e senza volerlo Yoongi e Taehyung presero la mano della donna come segno di protezione e a quel semplice gesto costei sorrise internamente, oltre che in volto era diventata tutta rossa, cosa che l'Amazzone aveva notato tanto che assunse un espressione felice ma allo stresso tempo con un ghigno stampato sulle labbra.

Degli schiavi entrarono nella stalla portando tra le loro mani una sacco di garza nera grezza rettangolare, costoro inchinandosi passarono il dono alla fanciulla. Successivamente T/n guardano per brevi secondi i due ragazzi gli fece segno di lasciarla andare. Egli eseguirono immediatamente dando la possibilità alla donna di muoversi, ella richiamò a se Marco Lusio e gli chiese di sorreggere l'oggetto non identificato.

Tolto l'involucro si rivelò una cassa di legno decorata con chiari simboli egizi, cosa che stava ad indicare che non vi erano state fatte delle maledizioni su di essi, perché se fosse accaduto le varie scritte si sarebbero schiarite e rovinate in pochissimo tempo.

"Merenptah...Isir" sussurrò la donna sorridendo.

La donna aiutandosi con il piccolo pugnale che portava alla coscia sinistra aprì l'oggetto rivelando nove piccoli pugnali alla vista vecchi e mal ridotti, ma T/n sapeva che dietro a quella bruttezza si nascondeva una potenza immensa.

Jimin incuriosito da tale "dono" si avvicinò ad esso e sotto ad un pugnale trovò un foglio di papiro, lo prese e quando lo aprì l'unica cosa che vide furono geroglifici a lui incomprensibili.

Lusio notando ciò glielo sfilò brutalmente dalle mani e gli urlò contro: "COME OSI TOCCARE UN DONO FATTO ALLA TERZA AMAZZONE MADRE?!" Taehyung vedendo l'amico impaurito dalla reazione del guerriero si pose di fronte a lui e gli tirò un pugno sulla mascella.

T/n vedendo cosa stava accadendo si affrettò ad avvicinarsi e prendendo l'amico per un braccio lo allontanò dai due e disse ad una delle sue servitrici: "conducetelo alla domus e curatelo, poi ci penso io" le due fecero un breve inchino per poi prendere il diretto interessato per le braccia e condurlo nell'infermeria della casa.

"Stai bene Jimin?" domandò T/n ed egli con timore annuì.

"Mi voglio scusare da parte di Marco Lusio, ma da come avrete potuto notare lui...come dire? è molto geloso nei miei confronti...Mi dispiace!" costui le sorrise e d'istinto l'abbracciò per poi dirle all'orecchio: "Grazie di tutto" ella, che in un primo istante si era pietrificata ma che successivamente aveva ricambiato l'abbraccio gli sorrise e quando si staccarono esclamò: "Tra poco partiremo alla volta dell'Egitto, ma prima doperemo fare delle soste, dovrete essere pronti a tutto. So bene che non avete ricevuto un'addestramento adeguato per questo secolo, ma spero che le vostre esperienze passate in arti marziali vengano utili." detto ciò i sette si guardarono negli occhi senza fiatare, finché non lo fece Namjoon che disse avanzando di un passo mentre guardava negli occhi T/n: "Noi ci affidiamo a lei Amazzone, saremo i suoi servitori a costo che ci protegga" ella con un piccolo sorriso stampato sugli occhi sorrise e annuì nel contempo per poi aggiungere: "Perfetto direi! Servitori..."

"Si domina?..." "andate a preparare i bagagli per il viaggio, partiremo questa sera"

"Alla sera vuoi partire T/N?" chiese con gli occhi sgranati la seconda Amazzone madre.

"Sai che non si viaggia di notte, durante e specialmente questo periodo...qualche barbaro potrebbe assaltare la tua carovana" la diretta interessata rise per poi esclamare: "Ti dimentichi che ho vissuto esperienze più traumatiche di quella. La notte se la si sa sfruttare bene può risultare a proprio vantaggio. Inoltre dimentichi sempre che io sono una delle Amazzoni madri...non preoccuparti per noi -un breve pausa interruppe il breve discorso della guerriera- ce la caveremo!"

"Come vuoi...ma sta attenta" le due si abbracciarono e successivamente tutti i presenti si prepararono alla partenza. 

Gli schiavi dell'Amazzone [BTS X READER]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora