Gli schiavi dell'Amazzone [BTS X READER]

Capitolo 4

Capitolo 4

ANNO:1256 a.C.

Luogo: montagne del Caucaso

Mese: Febbraio

Periodo: poco prima del periodo dell'accoppiamento.

«Amazzone dai capelli lucenti il tuo cavallo

impazzito scalpita pieno di dolore,

corre selvaggio ti trascina verso luoghi scuri

dove nero e' l'orizzonte...»

(Poesia L'amazzone di Liliana Manetti. PT.1)

I servi della casa di T/n appena avevano visto che i due si erano fermati si affrettarono nel portare ai due delle caraffe di acqua potabile, così da potersi idratare nuovamente.

"Sei migliorato Lusio" esclamò T/n mentre con una parte della sua veste color panna si tamponava la fronte tentando di rimuovere del sudore che le stava colando sugli occhi. Il ragazzo udendo la donna parlargli si voltò verso la sua direzione e arrossì sentendo il complimento. "Oh g-grazie."

T/n si voltò di scatto lanciandogli un bastone contro, ma il ragazzo non vedendolo, siccome era di spalle che tentava di slegare l'armatura, lo prese in pieno sulla nuca esposta facendogli emettere un piccolo gemito di dolore. "Vedo che però con i riflessi non ci sei ancora" continuò la donna con voce apatica. Lusio massaggiandosi con una mano la parte dolorante si girò e urlò verso la domina: "Yahh mi stavo slegando l'armatura! No mi puoi prendere così alla sprovvista"

"Dirai anche questo quando un tuo nemico con una spada vera ti trafiggerà la schiena?" controbatte la donna fulminandolo con lo sguardo. "Non hai appreso ancora nulla dopo tre anni di addestramento!" finì T/n mentre camminava verso l'interno della casa, ma prima di entrare si bloccò sull'uscio e voltandosi una seconda volta verso l'amico gli disse: "Per un complimento del genere non si arrossisce e cerca di essere più serio quando combattiamo ridi troppo spesso!...Ti aspetto nella sala triclinare nella vasca poco dopo calato il sole per il pasto finale della giornata. Cerca di essere puntuale...e lavati"

Le guance del ragazzo si colorarono ancora un'altra volta di rosso per l'imbarazzo, e dentro di sé si stava maledendo per non esser riuscito ancora una volta a far colpo sulla donna. Lusio, perso nei suoi pensieri, non fece a tempo a controbattere o ad aggiunger qualcosa che la figura della giovane donna era scomparsa dentro la casa. Dietro di lui si udirono delle risate e quando si voltò notò un gruppetto formato da tre ragazzi moto giovani che sghignazzavano mentre lo stavano osservando. "Yahh voi tre se non la finite vi taglio la lingua!" urlò l'uomo mentre puntava verso i fanciulli la spada, che vedendola corsero a gambe elevate.

Marco Lusio una volta steso nel suo triclinio ripensò a tutto ciò che li era capitato in quegli ultimi cinque anni, prima era fedele al suo re ma appena aveva visto quei occhi così strani della sua padrona ne si era innamorato e voleva conoscere maggiormente la storia che nascondeva la giovane fanciulla, la quale effettivamente non aveva l'età che diceva di avere. La questione era abbastanza complicare da capire, infatti lui ci aveva messo molto tempo, ma infine la comprese e l'unica cosa che disse alla giovane: "Bhe qualsiasi età tu abbia io ti seguirò per sempre. Mi hai salvato e ti devo la vita" ella di risposta aveva sorriso e gli aveva dato un pugno non forte sulla spalla.https://www.youtube.com/watch?v=LrggmyDhWBo

"Stai già dormendo?" la voce dolce della donna interruppe il lungo pensiero dell'uomo facendolo tornare alla realtà. "Haha no...stavo solo pensando" ella si sedette di fronte a lui e lo osservò per bene per poi dirgli: "Stai arrossendo di nuovo!" il ragazzo si coprì istintivamente le guance e guardò la sua padrona per poi dirle: "Basta guardarmi..." i due per tutta la sera risero e si riposarono e prima di andare a coricarsi T/n chiese al suo amico: "Perché non toni dai tuoi commilitoni a Troia?" dalla bocca del diretto interessato uscì un breve sbuffo e successivamente aggiunse: "Non voglio tornare. Ti ricordi? quando mi hai raccontato la tua storia ti ho promesso che ti sarei sempre stato vicino...In aggiunta se tornassi mi aspetterebbero due finali...forse tre. Non voglio pensarci!" terminò il discorso facendo un'espressione disgustata, la quale fece ridere T/n tanto da farle male lo stomaco.

"Quali sarebbero?" chiese la donna asciugandosi le lacrime dagli occhi per poi tornare a porre l sua attenzione verso l'uomo.

"Davvero le vuoi sapere?" chiese lui mentre sposata la sua attenzione dal cielo stellato alla padrona.

"Certo. Le potrei attutare come metodo di tortura in futuro ai miei schiavi" esclamò la donna mentre continuava a porre lo sguardo fisso su quello del ragazzo.

"Mi metti inquietudine. Sappilo...Comunque la prima sarebbe la decapitazione; con pretesto di aver abbandonato i miei commilitoni durante un'esecuzione. La seconda sarebbe la prigionia con aggiunta di lavori forzati ed infine la terza probabilmente sarebbe prima tortura e poi morte...Quindi meglio che sto con te...Mi sento a casa!" finì sorridendo il discorso mentre si alzava e nel medesimo tempo sbadigliava per la stanchezza.

"Ti sto così tanto simpatica?" chiese la donna osservandolo ancora stesa. Lucio tentando di impressionare la fanciulla la guardò con espressione sensuale per poi mettersi sopra di lei e bloccala con il proprio corpo al triclinio, ma non contando che con i piedi bagnati e anche con un parte delle veste rossa stava bagnando tutto. T/n notando ciò in un primo momento non si mosse ma appena notò che Lusio stava per far baciarla ella gli diede una testata ed un calcio nell'addome, facendolo così cadere all'interno della piscina.

T/n prendendolo per la caviglia lo trascinò al bordo non permettendogli per qualche secondo di respirare, e una volta arrivati al bordo bella bassa vasca con tutta la forza che l'amazzone possedeva corpo gettò quello dell'amico a riva e prima di entrare a casa gli disse: "La prossima volta prima di farmi perdere tempo e forze a scaraventarti per terra pensa...Comunque riposa perché domani mattina dobbiamo andare al villaggio per fare scorta di armi e di cibo"

Lusio poco distante da ella tossiva a causa dell'acqua che gli era entrata nei polmoni e quando le stava per risponderle ella se ne andò.

"Non riuscirò mai a farla innamorare di me" esclamò esausto l'uomo mentre si stendeva per la seconda volta a terra mentre tentava di riprende fiato.