Capitolo 9

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Capitolo 9

ANNO:1256 a.C.

Luogo: montagne del Caucaso

Mese: Febbraio

Periodo: poco prima del periodo dell'accoppiamento.

Al sorgere del sole T/n si svegliò e sgranchendosi la schiena si alzò e voltandosi trovò la figura dormiente di Yoongi. Egli assomigliava ad un piccolo bimbo, infatti non volevo a interrompere quella quiete creatosi anche perché comprendeva che per i nuovi arrivati era difficile ambientarsi, tuttavia sapeva che c'è l'avrebbero fatta.
Successivamente prima di riportare il giovane dai suoi compagni, la giovane e bella amazzone, uscì e vide che non vi era nessuno e che tutto era silenzioso, così tornò sui suoi passi e si mise in spalla l'uomo riportandolo  dai suoi compagni, però quando fu davanti alla porta vide che le due guardie donne stavano beatamente dormendo a terra abbracciando la propria spada. Dentro T/n si scaturì una sensazione di rabbia mista a delusione, così entrò nella grande stanza e appoggiò l'uomo vicino ad Hoseok, il quale stava emettendo dei versi strani con la bocca causando la fuoriuscita di una breve risata da parte della padrona.

Costei tornò immeddiatamente seria dopo essersi alzata e posta davanti alle due donne con fare irritato, ella fece un piccolo sospiro per poi esclamare a voce alta, provocando il brusco risveglio all'intera servitù presente in quella domus.

"E' COSì CHE SVOLGETE IL VOSTRO LAVORO?! DORMENDO?!" le due tenendo lo sguardo alto e fisso di fronte a loro si inchinarono a novanta gradi in segno di rispetto, successivamente esclamando: "Ci dispiace domina! Affronteremo qualsiasi prova voi vogliate!" T/n sbuffò per poi ruotare gli occhi e rispondere con tono scocciato: "Non me ne faccio nulla delle vostre scuse. Ora andatevene e fatevi sostituire da altre due guardie, restate senza cibo per due giorni...potrete solo bere è chiaro?" annuirono per poi andarsene e così la donna entrò nella camera trovando i sette ragazzi ancora addormentati, ma quando stava uscendo una voce flebile la chiamò: "Acqua...per...favore"

Ella si votò di scatto trovando Jimin che la osservava quasi semi svenuto, T/n si affrettò a dirigersi verso le cucine per riempire una grande anfora con il liquido richiesto e alla velocità della luce tornò nella stanza triclinare.

Si mise in ginocchio di fronte al ragazzo e dopo aver versato l'acqua, mischiata ad erbe curative poste precedentemente dentro una ciotola di terracotta, si avvicinò a costui e prendono la testa con una mano lo sorresse e lo aiutò a bere. Jimin il momento seguente ad aver ingerito tal liquido si sentì subito meglio, T/n gli sorrise per poi appoggiarlo nuovamente al muro e chiedergli: "Come ti senti?"

"Meglio...grazie..."

"Mi chiamo T/n, una delle tre Amazzoni madri di questa regione" il ragazzo ricambiò il sorriso, tanto che quella espressione fece torcere lo stomaco della fanciulla perché non avrebbe mai pensato di poter ammirare quel dolce sguardo a così poca distanza.

Passata una mezz'ora entrò nella stanza Marco Lusio con il petto gonfiato, ovvero cercava di rendersi più potente possibile, ma non sapeva che T/n era lì che lo stava osservando con sguardo interrogativo.

"Bene prigionieri, la domina mi ha dato l'ordine di darvi da mangiare e due di voi...con strani segni sulla pelle devono venire con me. Perché? hahah verrano spellati!" detto ciò il ragazzo uscì dalla stanza lasciando i presenti stupefatti e terrorizzati tranne T/n, la quale fece segno a tutti di restare fermi e che ci avrebbe pensato lei.

Qualche secondo dopo l'amico della padrona tornò dentro la stanza e quando stava per urlare con la spada in mano vide la donna di fronte a tutti, con le mani poste sui fianchi e con sguardo di rimprovero.

"Lusio la vuoi smettere di dire cose che non ho detto!? Mi sto stufando e se continui finirai come gli altri schiavi!" egli si mise in ginocchio e con le mani unite di fronte al volto chiese pietà dicendo: "la prego mia padrona mi perdoni. Mi può legare anche al triclinio della sua stanza e torturarmi come vuole tutta la notte, ma la prego non mi accechi!" ella si portò i lunghi capelli (c/c) dietro le spalle per poi incrociare le braccia sotto il petto, mettendo in risalto senza volerlo il seno, facendo puntare di conseguenza gli occhi dell'amico su di esso. T/n si accorse di ciò e con un colpo fermo e preciso colpì il petto dell'uomo con il piede facendolo cadere di schiena a terra.

"Vai a prendere del cibo per loro. Muoviti." Marco Lusio si alzò immediatamente e dopo aver fatto un'inchino uscì dalla stanza a gambe elevate.

La donna sbuffò per poi curare nuovamente tutti i presenti e quando stava fasciando la schiena di Namjoon, il quale era posto alla destra di Yoongi, quest'ultimo osservò la donna e con voce tremante coperta da un lieve imbarazzo le chiese: "ieri sera come mi hai curato la spalla?" ella ghignò per poi esclamare una volta che aiutava il leader del gruppo sedersi nuovamente al muro: "E' difficile da spiegare, è meglio che tu non lo sappia...comunque ora stai meglio?" egli annuì e quando Marco Lusio tornò con i cibi li distribuì ai ragazzi.

Due ore passarono e T/n mentre stava preparando dei prodotti di bellezza, sentì dei passi fermarsi di fronte alla loro porta d'entrata della sua camera.

"Perché gli stai aiutando così tanto?" Lucio era visibilmente geloso. Ella senza togliere dal viso l'espressione apatica rispose fredda e tagliente cometa ala della sua spada: "Pure con te ho fatto lo stesso, smettila di fare il geloso...sai che se io sento e percepisco che una persona è speciale la tratto diversamente dagli altri. Se non è così la uccido"

Mentre la padron stava coprendo i tatuaggi dei due ragazzi il vento cambiò improvvisamente direzione e le mosse della fanciulla si bloccarono improvvisamente, si voltò ed osservò il cielo. Le nuvole nere e i tuoni si mostravano lontani minacciosi ma allo stesso tempo vicini, la pioggia si stava avvicinando.

"Strano oggi sembrava una bella giornata!" esclamò Jimn mentre osservava sereno quella parte di quello ancora serena.

T/n fece alzare i due per poi urlare: "I guerrieri di Zeus stanno arrivando!!"

"I guerrieri di Zeus?" domandò Jungkook inarcando un sopracciglio non capendo ciò che volva dire la domina, ella lo guardò e Jimin domandò pensando di scherzare: "Ora dovrai combattere contro le divinità?" T/n posò la sua attenzione verso il diretto interessato e lui ingoiò faticosamente la saliva per poi esclamare: "NON DIRMI CHE CI HO PRESO" nel volto della ragazza comparve solo un piccolo sorriso ma dalle labbra non uscì nessun rumore.

"Non ne usciremo vivi!" disse sottovoce Jungkook

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"Non ne usciremo vivi!" disse sottovoce Jungkook.

Gli schiavi dell'Amazzone [BTS X READER]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora