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⚝

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Taehyung rientrò in casa inondato di vibrazioni negative dalla testa ai piedi, quasi aveva voglia di vomitare. Fece sbattere la porta così forte che il suo famiglio pensò potesse staccarsi dal muro, rompendo i cardini, da un momento all'altro «Jimin, dimmi che abbiamo un bel mazzo di rosmarino e delle stecche di incenso, ho fin troppo bisogno di purificarmi»

«Sì che le abbiamo» Jimin seduto sopra il letto, lo squadrò tutto quanto. Lo vedeva a dir poco...Nervoso  e soprattutto il secondo strato della sua aurea si era tinto di arancione. Ciò voleva dire, che c'era qualcosa a turbarlo «Cosa è successo?» gli chiese seguendolo nell'altra stanza, dove all'interno vi era una grande bagnarola di legno, a funzione di vasca, costruita da Taehyung stesso, il quale fece decadere la domanda ignorandola «Dobbiamo ricordarci di creare altra acqua di Luna»

«Taehyung» il suo famiglio lo richiamò e aspettò risposta appoggiato con una spalla allo stipite della porta e guardandolo tutto intento a versare l'acqua sacra nella vasca.

«Devo sbrigarmi, ci sono un sacco di cose da fare»

Jimin ruotò gli occhi al cielo, stufo di quel comportamento, ma sapeva che non sarebbe durato ancora per molto, glielo leggeva negli occhi che stava per implodere «Basta deviare l'argomento»

Taehyung allargò le braccia al cielo e le lasciò ricadere lungo il busto «Sono uno stupido, ecco cosa sono» si slegò il mantello, riponendolo a caso su un mobile lì di fianco, aspettando che Jimin parlasse, gli dicesse la sua idea ma il suo famiglio lo guardò scettico «Se non me lo spieghi non posso sapere cosa sia successo» ed effettivamente non poté dargli torto. Sospirò pesantemente e prese a slacciarsi prima i lacci della maglietta e poi il bottone dei pantaloni «Ho proposto a Jungkook di venir via con me. Gli ho detto che gli avrei fatto scoprire un nuovo mondo, un mondo fatto di magia» scosse la testa nel mentre che rimase a petto nudo «Ma diamine, cosa potevo aspettarmi?»

Jimin annuì, avendo capito a grandi linee. Sinceramente se lo aspettava abbastanza, era da Taehyung disprezzare una cosa e poi volerla il secondo dopo tutta per sé ed aver avuto un rifiuto probabilmente lo aveva colpito un tantino nell'orgoglio. Ma non era solo quello: Taehyung si stava impegnando, aveva fatto la sua parte per facilitare la profezia dell'universo «Non è colpa tua, Tae»

Di certo Taehyung non era della stessa opinione. Fece scivolare lungo le gambe i pantaloni e le calzabraghe, rimanendo totalmente nudo «Oh invece sì» Afferrò il rosmarino e lo sbriciolò nell'acqua, entrandovi subito dopo mentre Jimin si occupò di accendere una stecchetta di incenso «Non doveva passarmi in mente, nemmeno per scherzo, l'idea di poter provare a conoscerlo meglio» si immerse fino al collo e poggiò la testa all'indietro contro il bordo dell'immensa bagnarola «Insomma, è uno della santa inquisizione ed ho detto tutto»

«Cosa cazzo hai combinato, Jeon??» 

Jungkook spalancò gli occhi di scatto, rimanendo però fermo, impassibile e muovendo soltanto le iridi per guardare la situazione circostante. Ma l'unica cosa che notò fu il volto imbufalito del suo caposquadra che lo fissava attendendo la risposta di una domanda che aveva recepito ben poco «Ah Dio, ma perché sempre questi risvegli bruschi...»

𝘿𝙍𝘼𝙒𝙄𝙉𝙂 𝘿𝙊𝙒𝙉 𝙏𝙃𝙀 𝙈𝙊𝙊𝙉 // ᵗᵃᵉᵏᵒᵒᵏDove le storie prendono vita. Scoprilo ora