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⚝

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«Non lo starai fasciando un po' troppo?» Yoongi si lamentò, corrucciando la fronte scettico di fronte quella strana medicazione che Hoseok gli stava facendo alla caviglia.

«Sempre meglio abbondare» rispose allora il famiglio, stringendo ulteriormente il giro di quella garza, comprimendo fin troppo la pelle al di sotto di essa.

«Ma il sangue non mi defluirà più» strinse i denti Yoongi, cercando di scalciargli via le mani, ma la presa si intensificò soltanto.

«Almeno la caviglia resterà bella ferma» aveva realizzato una medicazione con i fiocchi, applicando un unguento che avrebbe aiutato a lenire il dolore. Era infinitamente grato che il suo padrone fosse riuscito a scappare da Lalabel e a mettersi in salvo. Non era stata di certo un'impresa facile, soprattutto il correre tra i boschi. Ed ancora più difficile era stato per Jimin ed Hoseok il cercarlo nella foresta, calcolando anche che Yoongi si stesse proteggendo con delle rune di protezione e le sue vibrazioni fossero così altamente ardue da captare.

«Dovremmo pensare ad altro di più importante» asserì lo stregone, alzando gli occhi su Jimin. Se ne stava lì, seduto sul davanzale della finestra a guardare fuori, in attesa che Taehyung tornasse o almeno sperando che Jungkook avesse seguito il suo consiglio per liberarlo.

«Io penso che la tua salute sia piuttosto importante» continuò Hoseok poggiando adesso il piede di Yoongi delicatamente a terra, come se chissà quale danno avesse. Era semplicemente ed appena slogata, faceva male camminare, certo, ma avrebbe anche potuto sopportarlo.

«Non ho mai visto nessun famiglio leccaculo come te» girò gli occhi al cielo, quando nello stesso momento quelli di Hoseok si sgranarono dal disdegno. Si pose una mano sul petto, con fare altamente offeso «Hey, guarda che io mi preoccupo seriamente!»

«Allora fammi un favore e prendimi un bicchiere d'acq-» ma non riuscì a finire nemmeno la frase che un forte tonfo li fece girare tutti quanti verso l'ingresso. La porta si aprì violentemente, sbattendo contro il muro e da essa entrò proprio Taehyung, rosso in viso dalla rabbia.

«Oh mio-» Jimin saltò giù dal davanzale, non potendo effettivamente credere se fosse realmente tornato «Tae...» lo richiamò, ma lo osservava scattare, tirare il libro incriminato sul tavolo con furia «Taehyung!» lo rimproverò allora di quel gesto, riuscendo fortunatamente a bloccare quell'insieme di pagine prima che precipitasse a terra «Tae, ma che stai facendo?!»

Il nominato si sedette pesantemente sul letto, prendendosi la testa tra le mani con evidente disperazione in volto «Lui- quello stupido» digrignò i denti e tutti si guardarono non capendo il perché si stesse comportando in quel modo.

Jimin gli andò vicino, si piegò sulle ginocchia, abbassandosi davanti a lui «Jungkook?» chiese poggiando nel mentre le braccia sulle sue cosce per mantenersi in equilibrio. Gli occhi di Taehyung incontrarono quelli di Jimin per un secondo ed il famiglio lesse tanta tristezza e rammarico «Ti prego. Non me lo nominare nemmeno»

𝘿𝙍𝘼𝙒𝙄𝙉𝙂 𝘿𝙊𝙒𝙉 𝙏𝙃𝙀 𝙈𝙊𝙊𝙉 // ᵗᵃᵉᵏᵒᵒᵏDove le storie prendono vita. Scoprilo ora