[𝐂𝐎𝐌𝐏𝐋𝐄𝐓𝐀] ⛔18+
1500. I roghi per condannare presunti streghe e stregoni incendiano in tutto il paese. Ma sempre e solo persone comuni vengono colpevolizzate. I veri protagonisti sono fin troppo potenti per essere acciuffati. Purtroppo Taehy...
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⚝
«Voglio delle spiegazioni» Jungkook continuava a ripetere sempre e sempre quella frase da quando erano ripartiti e da quando soprattutto quella piccola parentesi con lo scheletro di dubbia provenienza li aveva attaccati. Ma Taehyung continuava a snobbarlo, camminando qualche metro più avanti. Il cavallo era scappato a causa del fulmine e dunque si erano ritrovati a piedi. Per fortuna non troppo lontani da casa di Namjoon «L'erba "voglio" non cresce neanche nel giardino del re» ribattè così lo stregone, non guardandolo nemmeno.
«E allora mi devi delle spiegazioni» continuò Jungkook, incrociando le braccia al petto, ma vide subito dopo Taehyung allungare un braccio verso il suo famiglio per indicarlo «Ci ha già pensato Jimin» e quest'ultimo, sotto forma di gatto, se ne fregava dei due, saltellando per la strada e per i campi, rincorrendo piccoli insettini.
«Questo non è vero» le mani gli ricaddero sconsolato lungo il corpo e sbuffò, roteando gli occhi al cielo, un fastidio crescente in petto, lo stesso fastidio che provava Taehyung «E poi penso che non sia tutto questo grande sforzo il rispondere a delle semplici domande!»
Ed allora lo stregone piantò i piedi a terra e si girò repentinamente verso di lui «Che diavolo vuoi sapere»
«Perché quel coso si tenesse in piedi da solo e chi è questa Lalabel!» non sapeva più in che lingua ripeterglielo, si chiedeva cosa avesse che non andasse, per non dedicargli nemmeno un secondo. Non chiedeva l'eternità, voleva un attimo del suo tempo. Era entrato in quel mondo senza volerlo, almeno da come gli stregoni parlavano la minaccia rappresentata da Lalabel, non era qualcosa di poco conto e dato che avrebbe potuto rimetterci le penne, avrebbe semplicemente voluto sapere qualcosa di più. Quella situazione gli faceva ribollire il sangue nelle vene.
Taehyung lo guardò serio e scosse la testa «Non posso rispondere» e come poté Jungkook rimanere ancora tranquillo di fronte così tanta testardaggine? «Ma perché diamine non puoi??» alzò la voce allora, infervorato e si avvicinò di poco come per imporsi.
Ma Taehyung dal canto suo, non si tirò di certo indietro, fece le sue stesse mosse «Perché meno sai su di lei meglio è!» ed era stufo di ripeterglielo. Ragazzino stupido, continuava a chiamarlo così nella sua mente, avrebbe voluto solo che stesse zitto e rimanesse fuori da quel mondo. Sapeva perfettamente quanto Jungkook non avesse il potere per affrontare quella situazione.
«Come può essere meglio se non so neanche chi stia andando ad affrontare??» adesso un solo metro di distanza fra loro, gli occhi di fuoco di Jungkook, incastrati in quelli dello stregone che risplendevano di celeste zaffiro, gelidi.
«Ed è qui che ti sbagli, tu non affronterai un bel niente» gli puntò un dito nel petto, affondando sulla camicia di stoffa color panna ma annerita dal tempo «non ti metterai in pericolo, non a causa mia» strinse i denti tra loro, cercando di darsi un contegno.