✳️28

726 66 50
                                    

⚝

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

«E quindi questa è casa tua» Taehyung e Jungkook stazionarono davanti quella villetta. Una casa umile, con le mura costituite di assi in legno e con le finestre in ferro battuto. Era immersa nella natura, circondata da alberi di quercia secolari che le donavano ombra nelle ore più calde della giornata ma permettendo a raggi di luce selezionati di farsi spazio tra i rami e filtrare per illuminarla.

«Sorprendente vero?» Jungkook si mise a braccia incrociate, gonfiando un po' il petto, sentendosi orgoglioso del fatto che una sua cosa, fosse piaciuta a Taehyung, la guardava con degli occhi che sembravano sognanti. Forse perché in confronto, casa sua assomigliava più ad una capanna, una capanna ben tenuta, ma sempre qualcosa di precario.

«Si è mantenuta piuttosto bene per essere stata disabitata per anni interi» osservò infatti, mentre afferrò il cappuccio della propria mantella, facendolo scendere dalla testa. E Jungkook fu d'accordo, annuì «Vero, me l'aspettavo molto peggio» come minimo si sarebbe aspettato il passaggio dei vandali o che fosse stata occupata da qualche persona che non avesse un posto in cui stare.

«Entriamo?» chiese allora, girandosi verso Taehyung.

«Certo, entriamo»

Così si diressero verso il portone, qualche passo sulla strada fatta di ciottoli e furono davanti quel grande pezzo di legno, ma c'era un però «Che stai facendo?» Taehyung si accigliò vedendo che Jungkook stentasse ad aprire e proprio quest'ultimo si voltò all'indietro e mise su un sorriso nervoso, portando una mano a grattarsi la nuca «Ecco, io...»

«No, non dirmelo» 

«Me ne sono andato senza preavviso, ho lasciato lì troppe cose» comprese le chiavi di casa. Ed in fondo era vero, nel dormitorio della santa inquisizione aveva ancora uno spazio tutto suo, con gli oggetti a lui cari.

Taehyung sospirò girando gli occhi al cielo «Figuriamoci» per Jungkook sembrò semplice trovare una soluzione «Okay, entriamo dalla finestra?» e Taehyung, beh lui si ricordò di aver fatto saltare un'importante lezione di magia al soldatino. Probabilmente era il tempo di rimediare. Allungò il braccio alla sua destra «Non possiamo, guarda lì» puntando un'incisione su di un tronco.

Jungkook assottigliò gli occhi, per cercare di decifrarla, quella forma sembrava familiare ma non riusciva proprio a capire «Che diavolo è?»

«È una runa» rispose Taehyung «È a protezione della casa e contro chiunque provi ad entrare senza permesso e le chiavi rappresentavano l'unica possibilità di aggirare l'incantesimo» e sicuramente Jungkook non se lo chiese ma Taehyung ovviamente sì. Chi aveva mai potuto fare quel determinato segno? E perché proprio in quel luogo? Gli stava certamente sfuggendo qualcosa. Conosceva tutte le persone in grado di far una cosa del genere, quindi un particolare anche piuttosto grosso con coincideva. Fece un resoconto mentale. Qualcuno aveva imposto una protezione sulla casa. Perché? Perché probabilmente sapeva cosa contenesse ed il valore del libro lì presente. Vedendo che il segno della runa fosse relativamente fresco, eliminò l'opzione che i genitori di Jungkook lo avessero potuto fare essendo morti molti anni prima ed allora i suoi sospetti si incentrarono su di una sola persona «Ripetimi dov'è tuo fratello?»

𝘿𝙍𝘼𝙒𝙄𝙉𝙂 𝘿𝙊𝙒𝙉 𝙏𝙃𝙀 𝙈𝙊𝙊𝙉 // ᵗᵃᵉᵏᵒᵒᵏDove le storie prendono vita. Scoprilo ora