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⚝

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Yoongi emise una risata nervosa, si passò una mano tra i capelli per poi farla ricadere sul fianco, insieme all'altra «Chi sarà il prossimo? Io o Taehyung? Sinceramente non ci dormo la notte» 

Jungkook restava appoggiato ad un albero, li osservava continuare a discutere. Pensava che quell'incontro per organizzarsi potesse servire a qualcosa, ma sembrava solamente procedere senza senso con parole buttate a caso.

«Risolveremo Yoon. In qualche modo-» Taehyung provò a rassicurarlo, sapeva quanto fosse turbato dalla scomparsa di Namjoon, ma l'altro sembrava covare veramente tanta paura.

«Forse non ti rendi conto della gravità della situazione»

«Sì che lo so»

«Ci ha minacciato e ci ha anche ben fatto capire che mantiene le sue promesse!» disse a denti stretti, preoccupato a morte, su quale fosse stato il destino di Namjoon «Si sta prendendo uno ad uno tutti i doni delle fate» Lalabel aveva dato loro tre giorni di tempo per consegnarle i doni oppure il libro di Abramelin e loro invece tra il dover curare Jungkook dal veleno e farlo allenare, ne avevano spesi altrettanti e di più, sottovalutando il pericolo.

Jungkook volle intromettersi nella conversazione, almeno per far finire Yoongi dallo sbraitare. Capiva la situazione, ma non era neanche giusto che se la prendesse con Taehyung «Cosa possedeva Namjoon?»

«Il piatto della terra. Serve per offrire cibo agli spiriti» gli rispose Taehyung, ma a quanto pare Yoongi volle approfondire «E per richiamarli. E sai, per una fottuta negromante, che vuole governare gli spiriti e averli ai suoi piedi, direi che è perfetto. Ha la trappola prelibata e soprattutto azzeccata»

Ed allora le rotelle nella mente di Jungkook, incominciarono a macchinare «Ma scusate, non avreste potuto nascondere i vostri d'oggetti da qualche parte? O che ne so, restituirli alle fate? Li proteggerebbero loro» e magari fosse stata così semplice la soluzione...Insomma «Oh, lo avremmo già fatto se avessimo potuto» Taehyung sembrava possedere un sorriso amaro, era come se, sì, fosse grato di rivestire quel ruolo, ma allo stesso tempo aveva ben presente quali fossero i lati negativi e in ultimo ne era stufo.

«Quegli oggetti sono legati alla nostra anima, al nostro corpo astrale, non possiamo separarcene, non più almeno da quando abbiamo deciso di rispettare il patto» gli spiegò Yoongi e Jungkook si forzò a staccare gli occhi da Taehyung per porli su colui che parlava.

«E voi cosa avete?» chiese allora e lo vide subito allungare una mano davanti a sé, materializzandosi un lungo bastone, stretto nel suo palmo e conficcato appena nel terreno.

«Io, lo scettro d'aria» fece notare Yoongi, maneggiandolo delicatamente. Jungkook lo osservò curioso, era di un colore chiaro, e nelle estremità presentava delle decorazioni d'argento, così come la punta acuminata. Gli ricordava una lancia, una lancia molto elegante però «È stato intagliato da un legno proveniente da Avalon. Mi da dei poteri magici, taumaturgici»

𝘿𝙍𝘼𝙒𝙄𝙉𝙂 𝘿𝙊𝙒𝙉 𝙏𝙃𝙀 𝙈𝙊𝙊𝙉 // ᵗᵃᵉᵏᵒᵒᵏDove le storie prendono vita. Scoprilo ora