[𝐂𝐎𝐌𝐏𝐋𝐄𝐓𝐀] ⛔18+
1500. I roghi per condannare presunti streghe e stregoni incendiano in tutto il paese. Ma sempre e solo persone comuni vengono colpevolizzate. I veri protagonisti sono fin troppo potenti per essere acciuffati. Purtroppo Taehy...
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⚝
Jungkook anche quel giorno venne messo ai lavori forzati. Cavolo, non sopportava più di zappare quel terreno duro come una roccia. Come poteva pretendere di costruire una specie di orto, nella roccia più pura? In fondo lo sapeva, quello era solo un modo per sfiancarlo e punirlo per come si era comportato. Avrebbe mandato tutti a quel paese molto volentieri, eppure la paura di tornare dal suo capitano, senza aver concluso niente, gli faceva tremare le gambe più di quanto gliene facesse Taehyung. Dentro di sé sapeva quanto quel ragazzo fosse bravo, giusto nei modi, perché insomma, lo stava facendo dormire in casa, sul suo letto, gli permetteva di lavarsi, di mangiare adeguatamente e ci stava seriamente provando ad insegnargli qualcosa sulla magia. Probabilmente tutto quel lavorare era solo un modo di ripagare quella gentilezza.
Tralasciando il fatto che fosse immensamente stupito, di non essere stato cacciato due giorni prima. Taehyung sembrava incazzato, non aveva ben capito cosa lo stregone avesse visto in lui, ma era furioso. Non gli scollava gli occhi di dosso, lo guardava severamente e Jungkook sentiva la pelle bruciare sotto quello sguardo.
Alla domanda "Mi stai nascondendo qualcosa?", in quel momento beh, gli erano caduti tutti i piani, pensava di essere stato scoperto, vide già il piede di Taehyung schiantarsi contro il suo sedere per buttarlo fuori casa ed invece gli venne data un'ulteriore possibilità. Si chiese per quanto ancora lo avrebbe perdonato e sinceramente non capiva neanche il perché lo facesse.
Era conscio che si sarebbe meritato di essere preso a calci.
Ma una cosa l'aveva capita, quel mondo magico, che all'inizio appariva così spaventoso, misterioso, in realtà era più semplice del previsto. Se Taehyung stesse veramente dicendo la verità, allora era veramente tutto molto legato alla natura. E si stupì lui stesso quando improvvisamente lo colse la voglia di imparare quei trucchetti o anche di leggere l'aura, per quanto si fosse cagato sotto, era stato fichissimo. Voleva vedere le stesse cose di Taehyung, provare ad essere bravo come lui, ottenere quella infinita conoscenza sulle piante e sui loro benefici.
Certo, non si dimenticava di certo, il motivo per il quale era lì da lui. La missione ultima era quella di portarlo sul rogo ma nel frattempo avrebbe anche potuto imparare qualcosa.
Motivo per il quale si avvicinò a Taehyung, gli picchiettò una spalla con un dito, richiamando la sua attenzione. Lo stregone si girò, chiudendo il libro che aveva tra le mani, già stufo per quell'interruzione «Che vuoi?»
«Voglio sapere di più! Insegnami»
«Insegnami» ripeté girando gli occhi al cielo Taehyung «Non sto ancora sentendo la parolina magica»
«Ma io non so ancora niente di magia» borbottò il corvino, scrollando le spalle e Taehyung scosse la testa, non aveva proprio la voglia di mettersi a combattere con quel soggetto «A quanto pare non sai niente nemmeno di buona educazione»
«Cosa?» lo vide girarsi per andare via. Lo continuò a guardare ripetendosi in mente l'ultima frase, non capendo cosa l'altro intendesse e poi gli si accese la lampadina in testa «Insegnami per favore! Te ne sarei molto grato se lo facessi»
Taehyung avrebbe solo voluto zittirlo, tirandogli in faccia quel pesante libro che si rigirava tra le mani. Ma quando vide quel broncio infantile su quel finto visetto d'angelo, ritornò sui suoi passi «Entra dentro» gli fece cenno con la testa e Jungkook eseguì fin da subito. Taehyung gli fu dietro, con un passo piuttosto veloce, cosa che fece stranire il corvino che si ritrovò ad indietreggiare, fino a ritrovarsi con le spalle al muro «Che stai-»
«Seconda lezione» la mano dello stregone si impiantò sul muro, al lato della testa del corvino «Sai cos'è l'energia?» Jungkook si ritrovò a balbettare, quella stretta vicinanza lo agitava fin troppo «I-io, non» non riusciva nemmeno a mantenere lo sguardo fisso in quello di Taehyung che sembrava non lasciarlo per un attimo.
Percepì le unghie nere percorrergli un guancia, fino a scendere sotto il mento e spingerlo verso l'alto «L'energia è la materia grezza, priva di forma. È in movimento, è transitoria. Il potere è energia controllata, pronta all'uso» asserì seriamente aggiungendo subito dopo un «Devi guardarmi negli occhi»
Jungkook così fece e quando si immerse in quel celeste zaffiro, rilasciò l'aria dai polmoni e si ritrovò ad appoggiarsi con ogni singola parte del corpo al muro, come se l'essere sovrastato in quel modo gli risucchiasse ogni singola forza, lo rendeva debole «Dentro di te hai dei centri energetici, si chiamano Chakra. Sono sette» adesso che non abbassava più lo sguardo, gli lasciò andare il viso per agitare una mano sopra la testa «Il settimo: il chakra della corona» poi scese accarezzando il punto poco più in alto che separava le sopracciglia «Il sesto: il chakra della fronte; anche chiamato terzo occhio. È soprattutto grazie a quello se riesco a vedere la tua aura» avvolse poi il collo del corvino con il palmo della sua mano e lui sussultò, ma senza paura, era come se percepisse che non gli avrebbe fatto del male «Il quinto: Il chakra della gola» appoggiò la mano sul suo petto, percependo il battito cardiaco fin troppo veloce «Il quarto: il chakra del cuore» la fece scivolare in basso, sullo stomaco «Il terzo: il chakra del plesso solare»
Si chiese se fosse opportuno fare il passo successivo, chissà se quel ragazzino avesse già intuito dove si trovasse il prossimo punto energetico? Sorrise languido «Il secondo» sfiorò con i polpastrelli l'inguine e lo vide trattenere il fiato, aggrapparsi ai suoi fianchi ed involontariamente spingere impercettibilmente il bacino in avanti «Il chakra del centro sacrale» la mano non poté più scendere motivo per cui risalì e solo l'indice, graffiò dolcemente il collo, risalendo per il pomo d'Adamo e soffermandosi a sostenere il mento, così da non dargli via di fuga «Il primo: il chakra del centro della radice. Nei tuoi piedi»
Taehyung percepì il respiro spezzato dell'altro e notò un piccolo sorrisetto nascere ad un angolo della sua bocca «Il mio preferito è sicuramente il secondo» affermò sicuro di sé, ma con il petto che faceva su e giù, affannato, gli mancava il respiro e non sapeva neanche il perché. Lo stregone lo guardò ancora serio «Non giocare con il fuoco, zuccherino»
Le dita di Jungkook accarezzarono senza vergogna il collo di Taehyung, tracciando la linea dei suoi tatuaggi, per poi inoltrarsi al di sotto della camicia color panna e scoprirgli quasi del tutto una spalla «Vorrei proprio essere scottato in questo momento»
Taehyung sgranò gli occhi. Aspetta, cosa?
Angolo della parlantina:
Il prossimo capitolo →_→🤯🤯 Jungkook è impazzito o cosa? Vi starete chiedendo. Vi dico solo che quel birbante di Jimin c'entra con tutto ciò 🤭