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⚝

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 Si respirava un'aria carica di elettricità statica sebbene neanche una foglia sventolava dal ramo al quale era attaccata «State attenti, non distraetevi» gli occhi di Taehyung setacciavano attentamente tutto il confine del bosco di Serpenera, alla ricerca del minimo movimento che lo potesse allarmare. Yoongi continuava a stare al suo fianco, gli occhi assottigliati e pronto ad intervenire se ve ne fosse stato bisogno «Oh, non ne ho intenzione»

«Sì, ma non farti ulteriormente male» lo incalzò Hoseok. Erano andati anche loro, i famigli, sebbene non avrebbero potuto intervenire nello scontro, erano delle leggi magiche preimpostate, da chi? Non si sa. Ma al contempo ricordavano perfettamente che le loro capacità dovevano essere usate solo per la crescita personale del proprio padrone.

«Non è il momento di pensare a quello» ribatté Yoongi, cercando una posizione stabile e senza scaricare troppo peso sulla propria caviglia, così da non sentire ulteriore male «Seokjin, quel traditore» e questo pensiero era l'unico che continuava a frullargli nella testa. Ci aveva pensato molto e poi era giunto proprio a quella decisione, condividendo la sua opinione con gli altri. Seokjin possedeva il calice d'acqua e ciò avrebbe voluto dire: prevedere il futuro. Quell'uomo sapeva per forza tutto e Yoongi non poteva concepire il fatto che non avesse detto loro niente. Forse perché era segretamente alleato con Lalabel? Sembrava un'opzione più che plausibile.

«Dovremmo prima chiedergli spiegazioni» intervenne Jimin e Yoongi scosse la testa in disaccordo «A me sembra abbastanza ovvio l'accaduto»

«Yoongi» lo richiamò allora Taehyung «gli chiederemo il perché e lo ascolteremo» tutti avrebbero meritato delle seconde possibilità e loro non erano nessuno per impedire a Seokjin di spiegarsi e giustificare o almeno provare a giustificare le sue scelte. Lo schiocco della lingua di Yoongi si sentì dappertutto come se fosse stato amplificato «E se ce lo confermasse? Di averci tradito, intendo» 

«In quel caso...Agiremo com'è giusto che sia» ma non era di certo quello il momento di pensarci. Avrebbero dovuto darsi da fare per sconfiggere Lalabel. Erano in quattro sì, ma Jimin ed Hoseok, in quanto famigli, non avrebbero potuto combattere; Yoongi aveva difficoltà a muoversi e quindi l'unico a poter effettivamente far qualcosa era Taehyung. Per quello non avrebbero puntato sul combattimento ma possedevano un piano, non molto delineato, ma comunque funzionante. O almeno così speravano.

«C'è qualcosa che non va» dopo dieci minuti, fermi lì davanti, in quello spiazzo di pianura antecedente la foresta e non vedendo nessuno farsi avanti, Yoongi incominciava ad avere qualche sospetto.

«Arriverà, Yoongi, arriverà» lo rassicurò Taehyung, stringendo saldamente al di sotto del proprio mantello il libro di Abramelin, sperava potesse essere la soluzione a tutto.

𝘿𝙍𝘼𝙒𝙄𝙉𝙂 𝘿𝙊𝙒𝙉 𝙏𝙃𝙀 𝙈𝙊𝙊𝙉 // ᵗᵃᵉᵏᵒᵒᵏDove le storie prendono vita. Scoprilo ora