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⚝

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«Non lo so, non mi convince» Hoseok rimase qualche passo dietro agli altri, forse un segno involontario di protezione, per non esporsi troppo e guardava la foresta, diventare nera immediatamente, con gli alberi e la vegetazione farsi sempre più fitti. Il sole batteva su di loro, li illuminava, mentre nuvole nere incombevano su quel luogo di fronte, rendendolo solo più inquietante.

E quella forte inquietudine Jungkook la percepiva fortemente, tanto da sentire la pelle accapponarsi ed un brutto presentimento insediarsi nel suo petto «Facciamo sempre in tempo a tornare indietro» asserì rallentando il passo, fino a bloccarsi. 

Tutti fecero la stessa cosa, a cinquanta metri dal bosco di Serpenera, non era sicuro avvicinarsi ancora di più, almeno finché non fossero venuti a conoscenza di cosa vi fosse lì dentro «Non ci pensare nemmeno» ricevette fin da subito lo sguardo di disapprovazione di Taehyung. Insomma, avevano camminato e non poco per arrivare lì, non voleva che fosse fatica sprecata e sapeva che se in quella coltre buia vi fosse stata Lalabel, allora la donna non si sarebbe tirata indietro, non si sarebbe fatta scappare un'occasione del genere per contattarli.

«Lo sentite?» domandò Yoongi, ed una scarica di brividi gli percorse nuovamente la spina dorsale. Un sesto senso ben sviluppato da stregoni come lui, una premonizione, un segnale per dir loro di star lontani da quel luogo.

«Da brivido» e quella risposta se la sarebbe aspettata da uno dei suoi compagni non da Jungkook. Lo guardò con sospetto, un po' meravigliato «Lo percepisci anche tu?» gli chiese per esserne certo ed anche Taehyung sembrava essere piuttosto sorpreso, al contrario di Namjoon. Lui sembrava piuttosto tranquillo, era come se sapesse qualcosa su quel soldato, come se fosse un passo avanti agli altri.

«Sì, perché non dovrei?» scrollò le spalle Jungkook e gli occhi gli si trasformarono in due punti interrogativi nell'osservare i volti degli altri.

«Mhh» mugugnò Yoongi, riflettendo e girandosi a dedicare attenzione alla foresta.

«Non penso sia una risposta» borbottò sottovoce Jungkook, incrociando le braccia al petto sconsolato e lasciato lì a decadere nei suoi pensieri.

«Dovremmo chiamarla» asserì allora Taehyung, cercando  di creare un piano, lì su due piedi, dato che l'imprevedibilità della situazione, non avrebbe ammesso nessuno pensiero strutturato molto prima.

«E se non rispondesse?» esplicò i suoi dubbi Namjoon, stringendo la mantella attorno alle sue spalle, così da coprirsi bene dal freddo.

«Significherebbe che non è lei, che ci stessimo sbagliando e che allora potremmo entrare lì dentro e controllare a cuore più leggero» anche se tutto quell'insieme di sensazioni percepite, non avrebbero mai portato Taehyung a scandagliare quella foresta con una bassa attenzione, perché in ogni caso qualcosa c'era lì dentro, esisteva e non era un qualcosa di piccola portata.

𝘿𝙍𝘼𝙒𝙄𝙉𝙂 𝘿𝙊𝙒𝙉 𝙏𝙃𝙀 𝙈𝙊𝙊𝙉 // ᵗᵃᵉᵏᵒᵒᵏDove le storie prendono vita. Scoprilo ora