[𝐂𝐎𝐌𝐏𝐋𝐄𝐓𝐀] ⛔18+
1500. I roghi per condannare presunti streghe e stregoni incendiano in tutto il paese. Ma sempre e solo persone comuni vengono colpevolizzate. I veri protagonisti sono fin troppo potenti per essere acciuffati. Purtroppo Taehy...
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⚝
«Dannato gatto» Taehyung afferrò nervoso la prima cosa che gli capitò -un libro abbastanza pesante- e lo lanciò contro Jimin che però lo schivò abilmente, lasciandolo schiantarsi a terra «E dai non arrabbiarti»
Non arrabbiarsi? Cavolo, era furioso, lo aveva messo in una situazione così imbarazzante che Dio, avrebbe voluto prenderlo per la coda e tirargliela dolorosamente «Ma ti rendi conto di quello che hai fatto?»
Jimin si abbassò a raccogliere quel libro, fece finta di spolverarlo e lo strinse tra le braccia, mentre mise su un'espressione furbetta «Oh sì, ed è stato bellissimo» le guance di Taehyung si surriscaldarono, arrossendo improvvisamente «Lui era...Era-» indicò il letto dietro di lui, dove in quel momento Jungkook dormiva sogni tranquilli.
«Eccitato» affermò l'altro aiutandolo a concludere la frase e sorridendo felice nel vedere finalmente il suo stregone preferito, far trasparire nuove emozioni.
«Ma come ti è saltato in mente?» come aveva potuto mescolargli il pranzo con quella dannata pianta? Lo sapeva, aveva fatto male a chiedere a Seokjin di procurarglielo...Solo che in quel momento non avrebbe mai pensato che il suo famiglio potesse dare quell'afrodisiaco a Jungkook «Io volevo solo darvi un aiuto» borbottò andando ad appoggiare il tomo sulla scrivania.
«Aiuto? Che razza di aiuto sarebbe un afrodisiaco??» ed il secondo libro si liberò nell'aria, cadendo oltre la schiena di Jimin, che si torturò le dita, facendo finta di sentirsi in colpa. In realtà sapeva benissimo di aver fatto la scelta più giusta, quei due avevano bisogno di alcuni forti shock per sbloccarsi «Spingerlo tra le tue braccia, farvi innamorare e realizzare la profezia dell'universo»
Taehyung boccheggiò preso in contropiede «Sei- sei il famiglio più inutile del mondo, sappilo» Jimin sorrise sornione «Sì ti voglio bene anche io»
Mezz'ora prima
Taehyung percepì il respiro spezzato dell'altro e notò un piccolo sorrisetto nascere ad un angolo della sua bocca «Il mio preferito è sicuramente il secondo chakra» affermò sicuro di sé, ma con il petto che faceva su e giù, affannato, gli mancava il respiro e non sapeva neanche il perché. Lo stregone lo guardò ancora serio «Non giocare con il fuoco, zuccherino»
Le dita di Jungkook accarezzarono senza vergogna il collo di Taehyung, tracciando la linea dei suoi tatuaggi, per poi inoltrarsi al di sotto della camicia color panna e scoprirgli quasi del tutto una spalla «Vorrei proprio essere scottato in questo momento»
A Taehyung venne la pelle d'oca, pensando di non aver capito bene. Per la prima volta era lui quello rimasto bloccato, paralizzato, non sapeva che fare e poi, perché diavolo il corvino gli stava facendo scendere le brache dei pantaloni? «Che stai facendo?» trattenne il fiato quando sentì la mano fredda dell'altro entrargli al di sotto della camicia.
Jungkook avvicinò di scatto le labbra sul collo di Taehyung, lasciando un piccolo bacio, per poi seguire tutto il perimetro della sua lunghezza «Ho bisogno del tuo aiuto, voglio le tue mani, toccami ancora» e che ci crediate o no, Jungkook era anche abbastanza cosciente dentro di sé. Non sapeva perché stesse reagendo in quel modo, sentiva solo tutto il corpo bruciare ed una immensa voglia di quel ragazzo che lo teneva attaccato al muro.
Taehyung deglutì pesantemente, gli mise le mani sui fianchi per spostarlo ma non ne ebbe la forza «Se mi stai prendendo per il culo, ti rispedisco a casa direttamente» asserì, sentendo subito dopo l'altro piagnucolare «Ho caldo, spogliami per favore» gli prese una mano portandosela sul bottone dei pantaloni e Taehyung sgranò gli occhi ritraendola fin da subito «Ti voglio»
«Ma che ti sta prendendo?» sembrava impazzito, non era in lui, il Jungkook di tutti i giorni non si sarebbe mai comportato così. Venne fatto indietreggiare, ma non se ne accorse nemmeno, troppo impegnato a notare un Jimin che gli sorrideva malizioso seduto sul bordo del davanzale.
In un primo momento gli volle dire di ritrasformarsi, che se il corvino lo avesse visto sarebbero stati problemi. Ma Jimin fu più veloce e gli indicò un barattolo che teneva tra le mani. Gli mimò di averlo versato in una ciotola, di aver girato e che poi Jungkook se lo fosse mangiato.
Taehyung lo guardò allibito, avendo fin da subito riconosciuto cosa fosse «Gli hai dato i funghi afrodisiaci?!» sbottò prima di essere spinto dall'altro sul letto ed essere velocemente sovrastato da quel corpo muscoloso «Ti prego, non ce la faccio più»
Quella dannatissina voce supplicante, infilzò i timpani dello stregone, fottendogli la mente per un istante. I suoi occhi si impuntarono sulle labbra di Jungkook. Erano così vicine alle sue. Sentiva perfettamente il suo respiro accelerato. La sua pelle scottava anche al di sopra dei vestiti. Trattenne il fiato quando sentì l'eccitazione del corvino sbattere sopra la sua «Okay, senti, forse dovrem-»
Ma Jungkook pensò bene di tappargli la bocca con la sua. In quel momento Taehyung, perse il lume della ragione per un attimo. Le sue mani scattarono, afferrando meglio il volto del corvino e continuandoselo a tener stretto contro. Era così dannatamente irruento quel ragazzo mentre lo baciava. Non capiva se volesse dominarlo oppure farsi dominare. E se la pelle scottava, la lingua era incandescente. Taehyung sentiva la sua bocca andare a fuoco.
Rimase disteso sul letto, con i capelli spettinati ed il fiato accelerato quando Jungkook si tirò su sfilandosi la camicia e rimanendo a petto nudo. Diavolo che muscoli, fu la prima cosa che lo stregone pensò vedendolo adesso per bene.
Ma quella cosa stava andando troppo oltre, non potevano continuare, Jungkook non era in sé. E calcolando che il giorno dopo se ne sarebbe pentito, morendo di vergogna, allo stesso modo Taehyung non poteva proprio immaginarsi come poterlo affrontare poi.
Così appena i loro volti furono nuovamente vicini, Taehyung afferrò il suo collo «Mi dispiace, zuccherino» e premette per la seconda volta quella specifica vena, per poterlo fare svenire e fermarlo per un attimo.
Jungkook chiuse gli occhi, annullando ogni tipo di movimento e Taehyung pian piano lo adagiò steso al suo fianco.
Buttò fuori tutta l'aria dai polmoni, continuando a fissare il soffitto. Non poteva credere fosse successo veramente. Si coprì il volto con le mani, cercando di ristabilirsi e far passare quella maledetta erezione «Spero di ricordarmi ancora come si faccia l'ipnosi» sussurrò ma Jimin lo sentì alla perfezione.
«Vuoi farglielo dimenticare?» non era proprio un dimenticare, era più un posizionare il ricordo nella parte più remota del suo cervello. Solo lui o un altro stregone avrebbero potuto far risalire a galla quanto successo.