𖦹2𖦹

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BAKUGO POV

Che palleeeee

Sono disteso in malo modo sul letto, se si può chiamare così, a contemplare il soffitto pieno di crepe e ragnatele.

Ad un tratto la porta si spalanca, facendomi quasi cadere per lo spavento.

"È ora di cena" dice uno degli omoni che poco prima mi aveva trascinato fino alla cella.

Mi alzo e mi dirigo verso di lui.

Lui mi amanetta e, dopo altri lunghissimi e noiosi corridoi, mi porta davanti la porta della mensa.

"Prendi da mangiare e siediti a un tavolo. Guai se provi a scatenare risse" dice togliendo le manette e spingendomi dentro la stanza.

Questa è parecchio grande. Ci sono diversi tavoloni e di lato sono posizionate delle zone dove prendere il cibo e bevande.

Mi avvicino a uno di quei cosi che tengono il cibo e, poggiandolo in un vassoio sudicio, prendo quello che dovrebbe sembrare pollo e delle verdure.

Porto il tutto su un tavolo vuoto e mi siedo tranquillamente.

Inizio a mangiare l'obrobrio cercando in tutti i modi di non vomitarlo addosso alla prima persona che passa.

Ma che cazzo è sta roba?!

Manco quando andavo al liceo si mangiava così di merda

Continuo a mangiare immerso nei miei pensieri finché la grande porta si apre e sbucano tre figure.

Tutti i presenti abbassano lo sguardo e rimangono nel più totale silenzio a consumare la propria cena.

I tre vanno a prendere le cibarie e si avvicinano a me.

Uno ha i capelli che gli arrivano alle spalle di un azzurro morto e con varie cicatrici in viso. Il secondo ha i capelli corvini e scompigliati, con diverse bruciature violeacee sulle faccia e sulle braccia contornate da delle cose di ferro. L'ultimo li ha corti e mori e indossa una mascherina nera.

"Oh guardate qui, un nuovo arrivato!" afferma l'azzurrino scrutandomi da cima a fondo.
"Ma questo non è Katsuki Bakugo? Colui che afferma di essere il miglior criminale di Tokyo" dice il moro sedendosi davanti a me e ridendo leggermente.

Rimango impassibile e resto seduto composto.

Una mano si poggia sulla mia chioma bionda, tirandola con forza all'indietro e facendomi cadere a terra.

Mi arriva un calcio dritto sullo stomaco e per poco non vomitavo ciò che avevo appena mangiato.

Porto lo sguardo in alto trovando il corvino con una faccia indifferente mentre mi tira un altro calcio.

"Cosi impari a crederti il più forte e a rubarci il tavolo" dice con tono pacato e intimidatorio.

Con le poche forze rimaste mi alzo e, con fatica, gli tiro un pugno dritto in viso.

L'azzurrino e il moro mi afferrano da dietro mentre il corvino, col naso colante di sangue, si posiziona davanti a me.

Mi arriva un gancio dritto sullo zigomo e una ginocchiata sullo stomaco.

Porta poi la mano sul mio fianco e fa fuoriuscire delle piccole fiamme blu.

Poggia il palmo su di esso e comincia a bruciare la maglietta e poi la mia pelle.

Chiudo gli occhi e digrigno i denti per non gridare dal dolore.

Lui continua aumentando la temperatura e stringendo con forza il fianco.

Ad un tratto smette e io riapro gli occhi a fatica.

Una guardia dai lunghi capelli rossi lo aveva tolto da me e ora lo sta amanettando.

Gli altri due, dietro di me, si staccano e io cado a terra privo di sensi.

L'unica cosa che mi ricordavo, prima di svenire, erano i suoi occhi cremisi puntati su di me.

***Spazio autrice***
Buonsalve<3
Ecco a voi anche il secondo capitolo (sì lo so è cortissimo e fa schifo, ma i prossimi sono più belli ve lo prometto)

Spero che la storia vi stia piacendo e nulla ci si becca al prossimo capitolo :)
Buona vita<3

Criminal Love {kiribaku}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora