𖦹11𖦹

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KIRISHIMA POV

Sono in piedi al centro del mio studio, totalmente congelato.

Non riesco a credere che sia stato davvero Katsuki.

Non voglio credere che sia stato davvero Katsuki.

Mi incammino verso la porta per andare da lui, ma le gambe mi tremano e cado in ginocchio a terra.

Poggio la schiena contro la porta e mi siedo sul pavimento freddo.

"Perché me l'hai detto adesso? Stava andando tutto bene. Perché Kastuki? PERCHÉ, PERCHÉ, PERCHÉ?!" inizio a gridare stringendo con forza i miei capelli e poggiando la fronte sulle ginocchia.

Mi mordo il labbro inferiore e cerco in tutti i modi di ricacciare indietro le lacrime.

Fanculo a tutto

Comincio a piangere come un bambino, cercando però di fare più silenzio possibile.

È tutta colpa tua bastardo

È colpa tua se sono diventato questo

È colpa tua se ho allontanato la persona che più amo

È solo colpa tua se sono venuto al mondo

Ti odio padre

Ti odio ti odio ti odio ti odio ti odio...

Cerco di asciugarmi le lacrime con la manica della divisa e mi alzo.

Mi siedo alla mia postazione e cerco di concentrarmi sul lavoro.

Il mio sguardo però cade sulla sedia davanti a me, dove era seduto il biondo, adesso vuota.

Sospiro e scuoto la testa.

Prendo la pila di fascicoli da sistemare e l'abbandono sopra lo schedario a lato.

Non sono per niente in vena di lavorare.

Mi alzo, esco dalla stanza e mi dirigo dall'unica persona che mi avrebbe potuto aiutare in un momento come questo.

Cammino per qualche corridoio finché raggiungo l'infermeria.

Busso alla porta e aspetto che la ragazza rosa mi risponda.

"Avanti" sento dire dall'interno della stanza.

Apro la porta ed entro, trovando la mia cara Mina sistemare alcune medicine in vari contenitori.

"Hey, che è successo?" mi chiede avvicinandosi e abracciandomi.

Mi stringo a lei e cerco in tutti i modi di non piangere ancora.

Quanto sono poco virile...

"Shhh tranquillo Eiji, adesso ci sediamo e con calma mi spieghi tutto, okay?" dice con voce calma e prendendomi il viso fra le mani.

Annuisco in silenzio e mi siedo sul lettino attaccato alla parete.

Lei si siede accanto a me e mi tiene stretta la mano.

"P-perchè è stato Katsuki e non qualcun'altro? Perché mi s-sono innamorato proprio di lui? Perc-" inizio a chiedere a raffica con la voce leggermente interrotta dai singhiozzi.
"Hey hey hey, una domanda per volta" mi interrompe accarezzando il dorso della mia mano.

Rido appena e sospiro.

"Katsuki mi ha detto che è stato lui a uccidere mia madre" affermo con lo sguardo basso.

Rimane in silenzio e sul suo volto compare un espressione mista tra la tristezza e stupore.

Lei sa quanto era importante per me trovare chi fosse stato.

Ho speso ore su ore a studiare i fascicoli dei carcerati per trovare qualche indizio, ma niente.

"Perché non me l'ha detto fin da subito?" domando voltando lo sguardo verso di lei.

Ci pensa su per qualche secondo, non sapendo come rispondere alla mia domanda.

"Forse non voleva perderti..." dice a voce bassa.
"E me lo viene a dire proprio quando mi dichiaro a lui!" sbraito stringendo i pugni.

Si zittisce e riporta lo sguardo verso il basso.

"Scusami, non volevo urlarti contro. Voglio solo sistemare questa faccenda il prima possibile" sospiro stringendo nervosamente il mio avambraccio.

Porta gli occhi dorati sui miei cremisi e rimane ancora in silenzio.

"Se lo ami davvero va da lui. Ormai il passato è passato e sappiamo bene entrambi che la colpa non è sua ma di quel bastardo" afferma poggiando la mano sul mio braccio e accarezzandolo.

Sospiro e sorrido appena.

"Hai ragione" affermo accennando un sorriso.
"E beh...per la seconda domanda non posso darti io una risposta, te l'ho già detto mille volte che il cuore non si comanda" dice sorridendo a 32 denti.

Questa frase me l'ha detta quando ho fatto coming out.

Continuavo a pensare di essere sbagliato e che ero solo un errore...ma in realtà questo era quello che mi diceva mio padre e finii per pensare che fosse vero.

"Dai vai dal tuo uomo e non azzardarti a perderlo" dice dandomi una pacca sulla spalla per motivarmi.

Come farei senza di te

"Va bene, vado" rispondo alzandomi dal lettino e dirigendomi alla porta.

Prima di uscire mi volto verso la ragazza.

"Grazie per tutto, Mina" dico sorridendo.

Ricambia il sorriso e mi saluta muovendo la mano.

"Di nulla Eiji. Ti voglio bene"
"Anche io" rispondo prima di uscire dalla stanza e dirigermi verso la mensa.

***Spazio autrice***
Buonsalveeee<3
Lo so è corto e fa schifo ma i prossimi sono molto meglio giuro (lo so che continuo a giurarlo ma poi non è vero, vabbè sti cazzi :D)

Come sempre spero vi sia piaciuto lo stesso e ci si becca al prossimo!
Buona vita<3

Criminal Love {kiribaku}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora