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BAKUGO POV

È passata una settimana e tutto sta andando per il meglio.

La relazione con Eijiro procede a meraviglia, sono riuscito a trovare lavoro come insegnante di pugilato in quella palestra, sto imparando l'inglese ma, cosa più importante, suo padre non ci ha a più rotto i coglioni.

Mi metto il borsone in spalla, esco di casa e mi incammino per andare al lavoro. Da casa nostra alla palestra sono tipo 20 minuti a piedi.

Eijiro è già andato circa 10 minuti fa all'asilo e mi ha detto che mi porterà a casa una sorpresa.

Se torna a casa con un marmocchio non vedrà mai più il mio culo.

Cammino per un altro po', con gli auricolari alle orecchie e la musica rock sparata al massimo volume, fino a raggiungere la palestra.

Apro la porta ed entro nell'edificio.

"Buongiorno Bakugo!" mi saluta la mia allieva preferita.
"Ciao Kendo" la saluto con un gesto della mano "vado a cambiarmi, te intanto vai a riscaldarti"

La ragazza annuiesce e corre verso la stanza per l'allenamento.

Mi incammino verso gli spogliatoi e mi chiudo la porta alle spalle.

Poggio il borsone sulla panchina e mi tolgo la maglia, mettendomi una canotta nera e, al posto dei jeans, dei pantaloncini sempre neri.

Prendo il rotolo di bende e inizio a srotolarlo.

Ad un tratto la porta di apre e, dentro lo spogliatoio, si aggiunge la presenza di un'altro ragazzo.

E ma porca troia

"Oh, ma guarda un po' chi c'è qui!" esclama il rompicoglioni.
"Non iniziare fin da subito a scassare i maroni Monoma" dico minaccioso avvolgendomi le bende sulle nocche.

Il ragazzo poggia la sua borsa sulla panchina davanti la mia e si siede.

"Come va con il tuo fidanzatino?" domanda dopo un po' guardandomi con i suoi orribili occhi azzurri.
"Uno: come cazzo fai a sapere che sto con lui? e due: non sono cazzi" rispondo facendo un nodo alla benda.

Ride in modo spastico per poi rispondere.

"Mercoledì ho visto la sua macchina parcheggiata qua fuori, sono uscito dalla palestra e vi ho visto limonare là dentro" spiega tranquillo continuando a guardarmi.

Non rispondo e afferro il borsone, dirigendomi verso la porta per uscire.

"Sono stato il suo secondo ragazzo, è per questo che so il giapponese" dice a un tratto.

Mi blocco con la mano sulla maniglia e sospiro.

"Non mi interessa" rispondo uscendo dallo spogliatoi.

Fanculo

Cammino incazzato fino alla stanza per fare lezione alla ragazza.

La trovo mentre tira qualche pugno contro un sacco da box.

"Rilassa le spalle e stai più morbida con la schiena" la riprendo con un inglese un po' impacciato e poggiando il borsone a terra.

Lei annuisce seria e ricomincia.

{Skip time}

Esco dalla palestra e torno a casa a piedi.

Apro la porta della villetta e poggio il borsone all'entrata.

"Bentornato amore!" sento gridare dal piano di sopra.
"Ti ho già detto di non chiamarmi «amore», coglione!" sbraito in risposta salendo le scale.

Criminal Love {kiribaku}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora