𖦹30𖦹

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BAKUGO POV

Non sentendo più il calore di Eijiro di fianco a me, provo a tastare con la mano di fianco a me però non trovandolo.

Mugolo seccato, mi stropiccio un occhio e noto che la mocciosa è appiccicata a me.

"Buongiorno piccolo" mi saluta lui avvicinandosi e lasciandomi un bacio sulla fronte.
"Mmh, giorno" ricambio mettendomi seduto e prendendo la mocciosa in braccio.

Mi scompiglia i capelli e accarezza con delicatezza la guancia della bestiola fra le mie braccia.

"Ha dormito come un sasso, perfortuna non è successo niente come ieri sera" afferma sorridendo appena.

Mi alzo, mi cambio velocemente mentre lui cambia la bimba e andiamo a fare colazione.

"Che ne dici se ti accompagniamo alla palestra e poi noi andiamo all'asilo?" propone afferrando la sua brioche al cioccolato.
"Va bene" rispondo tenendo in un braccio la marmocchia e nell'altra mano la tazza di caffè nero.

Srride e guarda l'ora dall'orologio sul suo polso.

"Dobbiamo sbrigarci sennò non ce la facciamo ad arrivare in tempo"

Annuisco e bevo un paio di sorsi del mio amato caffè.

Finiamo di mangiare velocemente e scappiamo fuori casa, io non prima di aver afferrato il mio borsone.

"Stasera ti va di mangiare fuori?" chiede tenendo la bimba sulle spalle.
"Okay" rispondo semplicemente guardando verso il basso.
"Hai qualche preferenza?" domanda camminando un po' più velocemente.
"Mmh no, scegli te"

Mi guarda per qualche secondo in silenzio e poi volta lo sguardo in avanti.

"C'è qualcosa che non va?" chiede con un filo di preoccupazione.
"Eh?...oh, no no tranquillo" borbotto continuando a tenere lo sguardo basso.

In realtà, da quando mi sono svegliato, ho un brutto, anzi, bruttissimo presentimento, ma non so perché e per cosa

"Papà Suki ha la bua?" sento dire da una voce timida e dolce.

Volto le testa di scatto e vedo Eijiro trattenere le risate, totalmente rosso in viso.

Sospiro cercando di trattenermi dal sbraitare addosso alla mocciosa.

"Sto bene e non chiamarmi papà" dico cercando di tenere il tono calmo.
"Perché non può chiamarti così quando tu lo fai sempre con me?" ribatte il rosso con voce roca.

Sgrano gli occhi e stringo i pugni.

"Stai zitto cazzo!" sbraito rabbioso contro di lui totalmente rosso in viso.

Il rosso ride e accarezza la gambina della bimba.

"Cazzo..." ripete lei facendoci bloccare sul posto.

Io e lui ci scambiamo uno sguardo totalmente impanicati.

"Piccola, non devi dire quella parola" dice prendendola e mettendola davanti il suo viso.
"Perché?" domanda curiosa.
"Perché no" rispondo semplicemente.
"Perché no?"
"Perché no è no"
"Perché no è no?"
"Perch-"

Il rosso tossisce per richiamare l'attenzione e io mi zittisco.

"Siamo arrivati. Eri non dire mai più quella parola mentre con te faccio i conti stasera" dice guardandomi intensamente negli occhi "buon lavoro!" esclama poi sorridendo e girandosi dall'altra parte per raggiungere l'asilo.

Rimango imbambolato per qualche altro secondo per poi scuotere la testa ed entrare nella palestra.

"Ciao Kendo" saluto la ragazza dai capelli arancioni mentre mi aspetta seduta su una sedia all'entrata.
"Buongiorno Bakugo" ricambia lei alzandosi e facendo un piccolo inchino.
"Iniziamo subito forza" dico secco andando nella stanza per l'allenamento seguito da lei.

Criminal Love {kiribaku}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora