𖦹3𖦹

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BAKUGO POV

Mi sveglio sopra un lettino molto più comodo del letto nella mia cella perfortuna.

Porto lo sguardo davanti a me, trovando una ragazza dai capelli e pelle rosa che mi disinfetta la bruciatura sul fianco.

"Oh, ti sei svegliato finalmente" dice lei puntando gli occhi dorati su di me.
"Dove sono?" domando guardandomi intorno spaesato.
"Sei in infermieria, ti sei messo contro proprio con le persone sbagliate caro mio" spiega lei tranquilla.

Sospiro e aspetto che mi curi le ferite.

Ad un tratto qualcuno bussa con forza, facendo alzare il capo della rosa.

"Avanti" dice lei tenendo lo sguardo sulla porta.

Questa viene aperta e si scopre la figura della guardia che aveva fermato il corvino.

Quello dai lunghi capelli rossi e gli occhi del medesimo colore.

Madonna santa...

Non mi ero accorto di quanto fosse figo

Mi farei fare di tutto da lui

"Li ho messi tutti e tre in cella, non erano feriti" afferma lui avvicinandosi alla ragazza.
"Bene, allora finisco di curare lui" risponde riportando lo sguardo sul mio fianco e continuando a sistemarlo.

Il rosso mi tira un occhiata e poi riporta lo sguardo su di lei.

"Lo porto io in cella, ma prima lo voglio nel mio ufficio" dice con tono autoritario facendomi gelare il sangue.

Deglutisco a vuoto e abbasso il capo.

"Okay fatto! Domani vengo alla tua cella e ti curo ancora questa brutta bruciatura" afferma la rosa alzandosi e mettendo apposto tutto ciò che aveva usato.

Scendo dal lettino e il rosso si piazza davanti a me.

"Girati e mani dietro la schiena" ordina con il suo tono autoritario.

Solo io sto pensando male?

Eseguo come un cagnolino e lascio che mi amanetti.

"Andiamo" dice secco varcando la soglia della stanza con me di fianco.

Lo seguo diligente finché si ferma davanti una porta.

"Kirishima Eijiro" leggo mentalmente dalla targa appesa.

Lui la apre e mi invita ad entrare, togliendomi poi le manette.

"Siediti" ordina chiudendosi la porta alle spalle.

Faccio come detto, sedendomi sulla sedia di pelle nera davanti alla scrivania.

Si dirige davanti uno schedario prendendo, dopo una breve ricerca, un fascicolo e poggiandolo sul ripiano.

Si siede davanti a me e incomincia a sfogliare con cautela le pagine del fascicolo preso.

"Nome: Bakugo Katsuki, data di nascita: 20 aprile, età: 23 anni, altezza: 182 centimetri, luogo di nascita: Tokyo, quirk: distruzione esplosiva" legge ad alta voce.

Alza lo sguardo e lo porta su di me.

"Sei giovane, dovresti goderti la vita invece di buttarla al cesso in questo modo" dice continuando a guardarmi negli occhi.

Ricambio l'occhiataccia e digrigno i denti.

"Non sono cazzi tuoi e poi neanche tu sei tanto vecchio, idiota" controbatto rabbioso.
"Uno: modera il linguaggio e due: ho 26 anni" afferma alzando le dita ad ogni punto che dice.

Ringhio e abbasso lo sguardo.

Continua a sfogliare il fascicolo in silenzio, ogni tanto dandomi un'occhiata.

"Arrestato per omicidio, furto d'auto, rapina aggravata, stupro, ricatto e istigazione al suicidio" legge ad alta voce e puntando gli occhi cremisi su di me "ah però, tombola!" ribatte poi sarcastico.

Giro di lato la testa e sbuffo, ormai stufo della situazione.

Da un ultima sfogliata e poi chiude il fascicolo, rimettendolo al proprio posto.

"Bene Bakugo, adesso torniamo alla tua cella" dice lui avviandosi verso la porta.

Ma col cazzo che eseguo i tuoi ordini

"No" rispondo secco.

Volta lo sguardo verso di me e inizia a ridere.

"Certo certo, su muoviti" dice cercando di trattenere le risate.
"Ho detto di no" ripeto seccato.

Si blocca e serra la mascella.

Con qualche falcata si avvicina a uno sputo da me e mi fissa intensamente negli occhi.

"Ho detto: torniamo alla tua cella" dice con tono autoritario.
"No, col cazzo" rispondo ricambiando l'occhiata.

Lui ringhia e mi sbatte contro la parete.

"Tu ora te ne torni in quella cazzo di cella, capito?" dice poggiando le mani ai lati del mio viso lasciandomi in bella vista i suoi bicipiti.

Cazzo se mi sto eccitando

"Non posso restare qua un altro po'?~" chiedo poggiando una mano sul suo petto e accarezzandolo "stare in cella da solo mi annoia"

Rimane impassibile, continuando a guardarmi storto.

"Non mi interessa se ti annoi, tu adesso ci torni prima che ti trascini con la forza" ribatte con tono severo.

Okay daddy faccio il bravo giuro

Mi arrendo e si toglie da davanti me, rimettendomi le manette anti-quirk.

Usciamo dalla stanza e ci dirigiamo davanti la mia meravigliosa cella.

Apre la porta, con un mazzo di chiavi preso dalla tasca, e io entro andando a sedermi sul letto in silenzio.

"Vedi di non cacciarti in altri guai, non ti parerò il culo per sempre" afferma chiudendo la porta e andandosene.

Agh, sono un emerito coglione

Era logico che non ci sarebbe cascato, chissà quanti ci avranno già provato?!

È un figo della madonna, chi non ci proverebbe con lui?!

Mi distendo a peso morto sul letto e mi copro con le coperte, per poi addormentarmi stremato.

***Spazio autrice***
Buonsalve<3
Lo so non è un capitolo lunghissimo, chiedo perdono ;-;

Cmq amettiamolo: Kirishima è un perfetto big daddy.

Come sempre spero che il capitolo vi sia piaciuto e nulla :)
Buona vita<3

Criminal Love {kiribaku}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora