KIRISHIMA POV
Che cazzo ci fa lui qui?!
Esco dalla sala da pranzo e vado all'entrata di casa.
Lì trovo il bastardo mentre batte nervosamente il piede a terra e guarda l'ora dall'orologio.
Alza lo sguardo e lo porta su di me.
"Eijiro! Ma guarda come sei cresciuto, ora sì che sei un vero uomo!" dice sorridendo e scompigliandomi i capelli.
"Cosa ci fai qui? Non dovresti essere al lavoro" domando spostandomi di lato.
"Potrei farti la stessa domanda" ribatte indietreggiando.Rimango in silenzio e lo guardo con sguardo di sfida.
"Semplicemente ho finito prima e, per rilassarmi un po', sono tornato nella mia villetta. Non pensavo che avrei trovato un ospite"
Annuisco e sbuffo.
"Te invece?" domanda e io continuo a guararlo storto.
"Ho chiuso con il Giappone. Adesso mi troverò un lavoro qui e, appena riesco, andrò a vivere in una casa tutta mia così tu non romperai più le palle" rispondo secco incrociando le braccia al petto.Mi guarda leggermente dubbiso e sposta lo sguardo intorno a se.
"Vedo che non sei da solo" afferma indicando con lo sguardo il paio di scarpe di Katsuki.
"Sì e tu ci devi stare alla larga" rispondo secco guardandolo negli occhi.
"Non dirmi che ti sei portato un altro ragazzo. Quante volte ti ho detto che non è virile ciò che fai!" ribatte sospirando.Stringo i pugni e digrigno i denti.
"E quante volte ti ho detto che è una cosa normalissima e che non puoi decidere la mia vita!" ribatto incazzato nero.
L'uomo dai capelli neri sospira e si incammina verso la sala da pranzo.
Merda
"Dove cazzo stai andando?! Non ti ho dato neanche il permesso per entrare!" sbraito seguendolo.
"Questa è casa mia, sei tu che sei entrato e insediato come un parassita!" ribatte varcando la soglia della stanza.Lo inseguo e mi avvicino a lui.
Lo trovo immobile mentre fissa storto Katsuki e, quest'ultimo, ricambia lo sguardo, alzandosi poi da tavola.
Mi affianco al biondo prima che salti addosso all'uomo e gli accarezzo delicatamente la schiena.
"Ah però, non pensavo che adesso te la facevi anche con i criminali Eijiro, soprattutto con colui che ha ucciso tua madre" dice il corvino spezzando il silenzio.
Vedo Katsuki ringhiare così, prima che cominci a sbraitare di tutto e di più, poggio una mano sulla sua spalla e lui si trattiene.
"Quindi, collegando il tutto: sei evaso dal carcere assieme a uno dei criminali più famosi di Tokyo nonché il tuo nuovo fidanzatino e, come se non bastasse, sei scappato dal Giappone" continua lui "cosa devo fare con te?"
"Stai zitto bastardo" interviene serio il biondo.L'uomo volta lo sguardo verso di lui e serra la mascella.
"Katsuki Bakugo, vero? Non sai per quanto ti ho dato la caccia" afferma avvicinandosi a lui.
"E tu non sai quanto ho goduto nell'uccidere e stuprare tua moglie" risponde ghignando.Si zittisce e digrigna i denti.
"Tch, arrogante proprio come la madre eh" ribatte sorridendo quando pronuncia la madre del biondo.
"Stai un po' zitto, brutto figlio di puttana. Se non l'avessi licenziata la tua cara mogliettina sarebbe ancora viva a farti tutte le seghe del mondo e tutti saremmo felici" risponde stringendo i pugni.L'uomo lo guarda storto, ma poi sulle sua labbra compare un ghigno.
"Almeno io ho le donne che me le fanno e non me lo faccio mettere in culo a contrario tuo" continua lui con tono di sfida.
Dai palmi di Katsuki comincia a fuoriuscire del fumo e delle piccole esplosioni così, prima che possa far esplodere tutto, indurisco la mano e afferro la sua.
Non si scompone e continua a guardare male l'uomo.
"Va bene ho capito, non sono il benvenuto. Eijiro ti lascio la villa, tanto ho altre due case dove posso stare. Pago io le bollette tranquillo. La macchina ce l'hai quindi stammi bene figliolo" dice girandosi e uscendo dalla sala da pranzo per andare fuori di casa.
Appena sento la porta chiudersi mi siedo a tavola e sospiro.
"Scusa per quello che ho detto su tua madre, non era mia intenzione offenderla, volevo solo farla pagare a quello stronzo" dice a bassa voce il biondo e sedendosi accanto a me.
Si sta davvero scusando?!
"Fa niente, tranquillo"
Abbassa lo sguardo e sospira.
"Mi avevi detto che quando saremmo arrivati qui mi avresti spiegato tutto" continua con tono pacato.
Porto lo sguardo su di lui e lui fa lo stesso, facendo così incrociare i nostri occhi cremisi.
"Come ben sai mio padre è un famosa guardia militare che ha lavorato per anni nei carceri più pericolosi.
Un giorno è stato chiamato per andare in un carcere in America e lì ha conosciuto mia madre che faceva l'infermiera. Poi sono nato io, l'errore di turno, e i miei sono andati in crisi. Lui doveva tornare in Giappone, ma non voleva lasciarla da sola con me e lei non poteva andare con lui. Alla fine restai in America per ben 13 anni finché decisero di portarmi in Giappone per continuare la scuola e prendere le orme di mio padre.
Alle medie conobbi Mina e diventò la mia migliore amica. Lui era felice che avessi trovato una ragazza così bella e gentile come amica e fece di tutto per farci mettere insieme, ma non sapeva che sono gay. Feci coming out e ovviamente me ne disse di tutti i colori mentre, mia madre, rimase in silenzio tutto il tempo, annuendo sottomessa alle sue affermazioni.
Arrivarono i 17 anni circa e ci fu la notizia che mia madre fosse stata uccisa da un criminale di Tokyo. Mio padre si incazzò davvero tanto e cominciò a dirmi che dovevo assolutamente entrare a lavorare in carcere con lui per trovarti e rinchiuderti in cella. Io in realtà ho sempre avuto il sogno di lavorare con i bambini, magari come insegante d'asilo ma, ovviamente, lui diceva che non era virile e solo le donne dovevano occuparsi dei bimbi. Fu un periodo davvero terribile.
A 18 anni me ne andai di casa e andai ad abitare da Mina, poi inizia a lavorare in quel carcere. Lì conobbi Denki e Sero e scoprii che anche lei lavora lì, poi ti arrestarono ed eccoci qua" racconto pacato guardando il biondo "questa è più o meno la mia vita. Se hai qualche domanda chiedimi pure"Katsuki rimane in silenzio, guardando verso il basso.
"Andiamo a dormire, domani vado a cercare un lavoro per mettere qualcosa in tasca" affermo alzandomi da tavola.
Il biondo rimane seduto con lo sguardo basso.
Mi avvicino e lo abbraccio da dietro.
"P-perché l'ha licenziata? Non penso che facesse male il suo lavoro, e-era una bravissima cuoca" dice lui con la voce tremante.
Sospiro e gli lascio un bacio sulla tempia.
"Questo non lo so Suki. Stai tranquillo, ci sono io adesso e lei ti sta guardando dall'alto, fatti coraggio e andiamo avanti con la nostra vita, intesi?"
Annuisce così mi stacco, gli prendo la mano e lo porto in camera da letto.
***Spazio autrice***
Hi<3
Anche questo capitolo è abbastanza lungo e decente.Si è scoperto finalmente anche del passato di Eijiro :')
Spero che il capitolo vi sia piaciuto e come sempre,
Buona vita a tutti<3
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Criminal Love {kiribaku}
FanfictionKatsuki Bakugo, uno dei criminali più famosi e bravi di Tokyo, viene finalmente arrestato e rinchiuso in carcere. Qui verrà a conoscenza dell'affascinante guardia Eijiro Kirishima che si mostra duro ed inflessibile, ma in realtà è totalmente l'oppos...