Capitolo 37

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Ph: "Maggie Jackson è pura di cuore, l'ho capito quando l'ho incontrata dopo la guerra contro Crono, stavate decidendo dove collocare le varie case per i figli degli dei minori"

Flashback

La vidi, era seduta come al solito sulla riva del fiume, avevo sentito quanto l'acqua la facesse stare bene e mi stupivo di quanto Poseidone aspettasse a riconoscerla, era palese che fosse sua figlia, e sembrava che nessuno se ne rendesse conto. Rimasi un po' ad osservarla, gli occhi che analizzavano il cielo con le nuvole che prendevano forme diverse bianche come il latte, esse si riflettevano sull'acqua del fiume creando un gioco di colori e riflessi con la corrente. Sembrava che stesse ascoltando una musica tutta sua perché muoveva la testa a tempo e con le labbra diceva qualche parole senza però emettere alcun suono, mentre guardava il cielo ogni tanto abbassava lo sguardo su un blocchetto da disegno che aveva appoggiato sulle gambe e disegnava assorta qualcosa che da lontano non riuscii a distinguere, ma che da vicino realizzai fosse il volto di un ragazzo, un bellissimo ragazzo a dire la verità. Mi sedetti vicino a lei e cominciammo a parlare:

Ph: "Tu devi essere Maggie"

M: "Margaret Jude Jackson in persona, lei è la dea Philotes non è vero?"

Ph: "Da che cosa lo hai capito?"

M: "Sono sempre stata affascinata dagli dei minori e per un certo periodo ho creduto di essere sua figlia, ma visto che lei i suoi figli li riconosce sempre ho pensato di essermi sbagliata"

Ph: "No Maggie, non sei mia figlia, ma sarei stata molto orgogliosa di essere tua madre"

M: "E perché? Non sono migliore di tanti altri se il mio genitore divino continua a non riconoscermi"

Ph: "Non dire così Maggie, tu sei speciale e quando chi di dovere ti riconoscerà lo saprai anche tu"

M: "Grazie Philotes, ma non credo che questo succederà"

Ph: "Perché mai pensi questo?"

M: "Perché non capisco come mai io sia ancora disconosciuta, sono passati anni, ho perso l'amore della mia vita, ho rischiato di morire, di non vedere più mio fratello e ho come la sensazione che non sia finita qui"

Ph: "Maggie voglio dirti una cosa, sappi che per quanto amassi Luke non è l'unico amore che avrai"

M: "Può anche darsi, ma io non lo voglio"

Ph: "Non essere così dura con te stessa Maggie, Luke ti amava se questo ti può aiutare"

M: "Sì, mi amava, ma come una sorella, io lo avrei voluto come qualcosa di più, ancora oggi lo disegno, perché non voglio dimenticarmi com'era"

Ph: "Quindi questo ragazzo è lui?"chiesi indicando il disegno

M: "Sì, questo è Luke, penso sia uno dei disegni migliori che io abbia mia fatto, ma non rende come l'originale, non voglio dimenticarmi com'era e quindi continuo a disegnarlo"

Ph: "Hai una foto?"

M: "Sì" Maggie tirò fuori da una borsa che prima non avevo visto un album di foto, iniziò a sfogliarlo e si fermò su una coppia di queste: in entrambe c'erano lei e un ragazzo, nella prima lei aveva i capelli più lunghi, fino a sotto al seno, raccolti in due trecce all'olandese, gli occhi le brillavano, indossava la maglia del campo mezzosangue e la collana con le perle per gli anni che aveva passato lí in estate, sulle sue spalle era appoggiato il braccio del ragazzo, esattamente quello del disegno: era vestito come Maggie era biondo con gli occhi azzurri quasi blu che riflettevano una gioa palpabile e una cicatrice a solcargli un lato del viso a formare un segno che lo contraddistingueva da tutti gli altri, non sorrideva, o per lo meno non come Maggie, aveva un piccolo accenno di un sorriso come se non si fidasse a mostrare al mondo quella felicità che però sentivo chiaramente che stava provando. Nella seconda invece Maggie aveva i capelli sciolti, sempre più lunghi di quanto li avesse adesso e indossava un vestito con una stampa a fiori con ai piedi un paio di sandali in pelle, anche Luke non indossava la maglia del campo ma una semplice blu a maniche corte, un paio di jeans e delle Adidas bianche. In questo caso Maggie era seduta in braccio a Luke e si stavano teneramente abbracciando, l'amore che li legava era palpabile, gli occhi della ragazza però erano velati da alcune lacrime come se sapesse che lo avrebbe perso.

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