Capitolo 3

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Draco

Dopo la guerra ero tornato a casa al Manor, con ben poche aspettative di un'estate normale, sapevo benissimo che mi avrebbero processato in quanto mangiamorte, e che forse sarei finito ad Azkaban. Ringraziando il cielo non fu così. Gli auror presero solo mio padre e graziarono mia madre ed io in quanto obbligati a prendere parte alla schiera di Voldemort. Quella era la verità, io non avevo mai appoggiato le idee di quello squilibrato senza naso, esattamente come mia madre, però ero stato costretto a diventare mangiamorte. Dopo il processo a mio padre e la sua condanna al bacio dei dissennatori, mia madre decise di andare a vivere in una delle case che possediamo in Scozia, ma non prima di avermi fatto promette di finire la scuola. Una volta trasferitasi lì era solita mandarmi una lettera a settimana per sincerarsi che andasse tutto bene. Così ne approfittai per organizzare feste magnifiche lungo tutto il corso dell'estate. Volevo svagarmi visto il periodo pensante che avevo passato, come se la gurrra di per sè non fosse stata già abbastanza. La cosa che più mi colpì fu la presenza della Granger ad una di esse. Non ci badai molto, pensavo volesse semplicemente rilassarsi e passare un po' di tempo lontano da quel verme del suo fidanzato, insomma se c'è una persona che odio è proprio Weasley, che persona senza un minimo di spina dorsale, sua sorella almeno ha coraggio da vendere, ma lui non solo è un piccolo parassita, ma è anche stupido come pochi, sarà caduto dal seggiolino da piccolo per essere così senza neuroni. La Granger si era fatta davvero bella e in quell'anno dove potevo lasciar stare gli ideali di mio padre non vedevo il perché non poterci provare, anche soltnto per avere un'amica visto che sta con quel rosso. Durante l'estate non ero stato con molte ragazze, avevo imparato che da ubriaco non ne vale la pena, avrei voluto passare i giorni con la mia migliore amica, ma, come al solito, era andata in America per ragioni che si ostinava a nascondermi.

Ormai ero sul treno per la scuola, volevo dormire e non appena trovai uno scompartimento mi ci infilai dentro e mi addormentai. Dopo poco entrarono due ragazze e iniziarono a parlare, le riconobbi subito: la Granger e la Weasley. Non appena fecero un riferimento a me mi scoprii e intervenni

D: "invece ti sbagliavi Weasley, io non ho mai creduto, tanto meno sostenuto gli ideali di Voldemort, non ho semplicemente avuto possibilità di scelta, a differenza vostra io non ho potuto scegliere da che parte stare, la mia scelta era tra la vita e una morte lunga e dolorosa. Approfitto di questo silenzio di entrambe per scusarmi per tutto quello che ho fatto e detto in questi anni, non ho mai creduto in tutte quelle cose, apprezzo davvero molto entrambe, e avete dimostrato di avere coraggio da vendere, ora però vi devo chiedere la cosa più difficile: perdonatemi e aiutatemi a reintegrarmi a scuola, dopo la guerra tutti mi odiano, sia chi stava dalla vostra parte, sia chi stava da quella di Voldemort, tutti mi trattano come un traditore, ma non lo sono, vi prego aiutatemi. Mia madre è in Scozia, mio padre è morto, la mia migliore amica è stata tutta l'estate via e Zabini non sono ancora riuscito a vederlo perché era andato in Italia con la sua famiglia, anche loro sono stati graziati per la mia stessa ragione, vi prego datemi una mano." detto questo iniziai a piangere.

Hermione

Rimasi molto colpita dalle parole di Draco, immaginavo che non dovesse aver avuto una vita facile, ma tutto tranne che questo. Sapevo della dura linea con la quale il padre lo aveva cresciuto, ma non immaginavo che portasse tutte queste emozioni nel cuore. Volevo scoprire nel profondo che cosa si celasse nel cuore di Draco, che credevo così freddo e che in realtà è più caldo di tanti altri, così lo abbracciai. Non avevo mai notato che sapesse di menta e dopobarba, era molto piacevole, anche Ginny si aggiunse all'abbraccio poco dopo. Una volta arrivati alla stazione, ci salutammo e andammo nei nostri dormitori.

Una volta sistemata la stanza, che era abbastanza grande, con un grande letto matrimoniale, un divano di velluto rosso, una libreria in ebano e un bagno privato, mi sdraiai sul talamo e iniziai a leggere un libro. Circa mezz'ora dopo decisi di alzarmi, mi preparai e andai in sala grande per la cena. Una volta arrivata lì, mi sedetti vicino alla mia amica e mi misi a cercare la figura di Draco al tavolo di Serpeverde e lo vidi conversare con Zabini con un'espressione triste e lontana che scomparve non appena incrociò lo sguardo con il mio e mi rivolse un bellissimo sorriso. Bellissimo? Ma che stavo pensando? Chissà che cosa mi prese, sarò stata stanca, il viaggio era stato lungo... Il mio pensiero venne interrotto dall'ingresso in sala di una ragazza, era di Tassorosso, non l'avevo mai notata prima, ha i capelli corti e castani, gli occhi scuri e un singolare neo sul mento dal lato sinistro, lei scese le scale con una certa velocità e poi si fiondò tra le braccia di Draco, che in tutta risposta le schioccò una bacio sulla guancia e un lunghissimo abbraccio. Chissà chi sarà? Pensai che Draco fosse fidanzato con lei e non me l'avesse detto, poi mi dissi "E anche se fosse a chi importa? Secondo me a te piace, e ti importa abbastanza il fatto che sia fidanzato o meno. O sbaglio? Zitta coscienza, non mi piace Draco e che si fidanzi con chi vuole". Il tempo di finire il pensiero e la misteriosa ragazza si alzò e si avvicinò al mio tavolo, mi chiesi che cosa potesse volere questa da me"Visto che ti sta già antipatica perché potrebbe stare con Draco? Eh? Che ti avevo detto? Basta non mi piace ok? " rimuginai.  La ragazza si stava sedendo accanto a me e mi chiesi come dovessi comportarmi.  Appena si sedette accanto a me si presentò dicendo:

X: "..."

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